Ferita da schiacciamento dopo un incidente in moto: di cosa si tratta?
Nicolas è preoccupato perché un suo amico, dopo un incidente in moto, ha riportato una ferita infetta alla caviglia che si è gonfiata, mentre la parte interna della stessa pare schiacciata.
Ci ha scritto questo messaggio:
Un mio amico è caduto in moto e durante l’incidente la sua caviglia è stata schiacciata dalla ruota anteriore destra di un’auto.
L’incidente è accaduto alle 6 del mattino e alle 14 si era già formato un sottile strato di crosta di colore rosso scuro che c’è tutt’ora e che sembra abbia fatto infezione perché appena versa l’acqua ossigenata diventa immediatamente bianco.
Lui cambia la garza, i cerotti e la fasciatura almeno 1 volta al giorno. Riesce a camminare anche se non perfettamente, la ferita si è gonfiata lievemente mentre invece l’osso che si trova nella parte interna della caviglia sembra che sia meno gonfio rispetto a quello dell’altro piede.
Domani andrà dal medico ma non mi fido molto. Vorrei capire cos’ha: si tratta di un’abrasione o escoriazione? In quanto tempo dovrebbe guarire?
Qui sotto, la risposta della nostra coordinatrice infermieristica Klarida. Per ulteriori approfondimenti sui percorsi di cura dedicati alle ferite difficili, clicca qui:
Klarida Hoxha
Ciao Nicolas, mi dispiace per il suo amico. Il quadro che descrive è compatibile con una sindrome da schiacciamento che rappresenta un emergenza medica.
La lesione da schiacciamento provoca un danno meccanico alla membrana cellulare, alla circolazione del sangue, all’ossigenazione dei tessuti causandone sofferenza. Per questo si forma la colorazione scura e l’edema (il gonfiore dell’arto) che provoca la cosiddetta sindrome compartimentale.
Al Centro iperbarico di Ravenna trattiamo questo tipo di patologia in pazienti che ci vengo inviati da reparti ospedalieri perché in questi casi il primo trattamento a cui solitamente vengono sottoposti è la chirurgia.
Il percorso per questo tipo di pazienti infatti prevede: fasciotomia (operazione chirurgica), a cui si possono associare il trattamento iperbarico e la terapia a pressione negativa (TPN) che è una macchina a pompa collegata ala ferita che provvede a rimuovere i liquidi in eccesso e accelerare la guarigione. Al Centro Iperbarico eseguiamo questi due tipi di terapie.
La invito quindi a seguire una visita immediata dal proprio medico di medicina generale che valuterà l’entità del danno e, se è il caso, l’accesso immediato al pronto soccorso. Rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Klarida Hoxha
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