Infarto, ipertensione e colesterolo alto: mi immergo?
A Mario, appassionato di subacquea ricreativa con pregresso infarto cardiaco, nel corso di una visita sono stati riscontrati alcuni problemi cardiologici legati a valori alti di colesterolo.
Ci scrive per comprendere se possa continuare a immergersi:
Egregio Dr Longobardi, Le vorrei sottoporre la mia situazione. Sono un uomo di 57 anni di Fabriano (AN) appassionato di subacquea ricreativa, con ipertensione controllata e assunzione di losartan potassico e idroclorotiazide (il nome del farmaco LOSAZID 100mg + 25mg).
Due mesi fa (ottobre 2011) durante un controllo cardiologico mi è stata trovata una verosimile pregressa necrosi inferiore senza che mi sia accorto di nulla. Dopo un successivo ecocardiogramma mi sono state stilate le seguenti conclusioni diagnostiche: “ai limiti superiori le dimensioni del ventricolo sinistro che presenta ipertrofia parietale diffusa, asinergia in sede inferolaterale (WMI 1.3) e funzione sistolica globale conservata. Lieve ingrandimento dell’ atrio sinistro. Normali pressioni di riempimento e complianza ventricolare sin con rilasciamento prolungato (classe I di disfunzione diastolica). Lieve insufficienza mitralica. Lieve dilatazione dell’aorta toracica ascendente fino all’arco (max 4.0 cm), regolare il calibro degli altri segmenti toracici e ateromasia addominale. Ventricolo destro e pressione sistolica polmonare stimata nei limiti. Quadro ecocardiografico compatibile con cardiopatia ischemica con funzione sistolica preservata. Ectasia aortica”.
Il cardiologo mi ha prescritto anche la Cardioaspirin 100mg e Totalip 20mg (quest’ ultimo per abbassare i valori di colesterolo).
A questo punto ho eseguito un test da sforzo con le seguenti conclusioni: “test al 88% della FC max teorica in assenza di angor o di modificazioni significative del ST. Negativo per ridotta riserva coronarica. Buona tolleranza allo sforzo”.
Ho eseguito un ecodoppler vasi del collo con quadro emodinamico nella norma.
Da queste poche informazioni, secondo il suo giudizio, posso continuare a fare immersione nei limiti dei 39 mt? Avrei piacere di fare una visita da Lei, quali esami potrei fare prima della visita per avere un quadro completo della situazione.
In attesa di un suo riscontro le porgo i più cordiali saluti.
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
caro Mario, ti ringrazio per l’attenzione. Segui quanto ti dico e, dopo la visita, potrai immergerti in sicurezza per te e i compagni di immersione.
In accordo con i criteri del comitato medico dell’European Diving Technology Committee (EDTC), con il quale collaboro, in caso di ipertensione arteriosa, pregresso infarto del cuore e alterazione del colesterolo è necessario valutare l’entità di eventuali danni d’organo. Quindi mi serve:
– l’ecocardiografia che hai già eseguito e verifica se l’elettrocardiogramma sotto sforzo (già eseguito) riporti il valore del Metabolic Equivalent of Tasks (METS) – altrimenti potremmo valutarlo durante la visita di medicina subacquea.
– ecocardiografia da stress con dobutamina e valutazione della frazione di eiezione ventricolare (FE).
– consulenza oculistica con valutazione del fondo oculare
– esami del sangue (recenti): emocromo con formula e piastrine, aptoglobina, protidemia totale, sideremia, creatininemia, GPT, emoglobina glicosilata, glicemia, esame delle urine, microalbuminuria, colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi, uricemia, VES, PCR, fibrinogeno, PT, PTT, INR, proteina S
Fai gli esami e contatta la segreteria del Centro iperbarico Ravenna per un appuntamento per una visita con me (tel. 0544-500152). Se lo ritenessi opportuno, ti farei visitare anche dal dr. Claudio Marabotti – bravissimo cardiologo esperto in medicina subacquea. Ti aspetto, Pasquale
Mario Sassi
Nel ringraziarla della risposta quanto prima eseguirò gli esami richiesti e ci vedremo a Ravenna per la visita
Cordiali saluti
Rosario Forestieri
Alcune considerazioni: Il Signor Mario Sassi (è un mio coetaneo) purtroppo ha avuto un evento ischemico importante.
Intorno agli anni 70 un infartuato se ne doveva stare 40 giorni immobile a letto e non esisteva una terapia cardiologica “aggressiva” ma attendista. Dopo la degenza il malato restava un invalido a vito.
Adesso nelle unità di terapia intensiva coronarica viene curato con terapie di rivascolarizzazione e se tutto va bene in sesta giornata viene dimesso e comincia la riabilitazione.
I TEMPI SONO DECISAMENTE CAMBIATI.
Anche nella medicina subacquea chi si sarebbe mai sognato di rimandare sott’acqua un ex infartuato.
Parlando del caso specifico, l’ateromasia dell’aorta mi fa sospettare che il Signor sassi sia un fumatore o lo sia stato. In tal caso è bene che smetta. A mio parere è per la valutazione globale del danno d’organo utile integrare la valutazione con Ecodoppler dei tronchi sovraortici, dei grossi vasi addominali ed ev. degli arti inferiori. Opportuno il controllo ottimale della pressione arteriosa vista l’ipertrofia del ventricolo sx e l’ectasia della radice aortica (questa merita almeno un controllo Ecocardiografico annuale).
Buona fortuna e speriamo buone immersioni future.
Rosario Forestieri
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