Ovattamento e acufeni all’orecchio: Catia potrà tornare ad una vita normale?
Catia soffre di acufeni e ovattamento dell’orecchio, scrive per sapere se la camera iperbarica può aiutarla a risolvere il problema all’udito.
Ecco il mesaggio:
Da circa 6 anni soffro di acufeni e ovattamento dell’orecchio e nessun otorino è riuscito ad oggi ad alleviare questa confusione.
Ma la camera iperbarica può nel mio caso aiutarmi a a ritornare normale?
Grazie
Catia
Leggi qui sotto la risposta del nostro staff medico infermieristico e poi approfondisci le patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica cliccando qui:
Andrea Galvani
Buongiorno Sig.ra Catia,
grazie per averci scritto.
Mi dispiace tanto per la sua situazione e per il lungo periodo con cui sta convivendo con questo problema.
Il trattamento con OTI (Ossigenoterapia-Iperbarica) trova indicazione quando vi è una diagnosi di ipoacusia improvvisa (sia con che senza acufeni) solo se dalla diagnosi all’inizio del trattamento iperbarico passano massimo 30 giorni.
La invito – se vuole- ad inviarci via mail (scrivici@iperbaricoravenna.it) la documentazione clinica riguardo il suo problema: una volta che ne avremo preso visione potremo sicuramente inquadrare meglio la sua situazione e il problema.
Mi è comunque gradita l’occasione per spiegare in generale il tipo di ciclo/percorso che solitamente viene proposto ai pazienti che arrivano alla nostra osservazione con diagnosi di ipoacusia improvvisa:
– Il paziente viene sottoposto a un prima attenta visita, che serve a valutare eventuali controindicazioni assolute o relative al trattamento in camera iperbarica.
– Una volta valutata la situazione viene prescritto un percorso di camera iperbarica: la prescrizione standard prevede 15 sedute a 2,5 Bar di pressione con durata di 90 minuti a seduta e frequenza quotidiana solitamente per 5 giorni a settimana.
– Dopo che il paziente ha svolto le sedute prescritte viene rimandato allo specialista ORL inviante per una valutazione: se vi è solo un lieve miglioramento allora può essere proposta una estensione del ciclo sino ad un massimo di 25 sedute totali.
Solitamente –se vi è indicazione- si consiglia inoltre ai pazienti che hanno anche acufene un ciclo di neurostimolazione FREMS (Frequency Rhythmic Electrical Modulation System).
Spero di averle dato qualche informazione utile e di averle tolto qualche dubbio/curiosità.
Rimango a completa disposizione per qualsiasi ulteriore dubbio o chiarimento.
Un caro saluto,
Dott. Andrea Galvani
Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, n. ordine dei Medici Chirurghi di Bologna: 16646
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