Ulcera da pressione sul naso, Brigit chiede aiuto per risolvere il suo doloroso problema
Brigit a causa dell’artrite reumatoide necessita di una ventilazione meccanica notturna mediante ventilatore presso/volumetrico. La maschera però le ha causato una brutta ulcera sul naso che non accenna a guarire.
Brigit scrive:
Gent.mo Dott. Longobardi e staff,
sono affetta dal 2007 da artrite reumatoide a sierologia positiva complicata da impegno polmonare con pnx saccato a dx e portatrice di drenaggio pleurico con sd restrittiva con pregresse manifestazioni vasculitiche e pregressi episodi di FAP. Tutto questo mi ha portata ad una insufficienza respiratoria cronica. Necessito di una ventilazione meccanica non invasiva notturna mediante ventilatore presso/volumetrico. La maschera di questa ventilazione notturna mi ha causato una brutta ulcera sul naso che dopo un mese dall’esordio è peggiorata invece di migliorare.
Si era formata un’escara e quindi nel tempo abbiamo applicato purilon, mesalt, di nuovo purilon, comfeel. Il tutto coperto con i vari mepilex lite, normale o argento.
Lo strato di fibrina ai bordi si è sciolto abbastanza bene, giù in fondo è rimasto giusto una velina sopra l’osso, oggi abbiamo provato a grattare con la curette ma si sente grattare l’osso, come sopra delle rocce, e quindi abbiamo desistito.
Avrei delle foto ma non riesco a caricarle qui. Ovviamente fa malissimo, soprattutto di notte quando devo applicare la maschera. Forse riusciamo a trovarne una che copra tutta la faccia risparmiando il naso ma ci vorrà del tempo prima che arrivi.
Quindi la mia domanda è se il trattamento fino a qui è giusto, cos’altro possiamo fare, cosa invece non dobbiamo fare.
Ho sentito parlare del miele – immagino siano fesserie… Volete vedere delle foto?
Sarei felicissima se mi vorreste rispondere, mi hanno parlato così bene di voi!!!
Grazie mille
Saluti
Brigit
Qui sotto, la risposta della nostra coordinatrice infermieristica Klarida.
Per saperne di più sul trattamento delle ulcere e delle lesioni clicca qui:
Klarida Hoxha
Gentile Birgit,
mi dispiace molto della sua situazione in cui si trova, a quanto pare è abbastanza delicata.
La soluzione migliore in questo caso è l’eliminazione della causa principale del decubito, quindi la maschera che utilizza di notte, ma come lei ha già accennato questo potrà avvenire solo quando riuscirà ad ottenere la nuova maschera facciale che non provocherà più la costante pressione nello stesso punto del naso.
L’approccio delle medicazioni che ha utilizzato sono corrette e volendo aiutare a minimizzare la pressione sul punto del naso dove appoggia la maschera si possono creare degli scarichi in schiuma di poliuretano. Di solito utilizziamo il ligasano che ha uno spessore idoneo per permettere di creare una loggia che non appoggi sull’ulcerina.
Le medicazioni al miele di cui ci chiede esistono ma la ricerca clinica non è ancora riuscita a produrre evidenze forti. L’uso delle medicazioni a base di miele si basa a ora su scelte del clinico e sulla disponibilità di risorse. Al momento l’indicazione più accreditata è relativa alle lesioni “sporche” e con colonizzazione critica dove può avere molteplici effetti:
• Effetto osmotico che aiuta il processo di sbrigliamento dei tessuti necrotici, ricettacolo di batteri che si oppongono alla guarigione e contribuisce alla pulizia del letto della ferita.
• Effetto antiinfiammatorio.
• Riduzione del pH a 3,5-4 creando un ambiente favorevole al processo di guarigione.
• Contrasta la formazione dei cattivi odori, spesso segno di infezione della ferita.
• Inibisce lo sviluppo dei biofilm nelle ferite.
• Protegge il letto della ferita e mantiene l’ambiente umido (i benefici sono ormai universalmente riconosciuti nella gestione e guarigione delle ferite).
Ritornando al problema principale però, non mi soffermerei molto sulla scelta della medicazione, quanto su un inquadramento più generale e sull’eliminazione della causa. L’attenzione principale deve essere posta anche sul fatto che l’osso ormai è scoperto ed esposto a un pericolo infettivo che complicherebbe la situazione: urge quindi una soluzione immediata.
Può mandarci le foto all’indirizzo scrivici@iperbaricoravenna.it o infermiericcfd@iperbaricoravenna.it, se possiamo esserle utili siamo a disposizione e ci può contattare per una prima visita al numero 0544/500152.
Un caro saluto,
Klarida Hoxha
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