Protesi ginocchio infetta: fibrinogeno alto rischioso per sostituirla?
Ilaria ci scrive perché la protesi al ginocchio della madre è infetta e si rende necessaria la sua sostituzione. Nel messaggio, inoltre, chiede se il fibrinogeno alto possa costituire una complicazione.
Ecco il messaggio:
Dottore, le scrivo perché la mia mamma è stata sottoposta a intervento di protesi al ginocchio e sono dieci mesi che ha dolore. Il ginocchio è edematoso. I gradi di flessione sono 60 e non recupera. Per sedersi deve estendere la gamba e il fibrinogeno è leggermente alto. Il medico che abbiamo consultato ha parlato di reimpianto perché c’è infezione, però prima deve posizionare uno spaziatore.
La mia domanda è: il fibrinogeno alto comporta complicanze per l’intervento? La mamma deve prendere l’aspirinetta come ha consigliato il medico di base o aspettare visto che l’intervento è previsto in febbraio 2012? Il valore del fibrinogeno era 589 tre mesi fa e 474 una settimana fa. Grazie, aspetto una sua risposta.
Nei commenti risponde il Dott. Pasquale Longobardi, Direttore Sanitario del Centro Iperbarico Ravenna. Per approfondimenti su altre patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica clicca qui:
Pasquale Longobardi
cara Ilaria, ti ringrazio per l’attenzione e la stima. Mi dispiace per il disagio e la sofferenza della mammma. Provo ad esservi utile.
Purtroppo se l’ortopedico ha già deciso di sostituire la protesi, hai poche alternative: devi fidarti e procedere come suggerito. Magari adottando un percorso (che includa ossigenoterapia iperbarica, riabilitazione convenzionale e in acqua) per facilitare il successo della nuova protesi che verrà impiantata.
Noto che dai molta importanza al valore del fibrinogeno. Il fibrinogeno è una sostanza del sangue (proteina rivestita da “zucchero filato” o glicoproteina) prodotta dal fegato e dalla parete interna dei vasi sanguigni. I valori normali sono da 150 a 400 mg/dl (in media 225). Il fibrinogeno è come un gomitolo allungato con tre nodi ed è composto da tre catene (A-alfa, B-beta, gamma) poste l’una vicina a l’altra.
Il fibrinogeno è essenziale nella coagulazione del sangue (il medico ha consigliato l’aspirinetta per questo aspetto che non c’entra nulla con l’infezione della protesi). I suoi valori sono alterati da gravidanza, infezioni gravi e altre malattie (tumori, emorragie).
Per essere certi che la protesi nel ginocchio della mamma sia da rimuovere sarebbe essenziale chiarire se sulla protesi ci sia del “fango” (biofilm) che è una pellicola di proteine nella quale si nascondono i germi. Per scovare il “fango” sarebbe essenziale eseguire la scintigrafia ossea con leucociti marcati e alcuni esami del sangue (emocromo con formula leucocitaria, alfa 2 macroglobuline, VES, PCR, fibrinogeno, creatininemia, esame urine, proteine totali, glicemia, sideremia, ferritina, transferrina, transaminasi).
Alcuni degli esami del sangue consigliati servono per escludere infiammazione in atto, altri per verificare se ci siano altre malattie che facilitino l’infezione.
Se ci fosse il “fango” la protesi sarebbe da rimuovere (sarebbe inutile perdere tempo con soluzioni alternative).
Visto che la mamma ha dolore e gonfiore al ginocchio, sicuramente c’è infiammazione. Se la scintigrafia e gli esami del sangue evidenziassero che il danno sia limitato allora si potrebbe tentare, per evitare la sostituzione della protesi, con:
– pulizia della protesi in artroscopia e lavaggio della stessa utilizzando una soluzione di acido acetico tamponato;
– antibiotici che penetrino nel “fango” (biofilm), tipo tobramicina e rifampicina (per bocca o intramuscolo). Poi un’antibioticoterapia più specifica (mirata);
– ossigenoterapia iperbarica ha un effetto antibatterico, antinfiammatorio, facilitante l’integrazione della protesi nell’osso. La statistica del Centro iperbarico Ravenna evidenzia il salvataggio di una protesi ogni due/tre accuratamente selezionate (vedi sopra) e trattate correttamente;
– riabilitazione convenzione e in acqua;
– terapia fisica con tecar terapia e SIT (che permette di veicolare farmaci nel ginocchio attraverso la pelle)
Per maggiori informazioni sulle infezioni ossee guarda il sito del Gruppo Italiano per lo Studio e la Terapia delle Infezioni Ossee (GISTIO, http://www.gistio.it) e quello della Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-Articolari (ANIO, http://www.anio.it, tel. 800-688400).
Per eventuale appuntamento presso il Centro iperbarico Ravenna contatta la segreteria (0544-500152). Un caro saluto, Pasquale
mariella
le sue risposte sono semplici ed esaustive.mi sono ritrovata su questo sito cercando informazioni riguardo la rimozione della protesi al ginocchio di mia madre ,cosa molto complicata per i gravi e tanti problemi di salute.spero che queste informazioni possano essermi utili.
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