Curare edema osseo al piede: l’esperienza di Riccardo
Riccardo lavora in piedi e ama lo sport, ora è fermo a causa di un edema osseo al piede sinistro: chiede quanto tempo dovrà restare a riposo e se potrà tornare a svolgere attività sportive. Ecco cosa ci scrive:
Buongiorno
copio e incollo l’esito della risonanza magnetica al mio piede sinistro, mi potreste dire indicativamente quanto tempo devo stare a riposo e se dopo tale periodo potrò riniziare a correre o fare altri tipi di sport?
Preciso che il medico che mi ha in cura mi ha dato come terapie 15 laser – 10 magnetoterapie – 10 tecar e mi ha detto di stare a riposo anche dal lavoro da 15 gg ad un mese, volevo gentilmente chiedere una seconda opinione
Preciso che lavoro da in piedi per 46 ore la settimana tutto il gg
Preciso inoltre che ho sempre giocato a pallavolo e non ho mai avuto problemi fino a quando sono stato operato per un seminoma seguito da un unico giorno di carboplatino AUC7 (il fisiatra ha detto che potrebbe essere stata una concausa la chemioterapia)
Grazie mille in anticipo
L’esame documenta la presenza di un edema reattivodella midollare ossea localizzato nel contesto della spongiosa del domo astragalico in contiguita della sua guancia mediale in accordo con fenomeni di alterato carico biomeccanico compartimentale in tale sede
Non evidenti attualmente alterazioni del profilo osteocartilagineo del domo astragalico
Presenza di osteofitosi al dorso astragalico extra capsulare
Modesti fenomeni artrosici lungo il comparto sotto astragalico anteriore e posteriore con iniziale area erosiva cistica geodica sotto condrale del calcagno
Presenza di modica falda di versamento nel contesto della capsula articolare tibio tarsica con lieve distensione del recesso talo crurale posteriore
Regolare trofismo e decorso delle strutture capsulo legamentose periastragaliche
Modesti fenomeni tenovaginalitici irritativi associati a carico dei tendini dei muscoli flessori lunghi delle dita del piede
Si apprezza infine modico ispessimento del tendine achilleo al suo III medio possibile espressione di fenomeni tendinosici di modesta entità.
Approfondisci il tema “edema osseo” anche con questi articoli:
Maddalena Vassura
Salve Riccardo,
mi dispiace molto che si trovi ad affrontare questa problematica.
Premetto che non conosco la data in cui è stata effettuata la risonanza magnetica e che per avere una visione completa, sarebbe indispensabile sovrapporne i risultati al quadro clinico evidenziato da un attento esame obiettivo.
Proverò quindi a fornirle alcune indicazioni di carattere generale, nella speranza che possano esserle utili.
L’edema osseo indica una sofferenza dell’osso spongioso spesso di natura infiammatoria post traumatica. Questa sofferenza può però dipendere anche da altri fattori come: età, farmaci, sovraccarico funzionale, attività sportiva, difetti meccanici/di postura ecc.
L’edema è una reazione dell’osso che segue meccanismi simili a quelli di tutti gli altri tessuti del corpo: ad esempio, se lei sbatte una coscia, presumibilmente si formerà un livido che rappresenta lo stravaso di sangue locale per la rottura di piccoli capillari che portano sangue.
L’osso reagisce in modo molto simile a traumi acuti o a sovraccarichi protratti nel tempo.
L’edema è un segno indiretto di sofferenza ischemica localizzata e di processi di riparazione attivi, normalmente ha tempi di guarigione prolungati (mesi) e necessita di scarico per tutto il periodo di convalescenza (deambulazione con stampelle).
Generalmente in casi simili al suo un approccio integrato che comprenda Ossigenoterapia Iperbarica (funge da accelerante), magnetoterapia e terapia farmacologica si dimostra molto utile per risolvere la sintomatologia algica e velocizzare i fisiologici processi riparativi.
L’idoneità all’attività lavorativa dipenderà dai risultati della risonanza magnetica di controllo (normalmente si programma a distanza di 1-2 mesi) e dall’andamento clinico. Bisogna ovviamente tener conto delle caratteristiche specifiche dell’attività lavorativa che nel suo caso prevede molte ore consecutive in ortostatismo.
Le consiglio inoltre di valutare insieme al medico che l’ha in carico, l’inserimento della fisioterapia in questo percorso. Ad esempio, sedute di idrokinesiterapia le potrebbero permettere di lavorare in scarico totale (senza forza di gravità, quindi senza “danneggiare” ulteriormente il piede sinistro) e al tempo stesso di non perdere tono muscolare, fattore indispensabile per un tempestivo ritorno all’attività sportiva.
Al Centro Iperbarico di Ravenna il percorso terapeutico viene prescritto e autorizzato dal fisiatra dott. Fontana (coordinatore del team riabilitativo). Nel caso in cui fosse interessato la invito a prenotare una prima visita con il dottore al numero 0544 500152 oppure tramite mail all’indirizzo : scrivici@iperbaricoravenna.it .
Alessia
Buongiorno. Quale terapia farmacologica è consigliata in questi casi? Grazie
Centro Iperbarico Ravenna
Ciao Alessia, il nostro team di medici ed infermieri ti risponderà il prima possibile. Nel frattempo, ti consigliamo di consultare questa pagina: https://centromedico.iperbaricoravenna.it/edema-osseo-cura
A presto,
Lo Staff del Centro Iperbarico di Ravenna
Il Centro Iperbarico di Ravenna si impegna a proteggere e rispettare la privacy degli utenti: le informazioni personali raccolte vengono utilizzate solo per amministrare gli account e fornire i prodotti e servizi richiesti. Gli utenti potrebbero essere contattati con suggerimenti su prodotti, servizi o altri contenuti che a nostro giudizio potrebbero essere di loro interesse.
Puoi annullare l'iscrizione a queste comunicazioni in qualsiasi momento. Per ulteriori informazioni su come eseguire questa operazione, consulta le nostre normative sulla privacy e altre indicazioni su protezione e rispetto della privacy, leggi la nostra Informativa sulla privacy.