Morbo di Parkinson: è utile l’ossigeno iperbarico?
Delia, affetta dal morbo di Parkinson, ci scrive se la terapia iperbarica possa essere utile per ridurre gli effetti collaterali dei farmaci assunti:
Buonasera dottore, sono una giovane parkinsoniana. I pesantissimi effetti collaterali dei farmaci assunti mi fanno respirare a fatica e soffro di rigidità a mille.
Cosa posso aspettarmi da ciclo sedute con iperbarica? Delia
Leggi qui sotto la risposta del nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi e poi approfondisci le patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica cliccando qui:
Pasquale Longobardi
19/12/2010, 22:44:56
cara Delia, la tua giovane età amplifica il mio dispiacere per la invalidante malattia che ti affligge.
Le linee guida sulla ossigenoterapia iperbarica della Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI) non includono la malattia di Parkinson come indicazione alla ossigenoterapia iperbarica.
Ciò perchè non vi sono evidenze scientifiche forti che vi siano sicuri vantaggi.
Presso il Centro iperbarico Ravenna abbiamo effettuato – in collaborazione con la Clinica Neurologica dell’Università di Bologna – delle ricerche sull’utilizzo della malattia di Parkinson scompensato, complicato. Vi sono stati alcuni significativi miglioramenti (maggiore attenzione e riduzione dei periodi “off”; riduzione del fabbisogno di farmaci; miglioramento delle discinesie; maggiore autonomia).
I miglioramenti erano prevalenti nei pazienti dove vi era una arteriopatia ostruttiva dei vasi arteriosi del collo o cerebrali (forme vascolari).
E’ importante segnalare che lo studio è stato eseguito su circa venti pazienti (seguiti per un anno), era uno studio senza gruppo di controllo (cioè non prevedeva il confronto con pazienti con la stessa gravità della malattia trattati con gli stessi farmaci ma senza ossigenoterapia iperbarica), la valutazione era eseguita dallo stesso neurologo (non era uno studio in “cieco”, dove il ricercatore non sia consapevole del trattamento effettuato dal paziente).
Risultati simili sono stati ottenuti da ricercatori russi del Viadimirsky Regional Research Institute of Clinical Medicine di Mosca che hanno valutato 64 pazienti (guarda la ricerca).
Negli USA la Undersea and Hyperbaric Medical Society (UHMS) non ha inserito il Parkinson nelle indicazioni appropriate per la terapia iperbarica. Anche lì esiste qualche segnalazione (debole) favorevole all’utilizzo della ossigenoterapia iperbarica nella malattia di Parkinson (leggi l’articolo).
Qualche segnalazione favorevole anche in Canada (Canadina Hyperbaric Institute).
Ti segnalo anche questo interessante video.
L’ossigenoterapia iperbarica migliorebbe il metabolismo energetico delle cellule cerebrali (nucleo striato) e ridurebbe il suicidio programmato (apoptosi) delle cellule sofferenti (ma il meccanismo di azione è da chiarire).
Se tu desiderassi ulteriori informazioni contattami presso il Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152). Parlane con il neurologo che ti segue, sarebbe ideale un contatto con lui per conoscere meglio la tua situazione clinica ed elaborare un percorso clinico integrato.
Cordiali saluti e felici auguri di serene festività.
Pasquale
GUERRA PAOLO
18/01/2013, 00:10:25
Se la fusoliera di un aereo passeggeri è paragonabile ad una camera iperbarica, posso portare alla Vostra attenzione cosa provo dopo un volo aereo. Sono affetto da Parkinson dal 2004, faccio uso di stalevo, pramipexolo e amantadina con relativi momenti on ed off.
Il mio P. è prettamente ipocinetico, nessun tremore se non sotto sforzo, ma quando esco da un aereo dopo almeno 2-3 ore di volo, mi sento più sciolto, meno stanco per almeno un giorno.
Quello che dicono i “soloni” americani (onniscenti) ci possono pulire…….
La sensazione che io provo di benessere è reale altro che. Scusate lo sfogo, ma bisogna soffrire per capire la malattia….non osservarla dall’esterno.
Ho quasi 59 anni, abito a Perugia. Sono in pensione dopo 33 anni di informatore medico scientifico.
Per qualsiasi chiarmento il mio n. è 3462103476, contatterò il centro di Ravenna al più presto.
Cordiali saluti
Dott. GUERRA Paolo
ITALO
12/01/2014, 20:11:15
72 ANNI DAL 2008 SI E’ EVIDENZIATO UN TREMORE MANO SINISTRA.ESAME DATA SCAN DATO MINOR PASSAGGIO DOPAMINA CORPI STRIATI. P.D FAMILIARE-PADRE P.D DAL 1960 AL 1984. USO YUMEX 0.5 – ALTERNO MUCUNA PRURENS CON LDN FATTO CICLI DI GRANDE AUTO EMO CON OSSIGENO OZONO.NON HO MOMENTI ON OFF- NOTO SOLO UN CERTO RALLENTAMENTO CHE NON CAPISCO SE LEGATO ALL’ETA’ E/O P.D. SONO ISTRUTTORE IN PALESTRA E A PARTE IL TREMORE CHE SI EVIDENZIA MAGGIORMENTE SE STANCO O IN TENSIONE. SPEREREI DI CONTINUARE AD ESSERE EFFICIENTE IN TUTTO COME ADESSO( DICONO CHE IL P.D IN ETA’ AVANZATA E DI ORIGINE FAMILIARE SIA PIU’ LENTO- IN USA LO CHIAMANO SPORADIC P.D.) SPEREM..MI INTERESSEREBBE LA TERAPIA IPERBARICA COME COADIUVANTE X IL MIO PROBLEMA.
GRAZIE
Simona
16/10/2017, 13:52:03
In riferimento alla testimonianza del signor Guerra, voglio soltanto confermare quanto segue e nulla di più. Ho 56 anni e dal 2004 mi è stato diagnosticato PARKINSON GIOVANILE ANOMALO ( proprio perchè ipocinetico ).In seguito, da circa 4 anni stò usufruendo della camera iperbarica e mi sento di dire che la malattia è stata decisamente frenata.Finora ho fatto circa 350 camere, sono tante, è vero, ma continuerò a farle finchè mi sarà possibile perchè ad oggi mi sento sicuramente molto meglio.
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