Ulcera vascolare: ringraziamenti al dr. Longobardi
Daniela ci scrive ringraziando il dottor Longobardi per i preziosi consigli forniti per la cura dell’ulcera vascolare del padre. Ecco il messaggio:
La ringrazio infinitamente per la tempestività della risposta e per la professionalità e competenza dimostrata. Sono rasserenata di sapere che approva la scelta della terapia che sto intraprendendo per curare mio padre. Non mancherò di farle sapere il prosieguo e, se necessario, contatterò il suo centro a Ravenna. Ancora grazie di cuore e arrivederci. Daniela
Risponde qui sotto, nei commenti, proprio il Dott. Pasquale Longobardi, nostro Direttore Sanitario. Per saperne di più sul trattamento delle ulcere e delle lesioni clicca qui:
Pasquale Longobardi
06/01/2011, 16:36:17
cara Daniela, sono certo che il tuo amore e la premura per il papà realizzerà la sua guarigione. Tienici informati. Un caro saluto. Pasquale
francesco
09/01/2011, 11:03:55
Gentilmente, vorrei uno scambio di informazioni sulla terapia da seguire in ulcera diabetica al piede.
Mio padre è stato già rivascolarizzato durante l’angiografia, il piede si è sgonfiato ed intanto effettua delle flebo con prostanoidi, ma il dolore che lo tormenta non diminuisce nemmeno con i vari farmaci tipo efferalgan o oxicodone di cui non può abusare per insufficienza renale.Vi prego di darmi una risposta. Francesco
Pasquale Longobardi
11/01/2011, 12:20:21
caro Francesco, ti ringrazio per l’attenzione. Vivere con il dolore è impossibile, concordo sia necessario agire quanto prima.
E’ necessario capire bene la causa del dolore.
La causa più probabile, nel caso del piede diabetico neuroischemico, è la carenza di sangue. In subordine può esserci una neuropatia (che però raramente da un dolore insopportabile) o qualche altra patologia concomitante (per esempio: vasculite).
Il papà è stato sottoposto a rivascolarizzazione. Ciò non significa che il deficit di circolazione sia stato sicuramente risolto.
Quale intervento è stato fatto: angioplastica (in tal caso: con stent o senza?) oppure bypass?
E’ essenziale che venga controllato se il flusso del sangue arrivi attualmente nel piede.
Presso il Centro iperbarico Ravenna, a tal scopo, utilizziamo diverse metodiche:
– l’ossimetria transcutanea durante respirazione in aria (il valore normale dell’ossigeno a livello del piede deve superiore a 40 mmHg), in ossigeno e durante ossigenoterapia iperbarica (valore normale superiore a 200 mmHg);
– la doppler velocimetria che permette di valutare il rapporto tra la pressione alla cavilgia e al braccio (Ankle Brachial Index – ABI) – tale rapporto deve essere superiore a 0,45. L’esame non è molto affidabile nel paziente diabetico.
– il laser doppler flussimetro che misura il rapporto della pressione tra il primo dito del piede e il braccio (Toe Brachial Index – TBI), il riflesso di variazione posturale (VAR), il test di riscaldamento termico del primo dito del piede, il test di reazione alla compressione. Questo esame è specifico per i pazienti diabetici e permette di capire se c’è un danno ischemico o neuropatico.
Trovata la causa del dolore sarà chiaro se e come agire per elimare o rendere sopportabile il dolore.
Per eventuale valutazione, contatta la segreteria del centro iperbarico Ravenna (0544-500152).
Ciao, Pasquale
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