Piccole piaghette con fuoriuscita di liquido: Gerardo chiede un consiglio.
Gerardo ci scrive perché suo padre presenta delle piaghette con fuoriuscita di liquido, ecco la sua lettera:
Buongiorno, mi occorrerebbero delle informazione per un problema che affligge mio padre di anni 80.
Circa 16 anni fa ha subito una trombosi profonda alla vena della gamba destra, e assume da allora un farmaco anticoagulante. Da un paio di anni però si sono iniziate a formare delle piccole piaghette dalle quali fuoriesce del liquido trasparente.
A distanza di tempo, però, le cose si sono aggravate e nonostante i vari specialisti angiologi e cardiovascolari le cose peggiorano.
Volevo sapere se voi mi potreste aiutare a risolvere questo problema, volendo potrei spedirvi in allegato qualche foto.
Grazie,
Gerardo
Qui sotto, nei commenti, la risposta del nostro personale medico-infermieristico.
Alice Casadei
Ciao Gerardo,
Grazie per averci mandato la tua domanda, mi dispiace che tuo padre abbia dei disagi a causa di questa ferita.
Innanzitutto avete fatto bene fatto bene rivolgendovi ad un angiologo: infatti capire i problemi circolatori sottostanti è fondamentale per decidere il giusto trattamento della lesione.
A questo scopo se non avete già eseguito uno, vi consiglio di fare un ecodoppler arterioso e venoso, questo esame ci dà la possibilità di capire se oltre a un problema venoso non ci sia anche compromissione della circolazione arteriosa che contribuisce al ritardo della guarigione.
Se l’ecodoppler ha già accertato che il problema di suo padre è puramente venoso, l’approccio che utilizziamo al Centro Iperbarico è quello del bendaggio compressivo. Molto spesso infatti nelle ulcere di origine venosa non basta applicare una medicazione a livello locale perchè questa non previene l’eccessivo accumulo di liquidi nelle gambe che sono la causa dell’insorgenza delle lesioni.
Il bendaggio serve infatti ad aiutare il ritorno venoso e deve essere personalizzato sulle caratteristiche del pz: ad esempio a una persona attiva che cammina molto solitamente si consiglia un bendaggio anaelastico in grado di “lavorare” mentre la persona si muove ed è poco fastidioso a riposo. Per un paziente che deambula poco si predilige invece un bendaggio compressivo elastico adesivo il quale ha effetto anche a riposo.
Oltre a tutto questo per avere un piano terapeutico efficace è necessario valutare diversi fattori quali: lo stato di salute generale del paziente, i farmaci che assume, altre patologie concomitanti, e lo stato nutrizionale (obesità o malnutrizione costituiscono un ostacolo per la guarigione). Questi accertamenti vengono eseguiti al nostro centro durante la prima visita, le lascio la mail della segreteria per inviarci le eventuali foto: scrivici@iperbaricoravenna.it
Grazie ancora per la sua domanda, spero di essere stata utile.
Alice
Infermiera Centro Cura Ferite Difficili del Centro Iperbarico di Ravenna
Il Centro Iperbarico di Ravenna si impegna a proteggere e rispettare la privacy degli utenti: le informazioni personali raccolte vengono utilizzate solo per amministrare gli account e fornire i prodotti e servizi richiesti. Gli utenti potrebbero essere contattati con suggerimenti su prodotti, servizi o altri contenuti che a nostro giudizio potrebbero essere di loro interesse.
Puoi annullare l'iscrizione a queste comunicazioni in qualsiasi momento. Per ulteriori informazioni su come eseguire questa operazione, consulta le nostre normative sulla privacy e altre indicazioni su protezione e rispetto della privacy, leggi la nostra Informativa sulla privacy.