Lesioni da schiacciamento e sindrome compartimentale

Che cos’è una lesione da schiacciamento?

Mortificazione dei tessuti molli e dell’osso con zone più o meno estese di ipossia in seguito ad un evento traumatico con possibile associazione di danno vascolare e sindrome compartimentale.

A: Tipologia della lesione

Tipo di lesione Punti
Trauma a bassa energia 1
Trauma a media energia (fratture esposte o multiple) 2
Trauma a elevata energia (ferita arma da fuoco) 3
Trauma a elevata energia con contaminazione e perdita di sostanza 4

B: Ischemia dell’arto

Tipo di lesione Punti
Polso piccolo o assente ma perfusione presente 1
Polso assente, parestesia, diminuito riempimento capillare 2
Arto freddo con paralisi di moto e senso 3
*Il punteggio è raddoppiato se l’ischemia dura più di sei ore

C: Stato di shock

Tipo di lesione Punti
Pressione sistolica sempre >90mmHg 1
Ipotensione transitoria 2
Ipotensione persistente 3

D: Età

Classi di età               Punti
<30 1
30-50 2
>50 3

Indicazione all’OTI

  • MESS 7 In tutti i pazienti
  • MESS 5-6 Nei pazienti a rischio (con diabete mellito, malattie vascolari periferiche, collagenopatie)
  • MESS 3-4 Paziente gravemente compromesso (con diabete mellito, malattie vascolari periferiche, collagenopatie)

Posologia

  • PRESSIONE: = 2.4 ATA
  • FREQUENZA: nei primi 5-6 giorni in caso di grave sofferenza dei tessuti molli è consigliabile una frequenza di due terapie al giorno.
  • DURATA: 10-12 trattamenti con successiva verifica.

Verifica dei risultati in corso di terapia (dopo la 10a – 12a seduta)

  • GUARITO: sospensione del trattamento iperbarico e solo controlli clinici e strumentali specialistici
  • MIGLIORATO: progressiva riperfusione della zona traumatizzata, con demarcazione tessuti sani. Tessuto granuleggiante pronto per la copertura plastica: prosecuzione OTI per ulteriori 15 sedute con cadenza giornaliera
  • OSTEOMIELITE: entra nel protocollo dell’osteomielite
  • STAZIONARIO: sospensione OTI e consulto con lo Specialista Chirurgo vascolare e Ortopedico (intervento, demolizione, stabilizzazione…)

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Bibliografia utilizzabile ai fini dell’individuazione delle prove di efficacia

  • Bouachour G, Cronier P, Gouello JP, Toulemonde JL, Talha A, Alquier P. “Hyperbaric oxygen therapy in the management of crush injuries: a randomized double-blind placebo-controlled clinical trial”. J Trauma 1996; 41:333-9.

  • Gustilo SJ, Mendoza RM, Williams DN. “Problems in the management of type III (severe) open fractures: a new classification of type III open fractures”. J Trauma 1984; 24:742-46.

  • Johansen K, Daines M, Howey T, Helfet D, Hansen FTJ. “Objective criteria accurately predict amputation following lower extremity trauma”. J Trauma 1990; 30:568-73.

  • Myers RA. “Hyperbaric oxygen therapy for trauma: crush injury, compartment syndrome, and other acute traumatic peripheral ischemias”. Int Anesthesiol Clin 2000; 38:139-51.
  • Wattel F, Mathieu D, Neviere R, Bocquillon N. “Acute peripheral ischaemia and compartment syndromes: a role for hyperbaric oxygenation”. Anaesthesia 1998; 53 Suppl 2:63-5.

  • Strauss MB. “Hyperbaric Oxygen for Crush Injuries and Compartment Syndromes: Surgical considerations”. In: Cramer FS, ed. Hyperbaric Surgery: Perioperative Care: Best Publishing Company, 2002:341-59.

  • Strauss M. “Crush injury, Compartment Syndrome and other Acute Traumatic Peripheral Ischemias“. In: Whelan HT, ed. Hyperbaric Medicine Practice: Best Publishing Company, 1999:753-78. Thom SR. Antagonism of CO-mediated brain lipid peroxidation by hyperbaric oxygen. Toxicol Appl Pharmacol 1990; 105:240-44.

  • Thom SR. “Functional inhibition of neutrophil β2 integrins by hyperbaric oxygen in carbon monoxide mediated brain injuriy”. Toxicol Appl Pharmacol 1993; 123:248-56.