Paresi spastica e ossigenoterapia iperbarica: un trattamento efficace?
Laura ci contatta perché il padre è affetto da paraparesi spastica, malattia neuro-degenerativa ereditaria che la preoccupa anche in chiave futura. Nella pura attualità, chiede se l’Ossigenoterapia Iperbarica possa aiutare nel rallentamento della patologia.
Ecco il messaggio:
Caro dr. Longobardi, grazie innanzitutto per la Sua disponibilità.
Sono un’istruttrice subacquea a riposo dall’insegnamento ma all’attiva ricerca di una terapia per curare o almeno rallentare la malattia neuro degenerativa di mio papà, chiamata paraparesi spastica. Al momento sono compromessi gli arti inferiori, ma le difficoltà motorie ad esempio delle mani vanno aumentando. Lei saprebbe cortesemente dirmi se l’Ossigenoterapia Iperbarica potrebbe aiutare il rallentamento della patologia? Le sarei immensamente grata per ogni consiglio. Io e i miei fratelli geneticamente siamo a rischio come potenziali ereditieri della malattia, quindi il mio interesse è rivolto non solo a mio padre, ma anche alla nostra generazione e a quelle dei nostri figli.
Distinti Saluti. Laura
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi. Per saperne di più sulle patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica clicca qui:
Pasquale Longobardi
cara Laura, ti ringrazio per l’attenzione. Mi dispiace per il papà e spero vivamente che in nessuno di voi fratelli si ripresentino i fattori necessari per rendere manifesta la ereditarietà.
Non esiste una terapia definitiva per la paralisi spastica. Ogni terapia deve mirare alla minimizzazione dei sintomi; a migliorare il più possibile la capacità motoria; alla prevenzione dei problemi a lungo termine.
L’approccio del Centro iperbarico Ravenna alle patologie neurologiche croniche è individuale, perché in ogni paziente la spasticità assume espressioni diverse ed interdisciplinare: si basa sulla combinazione di fisioterapia; riabilitazione e terapia farmacologica, ossigenoterapia iperbarica inclusa).
Si parte dalla diagnosi corretta, per la qual cosa – in assenza di altre valutazioni – consigliamo consulenza dr. Stefano Cavazza o dr. Mario Manca presso il Centro per la spasticità di Ferrara (tel. 0532- 238701 / 238702).
Segue la riabilitazione in ambiente iperbarico e in acqua (piscina per la riabilitazione) con l’obiettivo di ridurre gli spasmi (mobilizzando gli arti paretici e rafforzando i muscoli sani). Spesso utilizziamo anche la riabilitazione con il cavallo poiché siamo convinti che gli stimoli forniti dal cavallo aiutano a migliorare la capacità di controllare la postura e di deambulare. Il fisiatra valuta anche l’opportunità degli ausili e apparecchi ortopedici (ad esempio ortesi come i tutori gamba-piede, splint polso-mano, deambulatori).
Applichiamo anche alcuni basilari principi di riabilitazione neurocognitiva che si basa su particolari esercizi “conoscitivi” che, attraverso il coinvolgimento della sensibilità, dell’attenzione e di altre funzioni corticali “superiori”, permettono al soggetto un riapprendimento della funzione motoria evoluta.
L’ossigenoterapia iperbarica è un ausilio alla riabilitazione e alla terapia fisica perché migliora il metabolismo energetico dei recettori sensoriali e delle fibre muscolari, facilita le afferenze nervose e riduce l’esaurimento muscolare (stanchezza) consentendo al terapista di lavorare per più tempo e con una migliore collaborzione del paziente.
L’eventuale trattamento farmacologico della spasticità è deciso dai medici del Centro per la spasticità. In genere è solo sintomatico e si avvale fondamentalmente di alcune sostanze farmacologiche che agiscono a livello del sistema nervoso centrale per abbassare il tono muscolare (baclofen, tizanidina, diazepam) e/o a livello della fibra muscolare scheletrica per inibire l’eccitazione delle placche neuromuscolari (dantrium). Talvolta è utilizzata la tossina botulinica iniettata nei muscoli interessati dove blocca il rilascio di un neurotrasmettitore, l’acetilcolina, che trasmette gli impulsi stimolanti dal nervo al muscolo.
Oltre alla terapia farmacologica i medici del Centro per la spasticità possono consigliare, nei casi più gravi, la chirurgia correttiva ortopedica e alla neurochirurgia. La prima cerca di evitare deformazioni del sistema muscolo-scheletrico o di correggere deformità già esistenti; la seconda, chiamata rizotomia selettiva, interrompe le radici nervose dei muscoli affetti da spasticità e converte la paralisi spastica in una paralisi flaccida.
In sintesi, non esiste un approccio universale che vada bene per tutti, presso il Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152; email: scrivici@iperbaricoravenna.it) preferiamo orientarci secondo le capacità dell’individuo. Il percorso riabilitativo dura, a secondo della gravità del paziente, due o tre settimane (dal lunedì al venerdì) di intenso lavoro e prevede agevolazioni per l’alloggio e i trasferimenti tra i Centri che collaborano al percorso.
ciao, Pasquale
carmine
salve volevo sapere se l’ossigenoterapia potrebbe migliorare la mia spasticita da circa 2anni e mezzo ho una spasticita arti inferiori…dopo intervento di laminectomia per rimozione di fistola a.v durale dorsale….ho 53 anni e cammino con 2 bastoni……..grazie..
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