Si dice malattia o patologia da decompressione (MDD o PDD)?
Pasquale Longobardi
cara Veronica, grazie dell’attenzione.
Nel 1996 c’è stata una Conferenza di consenso sugli incidenti subacquei organizzata dall’European Committee for Hyperbaric Medicine (EDTC) in Marsiglia (http://tinyurl.com/coue52f) . Gli esperti decisero di abolire il termine Decompression Sickness – in italiano Malattia da Decompressione MDD perché la parola “malattia” intende l’alterazione dello stato di benessere fisico, mentale e sociale completo spesso per l’interazione tra una causa esterna e una riduzione delle difese corporee. Invece il subacqueo è sano e subisce un incidente/infortunio (evento inatteso) al pari di un autista che subisca un incidente stradale. Da allora si utilizza il termine Incidente da Decompressione (la sigla inglese è DCI – Decompression Illness che personalmente preferisco non tradurre in italiano).
In italiano, alcuni utilizzano il termine Patologia da Decompressione (PDD) per indicare l’incidente da decompresssione (ex MDD). Personalmente utilizzo PDD per raggruppare sia l’incidente da decompressione (DCI) che tutte le conseguenze della sovradistensione polmonare (Embolia Gassosa Arteriosa – EGA inclusa).
ciao, Pasquale.
L’amico in Google+ Sauro Ravioli segnala “Per me PDD dovrebbe essere una patologia non una malattia”
Ringrazio Sauro per l’attenzione ed è stimolante interagire per stimolare la discussione con i lettori del blog Centro iperbarico Ravenna.
Nel web si intende per “malattia” le alterazione organiche o funzionali dello stato fisiologico e psicologico dell’organismo. Le cause possono quindi essere considerate interne al soggetto che le subisce. Il presupposto del termine “malattia” è che sia reversibile con l’applicazione di una terapia.
La “patologia”, invece, è la branca della medicina, che si occupa dello studio delle malattie e delle loro basi fisiopatologiche ed eziogenetiche.
“Infortunio / incidente ” è, invece, determinato da cause fortuite esterne al soggetto, le ripercussioni fisiche non sono volute né prevedibili da parte della persona danneggiata.
Il termine “Malattia” andrebbe bene perché il danno al subacqueo è reversibile, generalmente, respirando ossigeno a pressione ambiente e bevendo acqua sul luogo dell’incidente; oltre che con il trattamento in camera iperbarica.
Nella Consensus Conference ECHM sugli incidenti da decompressione, Marsiglia 1996 gli esperti hanno posto l’accento sul fatto che il danno accade a una persona sana e sia da considerarsi come un evento imprevedibile da parte del subacqueo infortunato. Quindi fu scelto il termine “Incidente da Decompressione” anche per facilitare il rimborso delle spese da parte delle assicurazioni.
Il Divers Alert Network ha effettivamente rilevato che statisticamente il 52% degli incidente da decompressione sono “immeritati”, cioè non correlati con un errore in decompressione.
Un caro saluto, Pasquale
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