Incidente con scoppio ossa del piede (calcagno): cosa fare?
Andrea ci scrive perché il figlio Nicola ha subito un incidente con una grave frattura al calcagno di entrambi i piedi. Ha ripreso a camminare, ma il forte dolore gli impedisce di lavorare nel settore edile, quello di sua competenza.
Alla ricerca di una soluzione, Andrea ci ha trasmesso questo messaggio:
Caro dottore, mio figlio Nicola (39 anni) ha subito un grave incidente con frattura pluriframmentaria del calcagno di entrambi i piedi con depressione talamica trattata chirurgicamente. Soffre ancora per il dolore, specialmente al mattino (poi con il movimento, alcune volte, diminuisce mentre altre continua). Cammina senza stampelle.
Lavorando nel settore edile, avrebbe la necessità di potersi muovere con una certa facilità e per tempi lunghi. Restiamo in attesa di Sue notizie. Grazie e un carissimo saluto. Andrea
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi. Per saperne di più sulle patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica clicca qui:
Pasquale Longobardi
caro Andrea, ti ringrazio per l’attenzione. Mi dispiace vivamente per il grave incidente che ha subito tuo figlio Nicola.
Insieme al dr. Francesco Fontana, fisiatra con il quale collabora il Centro iperbarico Ravenna, abbiamo valutato le informazioni che hai inviato (immagini della Risonanza magnetica e TAC ricevute per posta).
Premesso che la tipologia della frattura di tuo figlio è complicata e difficile da trattare, ti suggeriamo:
1-ciclo di laserterapia Neodimio Yag sulla fascia plantare in particolare sulla inserzione prossimale. Questo per biostimolare la riparazione della lesione parziale che determina dolore e limitazione funzionale per retrazione fibrotica. Consigliamo di dosare il laser a 15 watt di potenza per una dose totale di 5600 J;
2-ciclo di magnetoterapia per consolidare meglio le fratture (l’ultima TAC evidenzia una rarefazione ossea dovuta sicuramente al non carico pregresso);
3- ciclo di ossigenoterapia iperbarica per la grave decalcificazione delle ossa che si evidenzia nell’ultima TAC (malattia di Sudeck);
3-dopo le terapie 1 e 2: massaggio decontratturante della fascia plantare.
4-infine esame baropodometrico in statica e dinamica per un eventuale plantare (se necessario).
Questo è quanto potremmo fare a Ravenna nel caso tuo figlio decida di soggiornare qui per dieci giorni lavorativi (circa due settimane).
In tal caso contatta, per accordi, Claudia Assirelli (assistente alla Direzione sanitaria) al 0544-500152, email scrivici@iperbaricoravenna.it
ciao, Pasquale
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