Come inizia un percorso di cura delle ferite difficili?
Risponde Klarida Hoxha
Coordinatore infermieristico Centro Cura Ferite Difficili – Centro Iperbarico di Ravenna
Durante la prima visita il medico e l’infermiere specialista in vulnologia eseguono una valutazione molto dettagliata della situazione, sia locale (area della ferita), che sistemica del paziente.
La nostra scheda integrata per la raccolta dei dati, unica nel suo genere, ideata e creata dal Centro Iperbarico di Ravenna e aggiornata secondo le ultime linee guida del settore, ci permette di effettuare un inquadramento efficace della situazione del paziente e di identificare il percorso diagnostico terapeutico più idoneo per ogni caso.
I parametri da valutare
Prima di tutto, vengono rilevati diversi parametri come la glicemia, la saturazione, i valori dell’emoglobina, la pressione arteriosa (braccio e caviglia) e identificati i fattori di compromissione che possono essere la causa della comparsa di lesione e del ritardo di guarigione.
La differenza di pressione tra braccio e caviglia ci permette di calcolare l’indice ABI (Ankle-Brachial Index) che serve per identificare eventuali problemi alla circolazione degli arti inferiori. Gli accertamenti vascolari vanno completati attraverso l’esame dell’ossimetria transcutanea che rileva l’ossigenazione dei tessuti a seconda degli angiosomi. Un esame particolare che serve per i pazienti diabetici e arteriopatici è la laserdoppler flussimetria, che oltre a identificare la funzionalità della parete dei vasi sanguigni, la presenza di arteriopatia e la funzionalità del microcircolo, serve anche come esame predittivo di successo dell’Ossigenoterapia Iperbarica.
Attraverso l’intervista del paziente è possibile identificare anche lo stato psico-sociale, la presenza di dolore e lo stato nutrizionale. Ogni piccola parte di questo processo ci aiuta a identificare quale specialista è importante coinvolgere per poter aiutare il paziente e la sua famiglia nel processo di guarigione.
Indagine sulla lesione
Successivamente si valuta la lesione. È importante l’utilizzo di un linguaggio comune che identifichi il tipo di tessuto sul fondo lesionale attraverso il wound bed score secondo Falanga che descrive il tipo di tessuto presente e la quantità di essudato. Questo ci permette di scegliere la medicazione idonea e identificare il numero degli accessi necessari.
Si misura il pH del fondo lesionale che è un parametro molto importante e indice di presenza di infezione o di eccesso di metalloproteasi. Se il pH fosse alterato (verso il valore basico) la lesione risulterebbe cronica. Per guarire, il microambiente della lesione ha bisogno di un pH acido. Anche in questo caso la scelta della medicazione cambia. Esistono diverse medicazioni che regolano il pH stesso abbassandolo, oppure si possono usare medicazioni antimicrobiche nel caso ci fosse infezione, oppure si utilizzano medicazioni che regolano l’azione delle metalloproteasi, inibendone la sovrapproduzione.
Attraverso nuove tecnologie come il MolecuLight siamo in grado di capire da subito se è presente una carica batterica tale da ritardare la guarigione. Attraverso una semplice fotografia eseguita con questo strumento dotato di una luce ultravioletta è possibile identificare precocemente la presenza di batteri che a occhio nudo non è possibile vedere, in quanto i segni classici clinici della presenza di infezione si manifestano quando la situazione diventa ancora più grave, quindi troppo tardi.
Valutare il percorso di guarigione
Il protocollo del Centro Cura Ferite Difficili del Centro Iperbarico di Ravenna prevede che sia in prima visita, sia nei controlli ogni quattro settimane, venga rilevata l’area della lesione misurando le percentuali di riduzione. È importante capire l’andamento della lesione nel tempo per rimanere nei tempi previsti di cura e guarigione. Nel caso di ritardo di guarigione è necessario ricorrere alle terapie aggiuntive che servono per aiutare un paziente con una ferita difficile a guarire più in fretta. Le nostre armi sono molteplici e la scelta avviene a seconda di quello che il paziente necessita in qual momento. Per approfondire, vai all’articolo “Come trattare le ferite che non guariscono?”
Ti trovi ad affrontare un problema di lesione con ritardo di guarigione? Il Centro Iperbarico di Ravenna è specializzato nella cura delle ferite difficili.
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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).
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