Sospetto PFO: posso partorire in maniera naturale?
Gaia è una donna di 39 anni alla ventitreesima settimana di gestazione con gravidanza a rischio a causa di problemi pregressi. Vorrebbe partorire con parto naturale, ma un sospetto Forame Ovale Pervio (PFO) sembra costringerla, a giudizio dei medici, a un parto cesareo.
Ci ha scritto questo messaggio per comprendere se l’esame transcranico per la verifica del PFO possa essere pericoloso per il feto:
Gentilissimo dottore, le scrivo per chiederle un consiglio.
Sono una donna di 39 anni, alla ventitreesima settimana di gestazione. Dieci anni fa ho avuto un ictus, dopo ho scoperto di avere mutazione omozigote del gene MTHFR, iperomocisteina, aneurisma del setto interatriale. Eseguii il test delle microbolle ma, siccome allora mi consigliarono un transesofageo, lasciai perdere.
Ora la cardiologa mi dice che è necessario escludere la Pervietà del Forame Ovale altrimenti, nel dubbio, devo partorire necessariamente con parto cesareo. Siccome ci terrei molto a partorire naturalmente, le chiedo se può essere pericoloso per il feto l’esame delle microbolle transcranico e se, nel caso ci fosse passaggio, è veramente cosi pericoloso partorire naturalmente.
La ringrazio molto per l’attenzione, Gaia
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi.
Pasquale Longobardi
Cara Gaia, ti ringrazio per l’attenzione.
Effettivamente, in presenza di mutazione omozigote del gene MTHFR con aumento della omocisteina, pregresso ictus e sospetta pervietà del forame ovale devi attenerti a un percorso medico molto attento affinché il tuo bambino possa nascere felicemente.
Presso il Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152, email scrivici@iperbaricoravenna.it) il dr. Paolo Limoni, esperto in ecodoppler transcranico, nel tuo caso eseguirebbe – in sicurezza – l’indagine perché la nostra casistica è coerente con quanto riportato in letteratura scientifica (basso rischio).
Il motivo per il quale potrebbe essere utile eseguire l’ecodoppler transcranico presso il Centro iperbarico Ravenna è che il nostro percorso prevede la ricerca degli shunt (travasi) di sangue dalla parte destra a quella sinistra dell’apparato circolatorio anche in altre parti del corpo umano (polmoni, per esempio) oltre al cuore. Nel tuo caso è importante essere certi che non vi sia nessun shunt importante.
L’impegno è di un giorno (il martedì), la procedura prevede l’ecodoppler transcranico con contrasto sonografico, l’emogasanalisi durante respirazione in ossigeno puro, la valutazione da parte di tre medici.
Per la possibilità di eseguire il parto naturale, come desideri, ti consiglio di seguire i suggerimenti del tuo ginecologo Per decidere con cognizione, aggiungi una visita presso uno dei Centri accreditati dalla Federazione Centri per la diagnosi della trombosi e la Sorveglianza delle terapie Antitrombotiche (FCSA) (sito web: www.fcsa.it). E’ probabile che tu debba verificare anche il profilo LAC, le anticardiolipine e le beta2 glicoproteine, la mutazione della protrombina e la mutazione V Leiden.
In generale, nei casi come il tuo, è consigliata la terapia con acido folico e vitamina B12, fatta a cicli, fino comunque a ridurre il valore del fibrinogeno e della omocisteina. A discrezione del ginecologo può essere presa in considerazione l’opportunità di assumere l’aspirinetta (la sera) e/o di fare una profilassi nel terzo trimestre della gravidanza con eparina a basso peso molecolare anche se, in merito, non vi è nessuna evidenza scientifica che confermi l’efficacia di tale procedura. Alcune mamme riferiscono che hanno tratto beneficio dalla assunzione della eparina sottocutanea dalla ottava settimana fino a dopo il parto e della cardioaspirina dalla ventesima settimana. Ad altre mamme è stato anche aggiunto il cerotto di nitroglicerina (di solito prescritto per cardiopatici) da applicare in corrispondenza della arteria uterina sinistra dalla ventiquattresima settimana.
