Patologia da decompressione e shunt: devo chiuderlo per immergermi?
Agnese ci ha contattato perché, dopo due presunti episodi di PDD (Patologia da decompressione), si è sottoposta a un esame diagnostico che ha rilevato un leggero shunt destro-sinistro. Per questo, scrive chiedendo di prenotare una visita presso il nostro centro per valutare un’eventuale chiusura. Ecco il messaggio:
Buongiorno Pasquale, sono Agnese, mestrina, amica di Sergio Riccardo.
Stamattina, parlando con lui al telefono di un prossimo viaggio, gli raccontavo (senza sapere che eravate amici!) che ho contattato la segreteria del Centro iperbarico Ravenna nei giorni scorsi a prenotare una visita con te. Ho lasciato il mio numero e attendo una chiamata.
Mi piacerebbe che tu mi vedessi perché con un’ecocontrastografia mi hanno riscontrato uno shunt interatriale con “debole positività a riposo e passaggio massivo di microbolle dopo Valsalva”. Mi sono sottoposta all’esame perché ad agosto 2009 e ad aprile 2010 ho avuto due episodi di (credo) PDD cutanea (chiazze rosso violacee pruriginose e dolenti) dopo aver fatto immersioni ripetute e profonde (in Arabia e in Sudan). Il cardiologo mi ha consigliato la chiusura, programmando prima un’eco transesofagea e una RMN cerebrale, ma comunque prima di decidere volevo sentire il tuo parere. Negli ultimi 10 anni ho fatto circa 1000 immersioni senza problemi. A fine mese vado da Sergio Forti (Filippine), che so conosci molto bene, e vorrei immergermi, naturalmente..
Mi dispiace disturbarti qui, ma Sergio mi ha assicurato che potevo farlo… grazie intanto della pazienza per aver letto sto poemetto, che devo fare? La subacquea è una grande passione, sono un po’ preoccupata.. Riesci a darmi un appuntamento??? Grazie, in ogni caso prima o poi ci vedremo!
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
cara Agnese, grazie per l’attenzione e la stima.
Visto che ti è già stato diagnosticata la pervietà del forame ovale, chiedi alla segreteria del Centro iperbarico Ravenna i contatti della dr.sa Elisabetta Varani (cardiologa Ospedale di Ravenna). E’ l’esperta del nostro team per l’ecodoppler transesofageo e l’eventuale chiusura della pervietà del forame ovale pervio. Prendi appuntamento con lei, riassumendo quanto hai segnalato nel messaggio. La avviserò che ti ho consigliato di contattarla direttamente.
Contemporaneamente, è necessario escludere la presenza di shunt destro sinistro in altra sede. Fai una scintigrafia polmonare perfusionale (serve per escludere uno shunt destro sinistro polmonare).
Leggi l’articolo di questo blog:
Quando saprai la data della visita dr.sa Varani, contattami sul mio email personale o sul cellulare faremo in modo di incontrarci, nonostante l’intensa agenda di lavoro.
Seguendo il percorso corretto tornerai a immergerti in sicurezza.
Un abbraccio a Sergio Riccardo e a Sergio Forti, miei carissimi amici. Ciao, Pasquale
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