Vasculite livedoide e ulcere agli arti inferiori: cosa posso fare?
Patrizia soffre di vasculite livedoide, una patologia che le causa parecchie e dolorose ulcere alle gambe. Nonostante le cure adottate, esse tornano sempre. Ci scrive per chiedere come poter risolvere il problema.
Ecco il suo messaggio:
Sono Patrizia e ho una vasculite livedoide, così la chiamano. Durante l’anno si formano diverse ulcere agli arti inferiori che curo con medicazioni al cortisone Iloprost. Le ulcere però tornano sempre e ogni volta sono più dolorose. Cosa posso fare?
Leggi qui sotto, nei commenti, la risposta del nostro staff medico infermieristico e poi approfondisci i nostri percorsi di cura dedicati alle ferite difficili cliccando qui:
Elena Bezzi
Cara Patrizia, la ringrazio per l’attenzione.
Le ulcere vasculitiche sono molto dolorose e mi dispiace per la sua sofferenza.
Le vasculiti sono malattie autoimmuni la cui causa è sconosciuta. Esse si verificano quando il corpo confonde le sue stesse cellule con degli invasori estranei e quindi produce anticorpi per difendersi dalle infezioni. Sono infiammazioni dei vasi sanguigni, arterie, vene e capillari: l’infiammazione causa l’indebolimento e il restringimento della parete del vaso, facendo arrivare meno sangue al tessuto o organo interessato e causando così una lesione.
Le vasculiti possono coinvolgere qualsiasi vaso sanguigno e organo del corpo. I sintomi sono molti e possono variare: alcuni sono specifici poiché relativi ad un organo ben preciso, altri sono non specifici e possono causare malesseri generali come dolori e fatica.
Per questo tipo di malattie il Centro Cura Ferite Difficili della Ausl di Ravenna prevede un percorso di cura specifico:
– Esami del sangue recenti: emocromo con formula e piastrine, aptoglobina, protidemia totale, sideremia, fibrinogeno, creatininemia, glicemia, GPT, VES, PCR, fibrinogeno, PT, PTT, INR, ANA, anti ENA, Ig G e IgM anticardiolipina, crioglobulinemia, anticorpi antifosfolipidi, markers epatite, fattore reumatoide, capillaroscopia
– Visita del paziente per stabilire una diagnosi certa. In questa occasione viene valutata anche la necessità di praticare una biopsia della lesione preceduta da valutazione della circolazione, della ossigenazione dei tessuti, del dolore. Dopo la diagnosi si decide se proseguire con le terapie specifiche per la cura delle ulcere reumatiche.
– medicazioni interattive prevalentemente neutre (qualsiasi sostanza venga messa sulla ferita reumatica spesso tende a peggiorare la situazione). In genere è efficace una semplice pulizia con soluzione fisiologica.
– eventuale prescrizione di un ciclo di ossigenoterapia iperbarica nel caso le condizioni del paziente ne consentano l’efficacia.
Per maggiori informazioni o per prenotare una visita può contattare la nostra segreteria al numero 0544 500152. Tenga presente che il Centro Cura Ferite Difficili è pubblico e molti costi sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Per qualsiasi necessità lo staff del Centro rimane a disposizione.
Un cordiale saluto,
Elena Bezzi
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