Protesi al ginocchio infetta (Stafilococco aureo): cosa facciamo?
Il signor Giacomo ci ha contattato per i problemi di salute del suocero, che ha riportato un’infezione da stafilococco aureo dopo l’installazione di una protesi al ginocchio. Il motivo per il quale ci contatta è legato al fatto che il medico suggerisce, insieme all’impianto di una nuova protesi, un’altra serie di operazioni tra le quali una bonifica dell’apparato dentale: la famiglia teme che la trafila di interventi possa essere difficilmente sopportato dal congiunto.
Ecco il suo messaggio:
Buongiorno e grazie prima di tutto.
Mio suocero è stato operato circa 6/7 mesi fa al ginocchio per un’installazione di protesi. 3 mesi fa ha cominciato a sentire dolore al ginocchio e a poco a poco la febbre si è fatta viva, specialmente la sera, con una temperatura corporea di 37.5 – 37.8. Così sempre, fino a oggi.
Ci siamo recati quindi dal medico che lo ha operato, il quale ha sempre sostenuto che tutto andava bene e aveva escluso che l’infezione fosse post-operatoria, senza dubbi. Dubbi che, invece, sono arrivati anche a lui dopo le dovute insistenze da parte nostra e il prelievo di liquido al ginocchio con diagnosi di Stafilococco aureus. A questo punto le conclusioni del medico sono state di dover rioperare al più presto e in due fasi: la prima togliere la protesi, mettere del cemento antibiotico e controllare nel frattempo che l’infezione se ne vada, la seconda fase è rioperare per impiantare la nuova protesi, e fin qui tutto potrebbe essere regolare.
La complicazione sta nel fatto che tutto questo verrebbe fatto solo dopo vari esami (eco addome, eco cuore e panoramica dei denti, si sostiene che maggiormente un’infezione provenga proprio dai denti) e solo dopo bonifica totale dell’apparato dentale: mio suocero dovrebbe sottoporsi ad un espianto di 3 o 4 denti più 6 o 7 radici che a quanto pare non risultano infette ma potrebbero esserle in futuro. Quindi interventi su interventi che non sappiamo quanto potranno essere sopportati. Il problema è che la dentista tutto questo non potrà farlo prima di 3 settimane e quindi prima di un mese mio suocero non potrà essere operato. Tutto questo è possibile. Uno che si opera per impiantare una protesi se ha un minimo sospetto, scusi la battuta, di avere un’unghia incarnita si deve tagliare un dito?
Non so come ringraziarla per la pazienza che mi ha concesso, ma mi creda: qui brancoliamo nel buio, anche perché attendere molto porta a pensare che l’infezione possa avanzare, anche se verranno somministrati antibiotici a raffica, con rischio di qualcosa di molto peggio… Grazie di nuovo.
Giunti Giacomo
Risponde, nei commenti, la nostra dottoressa Nedjoua Belkacem. Poi, approfondisci le patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica cliccando qui:
Nedjoua Belkacem
Gentile Giacomo,
grazie per l’attenzione e l’interesse che ci dimostra, cerco di dare una risposta al suo problema e spero di esserle di aiuto.
Per riassumere la situazione: suo suocero si ritrova con una protesi al ginocchio infetta la cui unica soluzione radicale è la rimozione. Percepisco la sua preoccupazione per il tempo che passa in attesa di completare la bonifica dell’apparato dentale e il timore di un’estensione dell’infezione articolare o di dover assumere degli antibiotici.
A mio avviso, la serie di interventi che propone il chirurgo è la strada più risolutiva. Purtroppo l’operazione chirurgica è infatti l’unica soluzione radicale per rimuovere la fonte dell’infezione sostituendo la protesi dopo la bonifica dei tessuti vicini infetti.
Al momento non esistono terapie che sostituiscano completamente l’intervento chirurgico e neanche l’ossigenoterapia iperbarica pretende di farlo, però questa terapia può ridurre e limitare l’infezione rendendo l’intervento meno cruento e demolitivo sui tessuti muscolari e ossei vicini.
L’ossigenoterapia iperbarica può essere fatta contemporaneamente alle cure dentali, tuttavia per motivi di distanza può essere difficile praticarla perché richiede la frequentazione quotidiana del centro per un minimo di due settimane.
Se è interessata a percorrere questa strada, prima di organizzare gli spostamenti è quindi indispensabile capire se le condizioni di salute di suo suocero ne consentono l’efficacia. Per questo bisogna considerare l’età (non precisata) e le condizioni cliniche generali, pertanto saremo felici di riceverla presso il nostro centro per una visita e per valutare insieme la strategia terapeutica.
Per prenotare una visita può contattare la nostra segreteria al numero 0544 500152.
Le auguro un esito lieto e rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Nedjoua Belkacem
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