Piaga da decubito con infezione ossea e febbre alta: cosa fare?
Roberto ci scrive per sottoporci il caso del fratello, paraplegico da quasi 15 anni e sofferente per una piaga da decubito (lesione da pressione) al gluteo destro, infettatasi con coinvolgimento dell’osso.
Ci ha inviato il seguente messaggio per comprendere come risolvere il problema:
Salve dottore, le volevo sottoporre il caso di mio fratello di anni 33 e paraplegico da quando aveva 19 anni in seguito a un evento traumatico alla colonna vertebrale.
Attualmente è affetto da una piaga (diametro circa 3 cm) da decubito al gluteo destro da più di un anno. La stessa piaga era stata curata già circa 8 anni fa con un intervento di chirurgia plastica ma purtroppo dopo qualche anno è ricomparsa (a causa delle condizioni fisiche che lo vedono seduto su una sedia a rotelle).
La piaga è stata costantemente seguita e curata nei minimi dettagli (camera iperbarica, continue medicazioni ecc) ma dal 23 Dicembre 2011 mio fratello è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Umberto I di Nocera Inferiore poiché affetto da febbre dalla metà di Novembre 2011.
In sintesi è la stessa piaga a causare la febbre alta poiché contaminata da batteri con infezione ossea in atto. All’ospedale di Nocera non sanno indicarci soluzioni e io, comprendendo la gravità dell’evento, sto cercando di contattare chi come Lei ci potrebbe aiutare.
Avrei modo di contattarla in privato? Posso inviare anche la relazione medica. Siamo disposti anche un immediato trasferimento e visita privata. La ringrazio.
Risponde, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi. Per saperne di più sul trattamento delle ulcere e delle lesioni clicca qui:
Pasquale Longobardi
caro Roberto, ti ringrazio per l’attenzione. Mi dispiace vivamente per tuo fratello, al quale mi sento particolarmente vicino visto che è stato ricoverato il giorno del mio compleanno. Inoltre mio zio gestisce un’azienda agricola in Mercato Saraceno (SA).
Gli aspetti economici sono secondari al benessere di tuo fratello: il Centro Cura Ferite Difficili è una struttura inserita gestionalmente nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e la maggior parte delle prestazioni erogate sono “gratuite” (a carico del SSN). Siccome mi preoccupa il viaggio per Ravenna, potresti inviare una fotografia della lesione alla caposala Patrizia Baroni (p.baroni@iperbaricoravenna.it) che è molto competente in merito (è anche nel Consiglio Direttivo nazionale dell’Associazione Italiana Ulcere Cutanee).
Per quanto riguarda me, come medico esperto in riparazione tessutale, è importante valutare le condizioni generali di tuo fratello. Qualora fosse debilitato (disidratato, anemico, con poco ferro e scarse proteine nel sangue) sarebbe difficile ottenere un miglioramento con qualsiasi medicazione: le ferite hanno difficoltà a guarire se l’emoglobina fosse inferiore a 9 g/dl, le proteine totali inferiori a 5 g/dl e altro.
Per piacere, fai prescrivere dal medico di medicina generale (medico di famiglia) gli esami che elenco sotto la firma e inviameli all’email scrivici@iperbaricoravenna.it). Sarò in grado di valutare le condizioni generali di tuo fratello e consigliarti con maggiore sicurezza.
E’ probabile che sia necessaria una pulizia chirurgica o con ultrasuoni e poi l’associazione tra una terapia sistemica (come l’ossigenoterapia iperbarica e il supporto nutrizionale) con una terapia locale (terapia a pressione negativa, gel piastrinico o altro).
Sono terapie che già somministrate, singolarmente, a tuo fratello: il successo sta nell’associazione contemporanea di diverse tecniche.
Per ogni dubbio contatta la segreteria del Centro Cura Ferite Difficili della Ausl Ravenna (tel. 0544-500152).
Ciao, Pasquale
esami da eseguire:
• esame culturale con antibiogramma e valutazione della minima concentrazione inibente (MIC).
• emocromo con formula e piastrine, aptoglobina, protidemia totale, sideremia, ferritina, transferrina, creatininemia, GPT, GOT, emoglobina glicosilata, glicemia, esame delle urine, microalbuminuria, colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi, uricemia, VES, PCR, fibrinogeno, PT, PTT, INR
– scintigrafia ossea con leucociti marcati
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