E’ importante il controllo con ecografia e flussimetria (anche ogni 15 giorni).
Ti suggerisco anche di sottoporti a cinque sedute di ossigenoterapia iperbarica a bassa pressione (1,5 bar per sessanta minuti ciascuna), tra la trentesima e la trentacinquesima settimana di gestazione: facilita l’ossigenazione del feto quando la placenta inizia ad invecchiare. La letteratura scientifica al riguardo è scarsa ma sono felice che i miei tre figli (17 anni, 12 anni e 4 mesi) abbiano respirato ossigeno iperbarico durante la gestazione: sono sani, intelligenti e solari.
Ciao, Pasquale
Klarida
Io posso darti la mia di testimonianza, per quanto riguarda l’ esame in merito alla discussione. Ho eseguito l’ ecodoppler transcranico presso il Centro iperbarico di Ravenna quando ero incinta già al terzo mese circa con il dottor Limoni. Effettivamente lui mi ha rassicurata e non ho avuto nessun tipo di problema o complicanza postuma. Per gli altri tuoi quesiti lascio la parola agli esperti.
Pasquale Longobardi
Grazie Klarida per aver riportato la tua esperienza personale: effettivamente il nostro Lorenzo è sano e solare. Pasquale
Barbara
Buonasera,
sono una donna di 40 anni alla 20° settimana di gestazione e 2 anni fa’ durante un semplice ecodoppler ho scoperto di avere Aneurisma del setto interatriale (Forame Pervio )con shunt importante. Anch’io le scrivo per chiederle un consiglio: sarebbe meglio un parto cesareo?
grazie,
Barbara
Pasquale Longobardi
gentile Barbara, grazie per l’attenzione e la stima.
Puoi eseguire il parto come riterrai più opportuno, sentito il tuo ginecologo.
Gli specialisti con i quali collabora il Centro iperbarico Ravenna (dr.sa Elisabetta Varani, cardiologa; dr.sa Ottavia Cavicchioni, ginecologa) e io stesso, siamo concordi nel ritenere che la gravidanza sia uno stato naturale della vita (non è una malattia, quale potrebbe essere un ictus, l’emicrania o l’incidente da decompressione subacquea). Pertanto non sono necessarie precauzioni qualora, come nel tuo caso, si sia a conoscenza della presenza di uno shunt destra sinistra (PFO incluso).
Felice per i vostri bimbi, saluto cordialmente tuo marito e te. Pasquale
Gloria
Buongiorno, vorrei chiedere un consiglio, da una visita cardiologica mi é stato riscontrato un setto interiatrale sottile ipermobile,destro convesso con apparente incostante minimo shunt sx-dx come da PFO. Avevo effettuato già anni fa l’ecodoppler strancranico dal quale risulto un passaggio di zero bolle in situazione normale e 5 bolle con manovra di valvasia.
Ho partorito nel 2017 con parto naturale
E ho avuto un embolia polmonare. Non ho nessuna predisposizione alla trombofilia solo una mutazione in eterozigote della variazione C677T del Mthfr.
Vorrei avere una secondo gravidanza e mi chiedo se :l’eparina e la cardioaspirina possono bastare a proteggermi dal rischio di una recidiva o di un ictus? Dall’esito del transcranico posso stare tranquilla o dovrei effettuare un transesofageo? Sarebbe comunque meglio un parto Cesareo? Grazie infinite.
centro iperbarico
Gentile Gloria, felice della stima.
Sembra che tu abbia uno shunt (travaso) di sangue destra (vene) – sinistra (arterie) latente. Cioè si attiva solo sotto sforzo o squat (compressione addominale). Non appare utile un supplemento di indagini. L’ecocardiogramma transesofageo è utile nel caso si decidesse per l’intervento di chiusura dello shunt che, in base ai dati forniti non appare necessario nel suo caso. Il tipo di parto lo deciderà la ginecologa (che deve essere informata dello shunt latente). Suppongo che le consiglierà il parto cesareo per evitare lo squat. Cordiali saluti, Pasquale Longobardi
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