Dall’algodistrofia al ritorno a lavoro grazie all’ossigeno iperbarico
Stefano (44 anni) era stato dichiarato non idoneo permanentemente alla mansione lavorativa di saldatore tubista dal medico competente della Ditta per la quale lavorava, per grave limitazione funzionale del rachide (colonna vertebrale), a causa di ernie discali multiple e diagnosi di algodistrofia (correttamente si chiama: Sindrome Regionale Complessa Dolorosa) in osteoporosi con rischio di frattura alla colonna vertebrale; in sovrappeso corporeo.
Stefano ha pellegrinato tra diversi specialisti senza successo. È stato anche rifiutato: la dottoressa Cristina X di Milano non lo ha preso in carico per eccessiva complessità del quadro clinico. Giunto al Centro Iperbarico Ravenna è stato sottoposto al seguente percorso di diagnosi e terapia.
Percorso diagnostico:
- valutazione dell’ortopedico esperto in patologia del ginocchio (dott. Massimo Cirilli – “Medicina 33” Ravenna) che ha escluso la necessità di un intervento chirurgico.
- consulenza reumatologica (dott.ssa Luana Mancarella – Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna) che ha escluso patologia reumatologica.
- consulenza endocrinologica (dott.ssa Anna Carli – USSL 15 Alta Padovana): osteoporosi in obesità medio grave (Body Mass Index 34,85 kg/m2). Intossicazione da cadmio. Insufficienza di vitamina D. Nella norma la funzionalità della tiroide e delle paratiroidi.
- consulenza pneumologica (dott. Umberto Priolo – presso Centro Iperbarico Ravenna): esposizione professionale a fumi di saldatura e tetraidrotiofene che, a dosi elevate, può dare vertigine, cefalea, nausea e irritazione bronchiale. Quadro clinico pneumologico in compenso all’atto della visita.
- consulenza medica esperta in biologia molecolare e cellulare (dott. Daniele Mandrioli – Bologna): l’intosssicazione da cadmio può aver contribuito, insieme alla terapia prolungata antinfiammatoria e cortisonica, all’insorgenza della osteoporosi e all’aumento ponderale (20 chili in un anno), oltre che alla disfunzione sessuale (bassi livelli del testosterone).
- consulenza fisiatrica con teletermografia (dott. Francesco Fontana – presso Centro iperbarico Ravenna): marcata ipotermia area prossimale arto inferiore destro (da algodistrofia). Radicolopatia L3-L4. Ipotermia radicolare C5-C6, C7-C8. Ipotermia palmo mano destra da infiammazione tendinea. Ipotermia ginocchio sinistro.
- consulenza odontoiatrica esperta in posturologia (dott.ssa Lia Pappagallo, Renova Palace – Ravenna): grave alterazione posturale causa di acufeni (fischi nelle orecchie) e vertigini; malocclusione dentale.
Percorso terapeutico
- presso il Renova Palace (Ravenna) è stato rimosso il vecchio tutore e applicato nuovo positioner occlusale per il decondizionamento dell’apparato occlusale + terapia posturale. Si è ottenuta la riduzione del carico sul ginocchio di 22 chili e recupero di cinque gradi nella rotazione del bacino. È scomparso il dolore alla spalla. Migliorati gli acufeni e le vertigini
- presso il Centro iperbarico Ravenna ha eseguito:
- ossigenoterapia iperbarica per promuovere la mobilizzazione delle sostanze chimiche infiammatorie (citochine) responsabili del dolore; la formazione di nuovi vasi sanguigni nei canali dell’osso; la formazione di una spugna di idrossiapatite che è la base della ricalcificazione dell’osso.
- neurostimolazione con Frequency Rhythmic Electrical Modulation System (FREMS): si tratta di impulsi elettrici modulati (personalizzati) sulla risposta elettrica dei nervi del paziente. La depolarizzazione sincrona delle cellule endoteliali e della muscolatura liscia dei vasi sanguigni determina vasomotricità dovuta al rilascio di monossido di azoto (NO) e produzione di fattori di crescita che favoriscono la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenetici).
La FREMS™ è in grado di attivare un meccanismo di ripristino funzionale dell’area coinvolta dalla patologia, mediante riattivazione funzionale dei tessuti biologici degenerati per scompensi metabolici; disabilitazione di processi di feedback neuro-muscolari sintomatici; mobilizzazione di fattori infiammatori e pro-infiammatori; accelerazione dei processi di ricostruzione di tessuti lesi.
Risultati
In data 19 novembre 2012 il Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPISAL) della ULSS n.8 del Veneto ha accettato il ricorso di Stefano, dichiarandolo idoneo alla mansione di saldatore tubista con determinate regole da seguire:
- orario part-time a 20 ore settimanali;
- movimentazione di un carico massimo di dieci chili;
- uso permanente di idonei dispositivi di protezione individuale (in particolare le ginocchiere);
- utilizzo, ove possibile, di basi di appoggio per la saldatura che consentano di mantenere la schiena eretta (come previsto dal Documento Valutazione Rischio, D.V.R., aziendale);
- sorveglianza sanitaria da parte del Medico Competente con periodicità trimestrale.
Hanno influito su tale favorevole giudizio il sopralluogo effettuato presso la Ditta con l’acquisizione di documentazione fotografica e filmata, la lettura del Documento di Valutazione del Rischio e, in particolare, l’acquisizione della documentazione clinica che evidenziava la risoluzione dell’algodistrofia (Sindrome Regionale Complessa Dolorosa).
Stefano racconta che i medici del lavoro erano meravigliati del miglioramento ottenuto (ricordavano quando Stefano era costretto a utilizzare le stampelle e loro erano increduli su un possibile miglioramento delle condizioni cliniche).
Lo staff del Centro Iperbarico Ravenna è felice che Stefano abbia risolto il dolore e che, in tempi di crisi, abbia ritrovato il lavoro.
Bravo Stefano!
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