Maria combatte una brutta ulcera vasculitica e scongiura il rischio di amputazione
Maria ha 50 anni e abita in un piccolo paese in provincia di Ragusa. Da ormai 30 anni soffre di artrite reumatoide, una malattia di origine autoimmune e cronica che colpisce le articolazioni del corpo e che spesso porta allo sviluppo di altre patologie concomitanti, tra cui la vasculite reumatoide.
La vasculite reumatoide è una malattia infiammatoria che colpisce i piccoli vasi sanguigni: si presenta sotto forma di macchie rosse dilatate e può portare alla formazione di ulcere vere e proprie, solitamente molto dolorose.
Così è successo anche a Maria. Un giorno, le è spuntata una macchia sulla caviglia sinistra senza nessun motivo apparente, nessun trauma e nessun taglio. Era il 10 dicembre del 2012, di lì a poco quella bolla rossa è diventata un’ulcera e da allora per Maria è iniziato un vero e proprio calvario.
Le medicazioni che le sono state fatte inizialmente non erano adeguate e nemmeno un ricovero è servito per migliorare la situazione: la ferita non accennava a guarire, anzi, era diventata così grande da rischiare l’amputazione alla caviglia.
Il dolore era forte al punto da impedirle di vivere una vita normale e anche indossare i vestiti era diventato impossibile. Nel frattempo i suoi familiari si davano da fare per trovare una soluzione che potesse salvarle la gamba ma la preoccupazione cresceva.
Per lungo tempo sembrava non ci fossero alternative all’amputazione, fino a quando un giorno suo fratello, parlando con un amico che era stato qui da noi per curare una brutta ulcera, ha scoperto che al Centro Iperbarico di Ravenna c’erano tante storie come quella di Maria risolte con successo.
Immediatamente ci ha contattati per una prima visita di controllo durante la quale i medici e gli infermieri del Centro hanno verificato che esistessero le condizioni per prenderla in cura: hanno parlato con lei, visionato la sua documentazione medica e valutato la ferita. Maria aveva tutte le caratteristiche per poter essere curata qui al Centro Iperbarico e da quel momento è iniziato il suo percorso con noi.
Ha affittato una casa a Ravenna e per un anno e mezzo ha fatto un ciclo di terapia iperbarica ogni mese associato a medicazioni e terapia antalgica per la riduzione del dolore. Pian piano la ferita ha incominciato a migliorare, ma la sua situazione era così critica che per Maria è stato necessario anche sottoporsi a due innesti di pelle e a un trattamento con PRP – Plasma Ricco di Piastrine per accelerare la rigenerazione cutanea.
Sembra incredibile ma oggi è tornata a casa con una ferita grande poco più di una moneta da 50 centesimi, non ha più dolore e ha potuto riprendersi la sua vita. Continua a medicarsi a casa sua, in Sicilia, seguendo i suggerimenti delle infermiere del Centro Iperbarico e ogni tanto viene a Ravenna per un controllo.
Maria ci ha inviato una splendida targa per ringraziare tutti i medici e infermieri del Centro Iperbarico che le hanno salvato la gamba, un pensiero che abbiamo appeso sulla bacheca del Centro insieme ai tanti messaggi scritti dai nostri pazienti.
Grazie Maria, ti mandiamo un grande bocca al lupo per una completa guarigione, di certo sei sulla strada giusta!
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