Vertigini e conati di vomito sott’acqua in immersione: cosa fare?
Angelo ci scrive perché la moglie, subacquea amatoriale, alcune volte durante l’immersione riscontra problemi di vertigini e conati di vomito. Ci contatta per capire come devono comportarsi nel futuro:
Gentile Dr. Longobardi, le scrivo per chiederle consigli su problemi che alcune volte riscontra mia moglie durante un’immersione.
Partiamo dall’inizio: mia moglie fa immersioni con me da 20 anni, praticamente solo una volta all’anno in vacanza (in media una decina di immersioni). Mai avuto problemi di sorta a parte qualche volta, dove lei ha fatto fatica a compensare all’inizio dell’immersione.
In gennaio 2008, a Mabul (Indonesia), alla prima immersione, dove non siamo scesi più di 22/23 m. , dopo circa 20/30 min. alla profondità di 15 metri circa mi segnala dei disturbi: ha conati di vomito. Piano piano risaliamo in superficie, dove oltre ai conati di vomito continui si aggiungono fortissime vertigini. Il tutto dura almeno una quindicina di ore, poi piano piano si rimette e i disturbi scompaiono. Dopo due giorni rifacciamo un’altra immersione con estrema precauzione (max. 20 metri) e dopo 20 minuti a 12 metri stessa storia. Risaliamo piano piano e in superficie si ripresentano gli stessi problemi, questa volta solo per 6/7 ore. A quel punto: stop immersioni, torniamo in Italia, facciamo un check completo da un Otorino e risonanza magnetica. Non gli viene trovato nulla, si sospetta una otite transitoria asintomatica.
Marzo stesso anno (2008) immersioni alle Maldive: nessun problema.
Gennaio 2009: 3 immersioni in Thailandia, nessun problema.
2010 nessuna immersione.
Gennaio 2011: Filippine prima immersione max. 22/23 metri. Dopo 30 minuti, a 10 metri circa, stessi problemi. Risalita, vertigine e vomito per 17-18 ore, poi si riprende. Rimangono piccole vertigini per 4/5 giorni. Stop immersioni. Ora sta bene ma non sappiamo come comportarci. Se potesse darci un consiglio su cosa fare o come comportarci le saremmo veramente grati. Cordialmente, Angelo.
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
caro Angelo, ti ringrazio per l’attenzione.
Sono diverse le cause della vertigine, nausea, conati di vomito e vomito durante e dopo immersione:
– diversa compensazione, in discesa, tra i due orecchi medi (vertigine alternobarica), spesso causata dalla presenza di catarro in una delle due tube di Eustachio. Questa ipotesi è suggestiva per tua moglie perchè spesso ha problemi di compensazione. Perchè accade nella prima metà dell’immersione. Inoltre è la causa più frequente di vertigine in immersione.
– iperventilazione, spesso correlata con la respirazione da un erogatore duro.
– freddo (acqua fredda nel condotto uditivo, per esempio quando si solleva il cappuccio). Ipotesi improbabile, per tua moglie, nelle località esotiche nelle quali vi siete immersi.
– infezione dell’orecchio interno (labirintite). Improbabile perchè il disagio è correlato con le immersioni.
– rottura o difetti di una delle membrane dell’orecchio interno (finestra ovale)
– aritimia cardiaca o sbalzi della pressione arteriosa (specialmente la pressione bassa).
Ti consiglio una visita presso il Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152) nell’ambito della quale eseguiremo anche l’elettrocardiogramma da sforzo con valutazione del Metabolic Equivalent of Tasks (METS) e l’esame audiometrico.
Alla visita porta un esame impedenziometrico con prove di funzionalità tubarica durante la compensazione (lo esegue un otorinolaringoiatra).
Tua moglie ha già eseguito una Risonanza magnetica. Verifica che sia stata eseguita con mezzo di contrasto per valutazione dell’angolo ponto cerebellare. Altrimenti, l’amico Luca De Campora (Roma) otorinolaringoiatra esperto in medicina subacquea, consiglia di richiedere tale accertamento per escludere patologie del cervello e dell’orecchio interno che possano causare il disagio.
Ti segnalo il sito della associazione Otosub, della quale sono socio fondatore (Presidente: dr. Paolo Marcolin) www.otosub.it.
Vi aspetto, Pasquale
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