Ulcere sul collo del piede: si può alleviare il dolore?
La mamma di Isella è affetta da ulcera sul collo del piede sinistro che si presenta granuleggiante, a fondo non ancora completamente deterso e che le causa molta sofferenza.
Ecco il messaggio:
Alla mamma è stata riscontrata il 14 agosto un ulcera sul collo del piede sinistro. Il chirurgo vascolare dopo una terapia per via orale di Contramal 50 mg e Trental 400, (inclusa anche la Ticlopedina di cui la mamma fa uso da una vita essendo soggetta a Flebiti) ha optato per un day hospital di 1o giorni con una terapia infusionale vasoattiva con prostanoidi (prostavasin 60 mcg al giorno) e in anestesia locale toilette della lesione ulcerativa.
Alla dimissione la lesione risultava GRANULEGGIANTE A FONDO NON ANCORA COMPLETAMENTE DETERSO, a oggi non c’è nessun miglioramento di qualità della vita, SO SOLO CHE SOFFRE MOLTO.
La mia paura che mia madre cada in depressione, a questo punto chiedo: avrebbe i requisiti per poter fare la terapia iperbarica?
Leggi qui sotto, nei commenti, la risposta del nostro staff medico infermieristico e poi approfondisci i nostri percorsi di cura dedicati alle ferite difficili cliccando qui:
Claudia Rastelli
Gentile Signora Isella, mi dispiace per le problematiche che lei e sua madre state attraversando.
Per quanto riguarda lo studio e la cura delle ferite è di fondamentale importanza capire le cause che stanno all’origine della formazione dell’ulcera. Per far ciò sono necessari alcuni esami e una visita medica che si accerti della presenza o meno di Fattori di compromissione come ad esempio il diabete, malattie autoimmuni, infezioni sottostanti ecc…
Tra gli esami da effettuare imprescindibile è un Eco-Doppler che ci permette di conoscere l’assetto vascolare artero-venoso degli arti inferiori e la misurazione della TcPO2 che ci indica quanto ossigeno arriva ai tessuti perilesionali.
Presso il Centro Iperbarico di Ravenna è possibile effettuare una prima visita per valutare la ferita, indagarne le cause sottostanti, sottoporsi ad accertamenti specifici, attuare medicazioni avanzate e valutare se la mamma possa o meno beneficiare della Terapia Iperbarica.
Colgo l’occasione per ricordare che la Camera Iperbarica favorisce la chiusura delle ferite agendo su più fronti:
– Aumenta la vascolarizzazione e l’ossigenazione dei tessuti
– Riduce l’infiammazione ed eventuali infezioni sottostanti
– Stimola i tessuti a ripararsi
Per quanto riguarda le gestione del dolore il mio consiglio è quello di attuare un adeguata terapia antidolorifica che sia costante nell’arco della giornata ( ovviamente sotto supervisione medica), anche perché abbiamo notato come il dolore e uno stato psicologico sofferente ritardino essi stessi la guarigione delle ferite.
Per qualsiasi domanda o chiarimento rimango a disposizione. Può contattarci allo 0544.500152 o scrivendo a scrivici@iperbaricoravenna.it.
Cordiali saluti
Dott.ssa Claudia Rastelli
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