Necrosi ossea asettica

/Osteonecrosi

Che cos’è la necrosi ossea asettica?

L’ osteonecrosi, definita anche con i termini necrosi ossea o osteonecrosi asettica, è una patologia che porta alla morte delle ossa

È una condizione in cui una parte dell’osso perde il suo apporto di sangue e, di conseguenza, muore. Questo può causare dolore, gonfiore e, in alcuni casi, la rottura dell’osso coinvolto. È come se una porzione dell’osso non ricevesse più il nutrimento di cui ha bisogno e finisse per deteriorarsi. Se non trattata, l’osteonecrosi può portare a gravi problemi e persino alla necessità di interventi chirurgici per riparare l’osso danneggiato.

Come si manifesta: sintomi e segni

All’inizio, l’osteonecrosi, di solito, non presenta sintomi particolarmente evidenti. Il dolore può svilupparsi gradualmente, ma in alcuni casi può comparire improvvisamente con un’intensità anche molto acuta. Questo dolore tende ad aumentare man mano che l’osso o l’articolazione colpiti si deteriorano, e questo può essere accentuato dal movimento e dal carico. Oltre al dolore, i sintomi possono includere anche

  • Rigidità
  • Gonfiore
  • Limitazioni nei movimenti articolari 
  • Comparsa di fratture insolite

Nelle fasi avanzate della malattia, il tessuto osseo necrotico può collassare completamente. Se le articolazioni sono coinvolte, questo può portare alla loro degenerazione, con conseguente perdita totale della loro funzionalità. In queste fasi avanzate, i sintomi possono diventare più gravi e la necessità di interventi medici può essere urgente.

Cause e fattori che possono determinare l’osteonecrosi

Abbiamo detto che l’osteonecrosi si verifica quando vi è una diminuzione o interruzione del flusso del sangue e ossigeno all’interno del tessuto osseo. 


Quello che non abbiamo detto e che questa condizione può essere causata da situazioni traumatiche (come succede nella maggior parte dei casi) o non traumatiche. Qual è la differenza?

Osteonecrosi traumatica

I traumi sono la prima causa di osteonecrosi, e si verifica quando c’è stato un trauma diretto che ha danneggiato i vasi sanguigni e compromesso il flusso di sangue che arriva all’osso. Le cause traumatiche più frequenti: 

  • Traumi improvvisi come fratture o lussazioni
  • Stress ripetuto causato da movimenti costanti, come quello sperimentato dagli atleti o dai lavoratori con compiti ripetitivi, che possono infliggere microlesioni ripetute all’osso
  • Procedure chirurgiche ossee

Osteonecrosi non traumatica

I traumi sono la prima causa di osteonecrosi, e si verifica quando c’è stato un trauma diretto che ha danneggiato i vasi sanguigni e compromesso il flusso di sangue che arriva all’osso. Le cause traumatiche più frequenti: 

  • Traumi improvvisi come fratture o lussazioni
  • Stress ripetuto causato da movimenti costanti, come quello sperimentato dagli atleti o dai lavoratori con compiti ripetitivi, che possono infliggere microlesioni ripetute all’osso
  • Procedure chirurgiche ossee

Osteonecrosi non traumatica

L’ osteonecrosi non traumatica, invece, può manifestarsi  più frequente negli uomini tra i 30 e i 50 anni piuttosto che nelle donne e i fattori all’origine della malattia includono principalmente:

  • Malattie vascolari
  • Malattie legate al sangue come leucemia 
  • Uso prolungato di corticosteroidi (ormoni steroidi)
  • Abuso di alcol
  • Radioterapia
  • Fattori genetici legati appunto a una predisposizione genetica

L’ osteonecrosi può colpire diverse articolazioni nel corpo, ma ci sono alcune articolazioni che sono più comunemente coinvolte rispetto ad altre. Le articolazioni più frequentemente colpite includono:

  1. Anca (coxo-femorale): l’osteonecrosi dell’anca è una delle forme più comuni di 
  2. Ginocchio: anche se meno comune rispetto all’anca, l’osteonecrosi può colpire il ginocchio, soprattutto la parte inferiore del femore (condilo femorale)
  3. Spalla: l’ osteonecrosi della testa dell’omero (la parte superiore dell’osso della spalla) può verificarsi, sebbene sia meno comune rispetto all’anca e al ginocchio
  4. Caviglia: in particolare la parte superiore dell’osso della caviglia (astragalo)
  5. Midi dell’avambraccio (radio-ulnare distale): questa è un’area meno comune ma ancora suscettibile, soprattutto dopo lesioni o fratture
  6. Mandibola: in alcuni casi, l’osteonecrosi può coinvolgere le articolazioni mascellari, soprattutto in pazienti che hanno subito radioterapia nella zona della testa e del collo.

