Sordità improvvisa a 10 anni: utile l’ossigenoterapia iperbarica?
Paola ci contatta perché la figlia di 10 anni soffre di ipoacusia neurosensoriale (sordità) improvvisa, per la quale ha iniziato un ciclo di terapia iperbarica. Dopo 5 sedute, chiede se sia opportuno continuare.
Ecco il messaggio:
Egregio dottore, mia figlia di anni 10 ha un’ipoacusia neurosensoriale improvvisa monolaterale di grado medio con un deficit pari a circa il 60% su quasi tutte le frequenze a eccezione dei 250 e 500 hertz ove ha un udito normale.
Ha già fatto terapia cortisonica in endovena e ha iniziato un primo ciclo di camera iperbarica, al controllo, effettuato dopo 5 sedute i miglioramenti sono:
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- a livello di rilevazione strumentale quasi impercettibili (prima a 2000 db il deficit era 60% ora è 50%, a 6000 db era 80%, ora è a 65, nelle altre frequenze il risultato è invariato, anzi per paradosso risulterebbe che è peggiorata a 250 db (ora 20%, prima a 10%) e a 500 db (ora 30% prima 20%);
- a livello percettivo, la bambina comunica di riuscire a sentire chiaramente le parole al telefono mentre prima non riusciva.
È opportuno continuare la terapia? E inoltre essendo l’esame audiometrico basato su risposte soggettive del paziente potrebbe avere influito in senso negativo all’esito dell’esame la stanchezza della paziente (l’esame è stato effettuato dopo la camera iperbarica e un viaggio di un’ora per arrivare dall’otorino)?
In attesa della sua risposta, per me importantissima, le porgo cordiali saluti. Paola
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi. Per saperne di più sulle patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica clicca qui:
Pasquale Longobardi
cara Paola, grazie per l’attenzione.Ho anche io una figlia di dieci anni, quindi sono sensibile alla gravità del danno.
Cinque sedute di terapia iperbarica sono veramente poche. I risultati dipendono anche dalla protocollo di terapia (profondità e tempo) e dai farmaci che vengono associati. Attendi fiduciosa fino alla quindicesima seduta di terapia iperbarica.
In giovane età è frequente la sordità improvvisa di origine virale che è la più grave. Il virus causa un danno alle cellule uditive o alle fibre del nervo acustico per cui il primo recettore dello stimolo uditivo non è più in grado di processarlo e inviarlo ai centri superiori. E’ come se in un telefono cellulare si rompesse l’antenna: l’apparecchio non riceverebbe più il segnale. Il virus, in genere, danneggia un solo orecchio.
In base al livello di udito si distingue:
NORMOACUSIA -10-20 dB
IPOACUSIA LIEVE -25-40 dB
IPOACUSIA MEDIA -40-60 dB
IPOACUSIA MODERATA -60-70 dB
IPOACUSIA GRAVE -70-90 dB
IPOACUSIA PROFONDA > 90 dB
Presso il Centro iperbarico di Ravenna sono stati trattati nel 2007: 78 casi (migliorato: 68%), nel 2009: 108 casi (migliorato: 58%). Questa sera non riesco a elaborare la statistica del 2010 ma i casi trattati sono in aumento. La differenza nella percentuale di guarigione dipende dall’accuratezza nella selezione dei pazienti che ci vengono inviati.
La linea guida per la ossigenoterapia iperbarica della Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI) e della SIAARTI (rianimatori) per la sordità improvvisa prevede quanto segue (che è anche nel sito www.simsi.org).
– indicazione: sordità parziale o totale, secondaria a ischemia a eziologia trombo-embolica, traumatica o infettiva.
– criterio di inclusione: sintomatologia intercorsa da non oltre 30 giorni con audiometria positiva per impegno percettivo nel range compreso tra 200 – 2000 Hertz.
