La storia di Mattia: mamma, mi hanno salvato il dito!
Vogliamo raccontarvi la storia di Mattia, 5 anni, che quest’estate si è tagliato un dito del piede con dei forbicioni da campo.
“Non si può fare niente, mi dispiace” ha detto un medico a Modena. “Bisogna amputare il dito, non c’è soluzione”, ha detto un altro a Roma.
La mamma, tuttavia, non accetta queste risposte e gira (nel vero senso della parola) per mezza Italia finché non si imbatte nel primario di Ortopedia dell’ospedale di Ravenna, il quale consiglia di rivolgersi subito al Centro Iperbarico di Ravenna.
Difficile raccontare senza emozionarsi quello che è successo da quando Mattia ha varcato la porta del Centro.
“Da subito – dice la mamma – ci hanno dato speranza, non hanno mai parlato di amputazione, ma di voler tentare ad ogni costo di salvare quel ditino che alcuni avevano addirittura definito non indispensabile”.
Certamente far entrare un bambino così piccolo in camera iperbarica non è facile; Mattia la prima volta è stato dentro soltanto una ventina di minuti, ma in così poco tempo si vedevano già i primi risultati: il dito cominciava a prendere colore e perdere quel violaceo che tanto spaventava.
Da quel 2 settembre della prima seduta Mattia ne ha fatte circa 25/30, riuscendo a stare in camera iperbarica fino a un’ora e 45 minuti (difficile anche per un adulto)!
Volete sapere come è finita? Mattia ha ancora il suo bel ditino, certamente non lo muoverà e quest’inverno avrà bisogno di scarpe un po’ più comode ma il dito c’è eccome: vedere la gioia di questo bambino nel dire “Mi hanno salvato il dito!” non ha veramente prezzo e ripaga di qualsiasi sforzo o giornata negativa.
Quello che speriamo è che questa storia, come tante altre, possa essere d’aiuto a chi, bambini e adulti, si trovi in situazioni spiacevoli simili a queste e che faccia ricredere chi conosce la terapia iperbarica ma non riconosce appieno i suoi benefici.
La mamma vuole ringraziare tutti, dai tecnici, ai medici, agli infermieri, al Direttore Sanitario, fino agli altri pazienti in camera iperbarica con Mattia, che lo hanno fatto sentire a casa. E continua i ringraziamenti in modo speciale per Patrizia, tutt’ora disponibile a incontrare Mattia in ogni momento e senza preavviso in caso di bisogno. “Abbiamo incontrato degli angeli!” , dice la mamma.
E noi ringraziamo loro, perché vedere un bambino che entra al Centro Iperbarico con gli occhi che brillano è già una grande emozione, ma sapere che il motivo della sua gioia è quello che abbiamo fatto per lui è davvero il massimo!
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04/12/2010, 09:09:54
E’ proprio vero, caro Pasquale, che nel nostro lavoro un grazie sincero, che sei cosciente di meritare, ti gratifica più di qualsiasi guadagno.
Pasquale Longobardi
06/12/2010, 19:39:49
grazie a te, Rosario, per l’attenzione. Sono estremamente felice per Mattia e orgoglioso per lo staff del Centro iperbarico Ravenna (ormai siamo circa cinquanta collaboratori). Un abbraccio, Pasquale
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