Shunt destra sinistra e pregresso Wolff Parkinson White: mi immergo?
Antonio, appassionato di biologia marina e di immersioni già operato per risolvere la sindrome di Wolff Parkinson White, ha scoperto da un recente controllo di soffrire di Forame Ovale Pervio (PFO) con un dubbio di shunt destro-sinistro. Per questo, i medici consigliano un esame eco trans esofageo prima di riprendere con l’attività subacquea.
Ci ha scritto per chiedere consigli più dettagliati sulla sua situazione:
Buongiorno dottor Longobardi. Sono Antonio, un ragazzo con la passione per la biologia marina.
Nel 2006 ho subito un’ablazione per la risoluzione della sindrome di Wolff Parkinson White (WPW), andata a buon fine. Da allora non presento più nessuno dei sintomi del WPW, tuttavia durante una recente visita cardiologica ho avuto il seguente referto:
“Anamnesi: WPW da via anomala postero-settale destra sottoposto ad ablazione con Rf efficace nel 2006. Da allora asintomatico per la tachicardia. Non più in evidenza ECG di pre-eccitazione ventricolare. Fattori di Rischio CardioVascolari (FRCV): tabagismo occasionale, non altri FRCV noti. Asintomatico per cardiopalmo, dolore toracico, dispnea. Mai sincope. Buona capacità funzionale. Pratica immersioni con erogatori.
E.O.: Non cianosi, pericardio quieto, toni ritmici normofrequenti, soffio sistolico 1-2/6 alla punta, 2° tono fisiologicamente sdoppiato, polsi normofiomici. PA: 106/66 mmHg
E.C.G.: Bradicardia sinusale, FC 52/min, morfologia ed intervalli ai limiti.
ECO:
• Situs solitus, normali connessioni atrio-ventricolari e ventricolo-arteriose
• Dimensioni, spessori e funzione biventricolare normali.
• Non ostruzione tratti di efflusso dx e sx
• Apparati valvolari normofunzionanti (minima insufficienza mitralica e tricuspidale con Pressioni in Arteria Polmonare normali)
• Ritorni venosi sistemici e polmonari normali
• Dubbio minimo shunt sx>dx al basale attraverso il forame ovale pervio
• Assenza di versamento pericardio
Conclusione: WPW post ablazione con RF efficace.
Programma: Si ricorda che l’Eco trans toracico non esclude al 100% la presenza di shunt a livello del SIA, la qualcosa controindicherebbe la pratica delle immersioni subacquee. Non richiede più controlli cardiologici presso questo centro per quanto riguarda la pregressa patologia aritmica. Nel caso di volontà di proseguire le immersioni subacquee con erogatori, si programmerà Eco Trans Esofageo”
Questo è quanto mi è stato detto riguardo la mia situazione, ossia che non posso continuare a svolgere attività subacquea prima di alcune visite e di un intervento per risolvere il PFO. Qual è il suo consiglio sulla mia situazione? Ci tengo alla mia passione per l’attività subacquea e non vorrei, potendo, dovervi rinunciare. L’estate si avvicina e il bel tempo sta tornando, grazie in anticipo per il consiglio e gli aiuti che potrà darmi.
Cordiali saluti, Antonio
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
caro Antonio, grazie per l’attenzione e la stima. Collaboro con l’Associazione Italiana Operatori Subacquei Scientifici (AIOSS) e ritengo importante l’immersione scientifica.
Per esperienza, ti anticipo che continuerai a immergerti in sicurezza, appena avrai completato alcuni accertamenti per verificare se ci fossero, dove e quanto siano grandi gli eventuali “buchi” dell’apparato vascolare responsabili del travaso di sangue (e bolle) dalla parte destra (venosa) a quella sinistra (arteriosa).
L’ecocardio transesofageo che ti è stato consigliato vede solo il PFO ed è poco sensibile (è affidabile solo se confermasse il PFO; altrimenti rimarrebbe il dubbio).
Il percorso più completo per la ricerca di tutti i buchi ritengo sia quello che offriamo al Centro iperbarico Ravenna (http://www.iperbaricoravenna.it/2012/08/16/pfo-shunt-destra-sinistra-che-confusione-cosa-faccio/ ) perchè ideato in Ravenna, dove è eseguito da tre anni con estrema sicurezza nei risultati.
In sintesi, sono eseguiti (in un solo giorno) tre test: ecodoppler transcranico bilaterale (è patologico se passassero più di dieci bolle in condizioni basali), emogasanalisi durante respirazione in ossigeno (patologico se la pressione parziale dell’ossigeno fosse minore di 400 mmHg) e ossimetria transcutanea (patologica se la pressione parziale dell’ossigeno fosse minore di 300 mmHg). In base ai parametri rilevati, si decide sulla utilità di procedere con altre indagini (inclusa la l’ecocardiografia transesofagea eseguita solo se fosse deciso che il PFO sia l’unico responsabile dello shunt destra sinistra e sia di significative dimensioni. Altrimenti viene rilasciata direttamente la idoneità medica all’attività subacquea scientifica e/o ricreativa_turistica senza o con eventuali restrizioni.
Per informazioni chiama Claudia Ferreira, mia assistente, al 0544-500152, email: scrivici@iperbaricoravenna.it.
Un caro saluto, Pasquale
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