Osteonecrosi al ginocchio: come curarle con la terapia iperbarica?
Un nostro lettore ci scrive perché sofferente di osteonecrosi alle superfici femoro tibiali del ginocchio destro, chiedendo se può curarle con l’ossigenoterapia iperbarica.
Ci ha scritto questo messaggio:
Ho osteonecrosi delle superfici femoro tibiali del ginocchio destro ma la risonanza magnetica non mi ha classificato il grado dell’osteonecrosi. Le chiedo cortesemente informazioni e prassi per la cura con ossigenoterapia iperbarica. La ringrazio anticipatamente del suo interessamento.
Cordiali saluti.
Leggi qui sotto la risposta del nostro dottor Andrea Galvani e approfondisci con ulteriori informazioni legate all’osteonecrosi cliccando qui:
Andrea Galvani
Buongiorno, la ringrazio anticipatamente per avere scritto sul nostro blog.
L’osteonecrosi non è altro che “la morte di tutte quelle cellule che compongono l’osso”. Sono tante le cause che possono provocarla, anche se la manifestazione clinica e radiologica è comune a prescindere dall’origine della problematica.
Per comprendere meglio la situazione sarebbe molto utile conoscere il grado dell’osteonecrosi, come sono iniziati i primi sintomi e il periodo che è trascorso dall’insorgenza del problema. In ogni caso l’ossigenoterapia iperbarica è molto indicata per questo tipo di patologia.
Il protocollo che utilizziamo al Centro Iperbarico di Ravenna prevede un primo ciclo di 40 sedute OTI (Ossigeno Terapia Iperbarica): le prime 20 effettuate con una pressione di 2.5 Bar e le altre 20 con una pressione di 2.2 Bar. Tutte le sedute durano di 90 minuti, durante 70 dei quali viene respirato ossigeno puro in maschera.
A metà ciclo la pressione viene diminuita da 2.5 a 2.2 Bar perché è dimostrato che con il primo valore di pressione si stimolano gli Osteoclasti a “pulire” le cellule morte dell’osso, mentre con la seconda batimetria (2.2 Bar) si inducono gli Osteoblasti a depositare e ricostruire nuovi segmenti ossei. E’ proprio per questo motivo che solo da metà ciclo le verranno prescritti anche dei farmaci (Bifosfonati o Ranelato di Stronzio) che amplificano e potenziano il secondo effetto di ricostruzione.
Con noi al Centro Iperbarico di Ravenna collabora anche un collega Fisiatra specializzato in questo tipo di patologie che ci aiuta a completare il piano terapeutico nella maniera più personalizzata possibile al suo caso (magnetoterapia, cicli di esercizi in piscina, valutazione posturale e della marcia).
I controlli che solitamente consigliamo di fare sono: una consulenza ortopedica e una Risonanza Magnetica Nucleare, ma non prima di due mesi dalla fine dell’ultima camera iperbarica. Grazie a questi controlli infatti verrà valutata la possibilità (e l’utilità) di proseguire con ulteriori cicli di OTI.
Qualora decida di rivolgersi a noi per il suo problema la invito a mettersi in contatto con la nostra segreteria (0544-500152, scrivici@iperbaricoravenna.it).
Nella speranza di esserle stato d’aiuto la saluto cordialmente, dott. Andrea Galvani
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