Decompressioni con ossigeno a partire dai 9 metri: è corretto?
Stefano, biologo marino e istruttore subacqueo, ci scrive per chiedere se le indicazioni sull’utilizzo dell’ossigeno in decompressione dell’US Navy siano corrette. Ecco il suo messaggio:
Egregio Dr. Longobardi, sono un biologo marino e istruttore di subacquea tecnica.
Le scrivo per porle un preciso quesito: tutte le didattiche tecniche, la NOAA e la stessa US Navy dicono che in immersione il subacqueo non si deve esporre a pressioni parziali di ossigeno superiori a 1.6 atm; l’ultima revisone del manuale US Navy, tuttavia ammette l’utilizzo dell’ossigeno in decompressione a partire dai 9 metri. Cosa ne pensa? Stefano
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
caro Stefano, ti ringrazio per l’attenzione. La domanda è interessante, la risposta è concordata con il C.F. dr. Fabio Faralli, responsabile medico del Comando Subacquei Incursori (COM.SUB.IN.) della Marina Militare Italiana.
La decompressione in ossigeno a 9 metri è ammessa anche dalle procedure della Marina Militare canadese e dalle tabelle di decompressione per l’immersione industriale pubblicate dal Ministero per il lavoro francese. In medicina iperbarica somministriamo ossigeno puro alla profondità di 18 metri, a secco.
Si tratta però di immersioni militari, industriali, terapeutiche dove l’incursore, l’operatore tecnico subacqueo, il paziente adottano misure di sicurezza quali visita medica accurata (la Marina Militare Italiana prevede anche l’elettroencefalogramma e test di stimolazione con ossigeno), comunicazione con la superficie (casco), presenza a bordo di una camera iperbarica, assistenza sanitaria all’interno della camera iperbarica, ecc.
Tutto ciò perchè sappiamo che, respirando ossigeno alla profondità di nove metri o oltre, è elevata la probabilità di convulsione o altra manifestazione dovuta alla tossicità dell’ossigeno. Anche questa estate c’è stato un episodio.
Per l’attività subacquea ricreativa, turistica, tecnica riteniamo che una pressione parziale dell’ossigeno massimale di 1,6 atmosfere sia il giusto compromesso tra ragionevole rischio di tossicità da ossigeno e facilitazione della desaturazione del gas inerte.
Resto a tua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Ciao, Pasquale
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