Osteomielite: cosa fare per migliorare le mie condizioni?
Salvatore soffre da circa 10 anni di osteomielite: è stato ricoverato presso diversi centri, ma non ha mai ottenuto benefici. Ci scrive per chiedere consigli su cosa fare affinché le sue condizioni migliorino.
Ecco il messaggio:
Salve dottore, sono un ragazzo affetto da mielomeningocele, fortunatamente autonomo nel camminare.
Il problema mi è sorto nel 2000. In pratica questa patologia mi ha portato un piede torto e dieci anni fa mi si è formata un’ulcera, in seguito alla quale si è infettato l’osso (osteomielite). In questi anni ho fatte cure iperbariche, antibiotici, pulizie chirurgiche senza nessun risultato. Sono stato ricoverato al centro ICOT di Latina, al Rizzoli di Bologna, al Codivilla Putti di Cortina di Ampezzo, senza aver mai ottenuto benefici.
La mia vita sta iniziando veramente a essere un inferno. Non so più dove recarmi e a chi rivolgermi. Non so se realmente riuscirò a guarire. Lei pensa di potermi dare qualche consiglio? Attendo con ansia una sua risposta. La ringrazio, cordiali saluti. Salvatore.
Leggi qui sotto la risposta del nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi e poi approfondisci le patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica cliccando qui:
Pasquale Longobardi
30/11/2010, 23:43:29
Caro Salvatore, ti ringrazio per l’attenzione. Mi dispiace profondamente per la mancata guarigione nonostante tu sia stato ricoverato nei migliori Centri italiani, che io conosca, per il trattamento dell’osteomielite.
Presso il Centro iperbarico Ravenna ci comportiamo cosi:
– siccome l’osteomielite refrattaria cronica è spesso dovuta a qualche danno nell’organismo o a livello locale, cerchiamo eventuali danni con indagini che eseguiamo in sede (doppler velocimetria, ossimetria transcutanea, laserdopplerflussimetria) e chiediamo delle indagini che devono essere eseguite al massimo un mese prima della visita (radiografia, scintigrafia con leucociti marcati e/o Risonanza magnetica; esami del sangue: emocromo con formula, quadro proteico elettroforetico, VES, PCR, fibrinogeno, creatininemia, sideremia, ferritina, transferrina, transaminasi, glicemia, esame delle urine)
– “aggiustiamo” tutti i danni che sono correggibili (per esempio il fumo di oltre venti pacchetti di sigarette per anno ritarda la guarigione in maniera importante)
– se l’osso fosse da pulire, viene prevista la pulizia chirurgica e, se necessario, l’applicazione di cemento contenente antibiotico la cui azione è rafforzata dall’ossigeno iperbarico (aminoglicosidico).
– procediamo con venti sedute di ossigenoterapia iperbarica a 2,5 bar per favorire il rimaneggiamento dell’osso e la formazione di un microcircolo che porti nell’osso malato il sangue e quindi i farmaci
– se, dopo le prime venti sedute di terapia iperbarica, gli indici di flogosi (VES, PCR, fibrinogeno) fossero normali, pur essendo evidente l’infezione, stimoliamo la risposta immunitaria con un ciclo di immunoterapia aspecifica (“vaccino”)
– somministriamo antibioticoterapia, associando due farmaci che penetrano nell’osso, anche fino a sei mesi (controllando la funzionalità del rene e del fegato)
– proseguiamo con ulteriori venti sedute di terapia iperbarica a 2,2 bar per favorire la riparazione dell’osso.
– se tutto funziona bene, si decide se rimuovere il cemento antibiotato e se applicare la terapia a pressione negativa (una macchina che aspira le secrezioni dalla ferita giorno e notte e contemporaneamente instilla automaticamente dell’antibiotico) oppure il gel piastrinico o se effettuare un innesto di osso;
– nei casi difficili ci avvaliamo della collaborazione del dr. Giovanni Gualdrini (Rizzoli, Bologna) o di Mario Argazzi (Castelfranco Emilia), bravissimi ortopedici che fanno parte del Gruppo Italiano per lo Studio e la Terapia delle Infezioni dell’Osso e collaboriamo con la Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-Articolari (numero telefono verde 800-688400).
Se tu fossi interessato a una nostra valutazione, contatta la segreteria del Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152), facendo riferimento a questo contatto tramite il blog.
Ciao, Pasquale
Luca
20/07/2013, 06:54:15
Ciao Salvatore anche io come te ho avuto un grosso problema con un ulcera che mi ha infettato l’osso soppra la caviglia e anch’io sono andato da varii specialisti Bologna Milano alla fine ho trovato un chirurgo a Brescia che con un intervento di toilette e inserendo un tessuto biologico in cui il nome non te lo so ripetere che viene coperto con uno strato di silicone sono riuscito a risolvere il problema se vuoi più informazioni contattami via email che ne parliamo.
polimene flavio
14/07/2014, 15:07:19
Luca sono Flavio ho un problema di osteomielite al femore da proteus mirabils e come salvatore dopo 5 anni si ripresenta sempre posso avere informazioni piu dettagliate? te ne sarei grato .Flavio
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