Chiusura del Forame Ovale Pervio (PFO): come tornare alle immersioni?
Monica ci scrive perché, a seguito di un’incidente da decompressione, l’esame delle microbolle ha evidenziato un Forame Ovale Pervio (PFO). Ci scrive per comprendere meglio il protocollo da seguire nei 6 mesi successivi alla correzione:
Ciao, sono un chirurgo di Torino e sub, ero presente alla serata di Atlantide Diving College (marzo 2011) per la quale ti faccio davvero sinceri complimenti.
Il 7 febbraio alle Maldive ho avuto un incidente da decompressione tissutale con compromissione midollare transitoria e una piccola area ischemica cerebrale residua evidenziata in RMN. L’esame delle microbolle ha evidenziato un PFO che mi verrà corretto dal dott. Orzan qua a Torino a metà marzo 2011. Ti ho sentito dire l’altra sera che dopo la correzione è bene per 6 mesi circa evitare sforzi e immersioni profonde.
Esiste una sorta di “schema” di ripresa da darmi per i 6 mesi successivi? A che profondità potrò andare e per quanto tempo, per quanto non effettuare ripetute e altri consigli o prescrizioni relativi alla subacquea e alla sua ripresa?
Molte grazie.
Monica
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
cara Monica, ti ringrazio per l’attenzione e per i graditi complimenti per la relazione al piacevole evento in Torino organizzato da Atlantide Diving College.
Il Centro iperbarico Ravenna consiglia la ricerca di tutti gli shunt destra sinistra (polmonare, cardiaco, addominale, ecc.) per evitare che dopo l’eventuale chiusura del Forame Ovale Pervio, saltino fuori altri “buchi”.
A tal fine, proponiamo un ecocolordoppler transcranico con contrasto sonografico e emogasanalisi durante la respirazione di ossigeno a elevato flusso.
Uno o più “buchi” sono ritenuti presenti se all’ecodoppler le bolle fossero presenti a livello cranico già a riposo o siano oltre 15 bolle dopo Valsalva; se la tensione dell’ossigeno sia inferiore a 400 millimetri di mercurio.
In tal caso una scintigrafia polmonare perfusionale e una ecografia dell’addome permetterebbero di escludere la presenza di shunt destro sinistro extracardiaco.
Solo in questo caso (tante bolle non filtrate dal polmone; poco ossigeno nelle arterie), eseguiamo l’ecocardiografia transesofagea con l’intento di chiudere il forame ovale pervio (PFO).
Tu hai, ormai, già eseguito la chiusura del PFO e chiedi se esista un protocollo per la graduale ripresa delle immersioni. Questo è quello che proponiamo ai subacquei che abbiamo chiuso il PFO in Ravenna:
RIABILITAZIONE IN ACQUA DOPO CHIUSURA PERCUTANEA DEL PFO
– quindici immersioni in acque delimitate (dopo il controllo con Eco Trans Toracico a un mese dall’intervento. Immersioni permesse solo se l’indagine indicasse il perfetto posizionamento del device);
– almeno cinque immersioni a 18 metri (dopo il controllo con Doppler Transcranico che, a 6 mesi dall’intervento, dimostri l’assente passaggio di bolle)
– almeno cinque immersioni a 30 metri (solo se in possesso di brevetto che abiliti a tali immersioni)
– almeno cinque immersioni a 40 metri (solo se in possesso di brevetto che abiliti a tali immersioni)
Poi rivalutazione del medico subacqueo presso Centro iperbarico Ravenna (0544-500152) per la valutazione della idoneità definitiva al ritorno all’immersione (senza ulteriori restrizioni, nell’ambito dei limiti di profilo d’immersione stabiliti dal brevetto conseguito dal subacqueo)
Un caro saluto a Monica Nemesio (che mi ha segnalato il tuo caso) e a te. Ciao, Pasquale
MARITA COSTAMAGNA
02/05/2011, 20:52:53
Sono una donna di 40 anni . Dovrei eseguire la chiusura del Forame Ovale Pervio. Sarebbe possibile poter aver il contatto di Monica Fornari per uno scambio di opinioni. Grazie mille in anticipo. Marita
Pasquale Longobardi
03/05/2011, 17:59:17
cara Marita, ti ringrazio dell’attenzione. La missione del blog del Centro iperbarico Ravenna è la condivisione delle esperienze, la risposta al problema di una persona è una risposta al problema di tanti altri.
Lidia Marongiu, redattrice del blog ti invierà privatamente l’email di Monica Fornari che, tra l’altro, è una mia collega (medico) di Torino e legge questa corrispondenza.
Ti segnalo che il Centro iperbarico Ravenna ha competenza e una esperienza ventennale nella diagnosi e terapia (ove necessario) degli shunt (travasi di sangue) dalla parte destra alla parte sinistra dell’apparato circolatorio (“buchi”). La Pervietà del Forame Ovale (PFO) è solo uno dei possibili “buchi”. Consigliamo di accedere al percorso da noi proposto per escludere che ci siano altri “buchi” extracardiaci.
Qualora sia veramente necessaria la chiusura del PFO, ci avvaliamo della dr.sa Elisabetta Varani, abile cardiologo dell’Ospedale di Ravenna (quindi il costo dell’intervento è a carico del Servizio Sanitario Nazionale).
Troverai esaurienti informazioni digitando Forame Ovale Pervio e Pervietà Forame Ovale nella barra di ricerca sul lato destro del blog. Oppure chiama la segreteria del Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152 chiedi di Francesca Cappai, assistente alla Direzione).
Ciao, Pasquale
marzia
18/01/2012, 12:17:20
ciao sono marzia ho 42 anni e ho eseguito la chiusura del pfo ora sono a casa ma non riesco a capire determinate cose esempio a volte ho delle fitte a sinistra nella gamba all’altezza dell’punto in cui sono entrati , non so quanto e come stare a riposo non fare sforzi cosa si intende ? grazie
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