Spondilodiscite guarita ma il dolore rimane: che fare?
Elena ci contatta per i problemi dei quali soffre la madre, affetta da spondilodiscite e da grandi dolori attualmente curati con cerotti a base di morfina.
Ecco il suo messaggio:
Buonasera, mia madre è stata affetta da spondilodiscite alle vertebre C3-C4. L’hanno curata con terapia antibiotica, prima per via endovenosa e poi tramite somministrazione per via orale.
L’infezione è guarita, purtroppo però le vertebre interessate sono state lesionate dal batterio che ha causato l’infezione e si sono, alla fine, saldate tra di loro andando a pizzicare il midollo.
Se dal punto di vista motorio la situazione, grazie alla fisioterapia, sembra migliorare, i dolori continuano invece a permanere. Mia madre continua con la somministrazione di cerotti a base di morfina per alleviarli ma la situazione sembra non migliorare.
In quale modo si potrebbe rimediare alla cosa? Grazie per l’attenzione, Elena
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per saperne di più sulle patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica clicca qui:
Pasquale Longobardi
gentile Elena, ti ringrazio per l’attenzione. Mi dispiace per la grave sofferenza della mamma. Sono felice che, almeno, il processo infettivo (spondilodiscite) sia stato debellato.
Il percorso del Centro iperbarico Ravenna per i postumi della spondilodiscite prevede una valutazione collegiale (in un solo pomeriggio):
– consulenza in medicina riabilitativa (dr. Francesco Fontana) con teletermografia computerizzata per evidenziare la presenza di eventuali infiammazioni delle radici nervose (radicolopatia). E’ utile la visione di una Risonanza magnetica del collo eseguita negli ultimi tre mesi; altrimenti potrà essere eseguita in Romagna.
– consulenza antalgica anche per eventuale agopuntura
– consulenza di medicina iperbarica
Qualora gli esperti visualizzino un possibile successo nel controllo del dolore, si prosegue con un programma “su misura” per la mamma che potrebbe includere:
– laserterapia, tecarterapia, massaggio per la tonificazione dei muscoli posturali (eventualmente anche in piscina riscaldata, se fosse necessario ridurre lo spasmo muscolare).
– ossigenoterapia iperbarica associata a Frequency Rhythmic Electrical Modulation System (FREMS): entrambe stimolano la sintesi di un secondo messaggero (il monossido di azoto, NO) che controlla le sostanze del dolore (citochine).
– agopuntura
Spero che la mamma si senti già meglio rispetto a quanto hai inviato la richiesta. Nel caso ti fosse utile, contatta il Centro iperbarico Ravenna al 0544-500152, scrivici@iperbaricoravenna.it.
Cordiali saluti, Pasquale Longobardi
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