Cosa fare in caso di necrosi ossea/osteonecrosi?
Risponde l’équipe medica specializzata in fratture e traumi del Centro Iperbarico di Ravenna.
Presso il Centro Iperbarico di Ravenna quotidianamente assistiamo, con successo, persone afflitte da necrosi ossee alla testa del femore, ginocchio, caviglia, ossa delle mani o del piede.
Cos’è la necrosi?
La necrosi è causata dal mancato apporto all’osso di sangue, ossigeno e nutrimenti con conseguente morte e deformazione.
Oltre agli esiti di un trauma (sia incidenti che sovra-utilizzo da attività sportiva), vi sono necrosi ossee dovute a mutazioni genetiche che alterano la coagulazione del sangue. Spesso ci sono fattori concomitanti, come l’assunzione cronica di cortisonici specialmente per patologie sistemiche (malattie immunitarie, vasculiti).
Tipicamente il paziente è maschio (rapporto maschio-femmina 7:3), tra 20 e 70 anni.
Nel 50% dei casi l’osteonecrosi è bilaterale. Il dolore ha insorgenza improvvisa, si avverte a riposo ma è aumentato con il carico. E’ riferito all’inguine, irradiato alla faccia anteriore o anteromediale della coscia e più raramente al gluteo.
La diagnosi di osteonecrosi si pone con la Risonanza Magnetica che ha una specificità del 90% e una sensibilità pari al 95%.
Il percorso del Centro Iperbarico di Ravenna per combattere la necrosi.
Il percorso del Centro Iperbarico di Ravenna prevede la valutazione congiunta:
- del medico iperbarico
- del medico della riabilitazione
- del fisioterapista
- del biotecnologo
per aiutare il paziente a individuare il proprio piani di cura.
La ossigenoterapia iperbarica è somministrata inizialmente alla pressione di 2,5 bar per stimolare la pulizia dell’osso, poi a 2,2 bar per favorire la formazione di nuovi vasi sanguigni e il rimodellamento osseo (30 trattamenti, 6 giorni/7 per 5 settimane).
Il successo si ottiene associando la fisioterapia per la mobilizzazione dell’arto ed esercizi di rinforzo muscolare eseguiti da fisioterapisti del Centro Iperbarico di Ravenna specializzati in lesioni all’anca.
Per le prime 4 settimane di ossigenoterapia iperbarica, allo scopo di evitare l’eccessivo sforzo articolare, è consigliata la deambulazione con bastoni senza carico sull’arto lesionato. Per ovviare alla mancanza del carico, evitare la perdita di massa muscolare e promuovere la mobilità dell’articolazione si suggerisce la idrochinesiterapia (fisioterapia in acqua). I campi elettromagnetici pulsati sono suggeriti per il loro effetto condroprotettivo e di stimolazione dei fenomeni osteogenetici.
Dopo il controllo del medico della riabilitazione, a 4 settimane dall’inizio della ossigenoterapia iperbarica, si intensifica l’attività di mobilizzazione dell’anca con la prescrizione di cyclette e mobilizzazione articolare. La terapia farmacologica è prescritta a partire dal sedicesimo trattamento iperbarico per favorire la riparazione dell’osso (bifosfonati di ultima generazione).
Altre terapie
L’equipe multispecialistica del Centro Iperbarico di Ravenna decide la utilità della medicina rigenerativa, tramite fattori di crescita autologhi e cellule stromali concentrate che si stanno rivelando utili nel promuovere i processi di neoangiogenesi e osteogenesi riparativa. Altre opzioni sono la decompressione chirurgica (fori nella testa del femore) con applicazione di innesti ossei non vascolarizzati (impaction grafting) che fungono da supporto meccanico per l’osso subcondrale, stimolo della neoangiogenesi e osteogenesi. Oppure la artroprotesi biologica tramite osso liofilizzato e cilindri bioceramici imbevuti in fattori di crescita (medicina rigenerativa), ricoperti con cartilagine ingegnerizzata.
Il costo per la cura delle necrosi è a carico del SSN?
Il costo della ossigenoterapia iperbarica nella necrosi ossea è a carico del Sistema Sanitario Nazionale quando la gravità della lesione rientri, per la testa del femore, nello stadio 2A della classificazione di Ficat (dolore e iniziali segni radiografici di osteoporosi diffusa, sclerosi, cisti) oppure nello stadio IIB della classificazione di Steinberg (variazioni sclerotiche o lesioni cistiche che interessino il 15% – 30% della testa del femore).
Per la necrosi ossea al ginocchio, la ossigenoterapia iperbarica è a carico del Servizio Sanitario Nazionale quando la lesione rientri nello stadio III della classificazione di Aglietti-Insall (area radiotrasparente a livello dell’osso sub-condrale circondata da sclerosi).
Ti trovi ad affrontare la difficile situazione di necrosi/osteonecrosi? Il nostro Centro ha una forte specializzazione per aiutarti in questi casi.
Puoi prenotare una visita presso il Centro Iperbarico di Ravenna compilando questo modulo o chiamando il numero 0544 500152.
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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).
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