L’OTI nella cura delle radiolesioni

Che cos’è la radioterapia?

La radioterapia è una particolare terapia fisica che utilizza le radiazioni, in genere i raggi X, per curare i tumori. Quali sono i rischi di questa terapia? Possono insorgere delle radiolesioni, trattabili al Centro Iperbarico con l’ossigenoterapia iperbarica (OTI).

I raggi X sono stati scoperti alla fine del 1800 e da allora sono utilizzati sia a scopo diagnostico (radiografie) che a scopo terapeutico (radioterapia). Nella radioterapia, in particolare, vengono usati per colpire e distruggere le cellule tumorali, cercando di risparmiare quelle sane.

Nonostante la radioterapia sia effettuata con sempre maggiore precisione, può succedere che alcune cellule sane, vicine alla zona malata, vengano colpite dalle radiazioni. Solitamente queste cellule sono in grado di riparare autonomamente il danno subito nel giro di poco tempo dalla fine della radioterapia. Alcune volte, però, a distanza di mesi o anche di anni dalla cura, si manifestano disturbi a carico dei tessuti molli o delle ossa.

Patologie da radiolesione

Le patologie che ne derivano prendono il nome di radiolesioni, e quelle più frequenti sono:

  • Cistiti, proctiti ed enteriti post attiniche, che possono insorgere dopo l’irradiazione di tumori al basso ventre (intestino e apparato uro-genitale).
  • Necrosi laringee e mandibolari, che possono insorgere dopo l’irradiazione di tumori alla testa o al collo.
  • Ulcere cutanee, che possono insorgere nella zona irradiata adiacente al tumore (es: mammella).

Come curare le radiolesioni: il percorso di ossigenoterapia iperbarica (OTI)


Al Centro iperbarico di Ravenna curiamo le radiolesioni con l’ossigenoterapia iperbarica (OTI). In particolare, per le cistiti, proctiti e enteriti post attiniche lo scopo dell’OTI è la risoluzione della macroematuria (sangue nelle urine) o della rettorragia, mentre per le necrosi laringee e mandibolari lo scopo dell’OTI è migliorare l’ossigenazione dei tessuti sofferenti.

Nelle ulcere da radiazioni, inoltre, il protocollo terapeutico è simile a quello delle ulcere cutanee di origine vascolare, e lo scopo dell’OTI (associato a medicazioni avanzate) è la guarigione della ferita.

Il numero delle sedute di OTI varia da 40 a 60, a seconda della patologia trattata.
Al primo ciclo di terapia possono seguire dei cicli di richiamo.

Con l’ossigenoterapia iperbarica i maggiori benefici si ottengono grazie alla formazione di nuovi vasi sanguigni (effetto angiogenico), allo stimolo riparativo, all’attività antibatterica e alla riduzione della fibrosi e dell’infiammazione dei tessuti danneggiati.