– terapia iperbarica: 15 OTI 2,2 – 2,5 ATA
– valutazione dell’efficacia: controllo ORL dopo 15 OTI:
– GUARITO: sospendere OTI
– MIGLIORATO: continuare fino a un massimo di ulteriori 10 OTI
– INVARIATO: sospendere OTI.
In merito alle prove di evidenza scientifica, la Cochrane Library ha pubblicato una revisione della letteratura su OTI nella sordità improvvisa concludendo che la terapia iperbarica sia efficace se effettuata entro un mese dall’evento acuto, con un Number Needed to Treat (NNT) di cinque. Significa che un paziente ogni cinque possa guarire con la sola aggiunta della terapia iperbarica, dopo insuccesso delle terapie classiche. Naturalmente la terapia iperbarica somministrata precocemente e insieme alle altre terapie, è più efficace.
Credo che tua figlia abbia iniziato presto la terapia iperbarica e avrà successo. Variazioni di dieci decibel non sono significative e possono essere correlate, come hai intuito, alla stanchezza o a differenze tecniche nell’audiometria.
Nel caso tua figlia avesse disturbi dell’equilibrio, instabilità, vertigini potrebbe trovare giovamento dalla riabilitazione vestibolare, cioè da quella terapia fisica che induce il compenso esaltando la funzione residua del labirinto danneggiato. In caso di fischi o rumori (acufene) sarebbe utile la Tinnitus Retraining Therapy (TRT) o, in subordine, la terapia laser.
Per ogni ulteriore chiarimento chiamami al Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152). Tienimi informato, ciao. Pasquale
Pasquale Longobardi
“Gentilissimo dr. Longobardi,
la ringrazio per la tempestiva ed esauriente risposta, mia figlia oggi é al secondo ciclo di ossigenoterapia (9 OTI fatte).
Ci sono lievi miglioramenti (tanti, in considerazione del ritardo con cui siamo intervenuti) e la terrò aggiornato alla fine della terapia. Cordialmente, Paola”
Cara Paola, sono felice che ci siano miglioramenti. In bocca al lupo, Pasquale
Andrè Limongello
Egregio dottore, ho letto la Sua recensione e anche mia figlia di anni 10 ha un’ipoacusia improvvisa monolaterale dx di grado grave con un deficit che inizialmente era di -65db sulle prime frequenze basse indicate che scendevano repentinamente fino alle -120db sulle frequenze più alte.Dopo un ciclo ospedaliero di 3gg con glicerolo e cortisone,ha cominciato le terapie di camera iperbarica,continuando a casa altri 3gg con le endovenose.
Ora siamo arrivati a 12 terapie iperbariche e la bambina presenta un deficit che di -35db sulle prime frequenze basse indicate che scendono repentinamente fino al -80db sulle frequenze più alte.Il medico curante mi dice che i trattamenti possono fermarsi,perchè i miglioramenti si fermano dopo i primi 10 gg di terapie,e che il danno sul nervo è ormai avvenuto.
Io vorrei qualche altro consulto e non ho voglia di rassegnarmi,vorrei tentarle tutte per portarle una ulteriore miglioria ed essere sicuro che non ci siano ulteriori danni.Le mie domande sono:
Devo continuare le terapie iperbariche?
Ci sono nuove terapie,tipo cellule staminali per la ricostruzione del nervo?
Ci sono centri all’avanguardia,dove fare approfondimenti o terapie?
Cosa posso fare ancora?
La ringrazio in anticipo
Andrè Limongello
Redazione
Gentile Andrè,
grazie per la sua attenzione al blog. Considerata l’urgenza del quesito che propone le consiglierei di chiamare direttamente al Centro Iperbarico di Ravenna al numero 0544500152.
Per il futuro sarebbe meglio porre i questi nell’apposita sezione “Risponde il Dr. Longobardi” (in alto a destra). In questo modo la richiesta potrà essere pubblicata sotto forma di articolo con la risposta del dottore.
Grazie
Lidia,
Redazione blog
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