Tornare ad immergersi dopo una frattura trimalleolare
La moglie di Stefano ha subito un intervento a causa di una frattura trimalleolare. Scrive per sapere se e dopo quanto tempo potrà tornare ad immergersi.
Ecco il messaggio:
Salve, scrivo per mia moglie.
Ad agosto 2013 ha subito una frattura trimalleolare, operata per osteosintesi con placca, viti e fili di titanio.
Sta facendo fisioterapia e riabilitazione motoria, ancora non appoggia molto bene e a volte ha dolore.
La domanda è se e quando potrà fare immersioni?
Grazie in anticipo
Stefano
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Paolo della Torre
Salve Stefano,
La caviglia di Cristina purtroppo ha subito una frattura sia della parte distale della tibia (ai malleoli mediale e posteriore) che del perone (al malleolo esterno): appunto “trimalleolare”
Lesioni di questo tipo sono le più instabili e spesso si associano ad una lussazione (dislocazione) della caviglia. Si è verificata in questo caso?
Il trattamento chirurgico con posizionamento di mezzi di sintesi, dovrebbe aver consentito la guarigione delle ossa nella corretta posizione, le placche ed i fili inoltre hanno fatto in modo di ridurre i tempi per riprendere le normali attività quotidiane …..e anche sportive. (dal punto di vista subacqueo la presenza dei mezzi di sintesi metallica, non rappresenta, in sé, una controindicazione)
Verificata la completa saldatura dei tre malleoli fratturati, e la stabilizzazione della caviglia, tuttavia si dovrà attendere fino alla completa guarigione clinica e la ripresa della normale funzione dell’arto
Cristina non si deve perdere d’animo se non è ancora guarita: per le fratture più impegnative, come la sua, potrebbero passare anche 6 mesi per non zoppicare più, non avere dolore, recuperare totalmente la caviglia. L’obiettivo di poter riprendere le immersioni le sarà sicuramente d’aiuto per proseguire con costanza.
Oggi, a distanza di 4 mesi, le fratture si sono consolidate e Cristina sta facendo le mobilizzazioni e gli esercizi di potenziamento muscolare: ricordale che in questa fase, eseguire regolarmente gli esercizi del programma di riabilitazione, e le prescrizioni di un buon fisioterapista, sono determinanti per il completo recupero funzionale.
Per la valutazione subacquea di casi come questo, il percorso applicato presso il Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152, email:scrivici@iperbaricoravenna.it) prevede la consulenza del medico esperto in medicina riabilitativa (dr. Francesco Fontana) accanto al medico subacqueo. Tramite ecografia e teletermoradiografia viene valutata la situazione della caviglia: devono essere assenti infiammazioni e versamenti di sangue o liquido, nei quali potrebbero formarsi le bolle durante la decompressione, la capsula e i legamenti che contengono l’articolazione devono essere riparate e garantire una buona stabilizzazione. Dovrà essere valutata la funzionalità della caviglia: la capacità di sopportare il carico delle attrezzature, di rimanere in equilibrio su una barca che si muove, di salire dalla scaletta e soprattutto di pinneggiare anche in caso di corrente in maniera efficace e senza traumi.
Un saluto …….. anche, naturalmente, a Cristina
Paolo Della Torre
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