La gravità e la gestione dell’osteonecrosi dipendono dalla posizione dell’articolazione colpita e dalla gravità della condizione. Il trattamento può variare dalla gestione conservativa del dolore e della funzionalità all’intervento chirurgico. 

Articolazioni più colpite dall’ osteonecrosi

L’ osteonecrosi può colpire diverse articolazioni nel corpo, ma ci sono alcune articolazioni che sono più comunemente coinvolte rispetto ad altre. Le articolazioni più frequentemente colpite includono:

  1. Anca (coxo-femorale): l’osteonecrosi dell’anca è una delle forme più comuni di 
  2. Ginocchio: anche se meno comune rispetto all’anca, l’osteonecrosi può colpire il ginocchio, soprattutto la parte inferiore del femore (condilo femorale)
  3. Spalla: l’ osteonecrosi della testa dell’omero (la parte superiore dell’osso della spalla) può verificarsi, sebbene sia meno comune rispetto all’anca e al ginocchio
  4. Caviglia: in particolare la parte superiore dell’osso della caviglia (astragalo)
  5. Midi dell’avambraccio (radio-ulnare distale): questa è un’area meno comune ma ancora suscettibile, soprattutto dopo lesioni o fratture
  6. Mandibola: in alcuni casi, l’osteonecrosi può coinvolgere le articolazioni mascellari, soprattutto in pazienti che hanno subito radioterapia nella zona della testa e del collo.

La gravità e la gestione dell’osteonecrosi dipendono dalla posizione dell’articolazione colpita e dalla gravità della condizione. Il trattamento può variare dalla gestione conservativa del dolore e della funzionalità all’intervento chirurgico. 

Il percorso di cura dell’osteonecrosi con l’ossigenoterapia iperbarica

presso il Centro Iperbarico Ravenna 

Curare l’osteonecrosi significa ridurre quanto più possibile i sintomi e cercare di rallentare il proseguirsi della patologia. Ma come si cura? 

L’osteonecrosi può essere curate percorrendo le seguenti strade: 

  • Trattamento farmacologico: uso di farmaci antinfiammatori o contro l’osteoporosi. O ancora anche farmaci che aiutano a ridurre il colesterolo.
  • Fisioterapia: quando la patologia sta limitando la mobilità dell’articolazione 

Se raggiunge uno stadio avanzato, i trattamenti farmacologici e la fisioterapia potrebbero risultare inefficaci, ed è necessario rivolgersi alla chirurgia

Al Centro Iperbarico Ravenna curiamo l’osteonecrosi con l’Ossigeno Terapia Iperbarica (comunemente chiamata OTI). Infatti, ricorrere alla chirurgia non è l’unica soluzione possibile. 

L’OTI ricopre un ruolo molto importante nel trattamento di questa patologia, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia (Stadio 1 e 2 di Steinberg). Se eseguita in modo tempestivo, può rallentare in modo efficace la progressione della malattia e salvare l’articolazione interessata.

Come funziona la Terapia Iperbarica? 

l’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI) agisce aumentando la quantità di ossigeno nel sangue, facilitando la sua rapida diffusione nei tessuti. Questo processo favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni nell’osso, riduce il gonfiore e stimola la produzione di nuovo tessuto osseo.

Presso il Centro Iperbarico di Ravenna, l’OTI viene combinata con farmaci bifosfonati, magnetoterapia, riduzione del peso corporeo e riposo articolare, supportati da una valutazione fisiatrica. 

Dopo due mesi dalla conclusione del trattamento, è consigliata una risonanza magnetica di controllo. In base ai risultati di questo esame, il medico valuterà la necessità di un ulteriore ciclo di OTI.

Nel 2023 i pazienti trattati nelle camere iperbariche del nostro Centro sono stati 1071, di questi 415 con osteonecrosi, ben il 39% del totale. La percentuale di miglioramento e guarigione dei 415 pazienti trattati è stata pari all’84%

Grazie all’ossigeno iperbarico a tanti di loro  ai pazienti che sono migliorati è stato evitato l’intervento di impianto della protesi.

 

La nostra esperienza

La nostra esperienza nel trattamento dell’osteonecrosi presso il Centro Iperbarico di Ravenna ha dimostrato risultati sorprendenti e positivi. Grazie all’approccio avanzato e personalizzato dei nostri esperti, abbiamo aiutato numerosi pazienti a recuperare la salute delle loro articolazioni e a migliorare la loro qualità di vita. Non lasciare che l’osteonecrosi limiti la tua mobilità e il tuo benessere. Contattaci oggi per un consulto e scopri come possiamo aiutarti a superare questa sfida e a tornare a vivere pienamente la tua vita.

Per approfondire l’argomento: