Dolore alla mascella dopo impianto dentale: cosa devo fare?
Maristella, dopo un intervento di implantologia dentale, soffre di un forte dolore che non è cessato – anzi, è aumentato – nemmeno dopo la rimozione dell’impianto. Per questo motivo ha deciso di scriverci, chiedendoci consiglio.
L’ossigenoterapia iperbarica può essere utile per ridurre il dolore dopo la rimozione dell’impianto dentale? L’OTI (se somministrata dopo attenta diagnosi e verificato che il canale alveolare sia libero) accelera la rigenerazione delle fibre nervose e la risoluzione del dolore, risponde il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi.
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Gentile Dottore, nel mese di luglio mi è stato inserito un impianto su un molare inferiore che però da subito mi ha causato dolore. Dopo varie insistenze e numerose scatole di Augmentin mi è stato tolto l’impianto. Speravo che passasse tutto ma il dolore persiste, anzi mi sembra aumentato. Il mio dentista continua a dirmi di pazientare ma io sono un po’ preoccupata. Cosa devo fare? Grazie per il consiglio
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi. Per saperne di più sulle patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica clicca qui:
Per approfondire l’efficacia dell’OTI leggi questi articoli:
Pasquale Longobardi
Cara Maristella, ti ringrazio per l’attenzione. Hai ragione ad essere preoccupata ed è bene che tu risolva il problema piuttosto che “pazientare”.
Sospetto una lesione del nervo alveolare inferiore (o nervo mandibolare) che è un ramo sensitivo della terza branca del nervo trigemino.
Il dolore può essere causato da:
– stravaso di materiale utilizzato per la cura dentale (endodontico) nel canale mandibolare con danno irritativo al nervo alveolare inferiore;
– trauma meccanico come la sezione da bisturi/scollatore/fresa, piuttosto che lo strappamento del nervo o la sua compressione. In questo caso è presente: solo dolore nel 15-20% dei casi; anestesia o ridotta sensibilità (ipoestesia) nell’80-85% dei casi oppure l’associazione dei due problemi.
Tra gli atti chirurgici che più frequentemente pongono a rischio il nervo alveolare inferiore c’è anche l’intervento che hai subito: il posizionamento di impianti dentari mandibolari (0-2% dei casi). Durante l’intervento, la dislocazione delle radici nervose (cioè l’atto di allontanare, con gli strumenti, il nervo dal campo operatorio per proteggerlo e migliorare la visibilità dell’operatore) oppure l’utilizzo di frese rotanti (che possono, accidentalmente, “triturare” il nervo) possono determinare un danno al nervo.
Il danno lieve, in genere, si risolve entro due mesi. Qualora il nervo fosse stato leso durante il posizionamento dell’impianto, la sua rimozione è obbligatoria per facilitare la parziale guarigione nervosa all’interno del canale mandibolare ma non risolve il dolore.
La riparazione del nervo non ha luogo qualora ci sia un corpo estraneo nel canale (come una radice dentaria, una spicola ossea o un residuo dell’impianto). Rare volte il canale lesionato può essere occupato da osso neoformato a seguito di un versamento di sangue al suo interno al momento dell’intervento e ciò ostacola ovviamente la rigenerazione spontanea del nervo.
Il Centro iperbarico Ravenna si avvale della collaborazione con la dr.sa Lia Pappagallo (Renova Palace Centro Dentale http://www.renovapalace.it/) che valuta l’entità del problema anche attraverso TAC (eseguita all’atto della visita) per capire se, per esempio, il canale del nervo fosse libero o ostruito. La cura del dolore dipende dalla diagnosi.
Nei casi più gravi (solo qualora persista un dolore insopportabile che alteri la qualità della vita) si arriva anche all’intervento di microchirurgia per collegare il nervo leso a un ramo del nervo mentale dell’altro lato. In tal caso (mi auguro che non lo sia), l’intervento dovrà essere eseguito entro luglio 2012 (12 mesi dalla lesione) altrimenti sarebbe inutile. I risultati della chirurgia sono sconfortanti in caso di algia dolorosa e dolore simpatico-mediato (14-20% di miglioramento della sintomatologia), più positivi in caso di iperalgesia-iperpatia (50-60% di riduzione della sintomatologia).
L’alternativa alla chirurgia è la terapia farmacologica (vitamine e farmaci nutraceutici che stimolino la riparazione del nervo) con eventuale supporto psicologico (incluso nel percorso proposto dal Centro iperbarico Ravenna).
L’ossigenoterapia iperbarica (somministrata solo dopo che sia stata posta diagnosi e si sia verificato che il canale alveolare sia libero), accelera la rigenerazione delle fibre nervose e la risoluzione del dolore attraverso l’innesco della sintesi di monossido di azoto e la modulazione delle citochine pro-infiammatorie.
Per informazioni contatta la segreteria del Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152, email scrivici@iperbaricoravenna.it). Ciao, Pasquale
Nell’immagine: lesione del nervo alveolare inferiore da materiale otturatorio tracimato nel canale mandibolare (dr. Federico Biglioli)
leonilde
buongiorno sono molto attenta su problema di denti e sono molto soddisfatta della spiegazione quindi volevo esporle un problema,mio marito doveva mettere gli impianti a tutto l’arcata superiore,ma facendo l’ortopanoramica hanno visto che aveva poco osso,i denti gia’ gli erano stati tolti tutti e portava una protesi,quindi è stato deciso l’aggiunta dell’osso di tutta l’arcata superiore,fatta l’ operazione dell’osso ha avuto la protesi x circa 6 mesi ,dopo è stato operato x mettere i perni ,dopo 5-6 mesi ha messo i denti provvisori fissi,ho cercato di spiegarle tutto e spero che mi sia fatta capire,il problema è che lui ha tutto il labro superiore addormentato,non ha piu’ la sensibilita’,lo abbiamo chiesto anche al dentista xchè lui ci aveva detto prima dell’operazione che dopo 6 mesi tutto sarebbe tornato alla normalita’,cosi gli abbiamo chiesto xchè è passato un anno e lui ha sempre il labro superiore cosi,non riesce a parlare bene ,si innervosisce quando mangia a tavola ,se gli cade qualcosa dalla bocca non sente ,e molto di piu’,la risposta del dentista è stata: ci deve convivere è normale non passa, con il tempo ti ci abbituerai : io adesso chiedo a lei, cosa è successo? si puo’ fare qualcosa x tornare come prima? è stato uno sbaglio da parte del dentista ? la ringrazio anticipatamente .
Pasquale Longobardi
cara Leonilde, grazie per l’attenzione. Mi dispiace per tuo marito, il fastidio che lo affligge è importante. Mentre leggevo la parte iniziale del tuo messaggio pensavo “fai subito la terapia iperbarica per favorire il consolidamento dell’osso mascellare e l’attecchimento dell’impianto” in quanto i risultati sono eccezionali. Poi, nella seconda parte del tuo messaggio, mi sono rattristato. In realtà è molto probabile che sia stato leso un nervo durante gli interventi che ha subito. Il che è un disastro.
In questi casi il Centro iperbarico Ravenna prevede la valutazione dell’odontoiatra (dr.sa Lia Pappagallo); un ciclo di ossigenoterapia iperbarica per favorire la funzionalità residua del nervo (venti sedute da novanta minuti ciascuna, eseguili due volte al giorno in due settimane con il fine settimana libero) e la Frequency Rhythmic Electrical Modulation System (FREMS) che è una macchina con la quale inviamo, attraverso elettrodi, onde elettriche con una sequenza che sarà calibrata per risolvere il problema di tuo marito.
Il danno è di vecchia data (oltre un anno), questo rende il successo più difficile ma non impossibile.
Per eventuale appuntamento, contatta la segreteria del Centro iperbarico Ravenna 0544-500152, email: scrivici@iperbaricoravenna.it (nel caso, alla visita mostra stampa di questa corrispondenza). Ciao, Pasquale
Giuseppe
Egregio Dott. Longobardi,
mi riallaccio a questa discussione in quanto anch’io ho lo stesso problema del signore.
Le faccio un rapido riassunto della mia situazione.
A seguito di innesto di osso autogeno, midollare, (Gennaio 2013) per rialzo del seno mascellare sup. sx, lo stesso è stato rigettato a seguito o per causa di un infezione per cui, ho subito un ulteriore intervento (31 Maggio 2013) con il quale mi è stato rimosso sia l’osso residuo, sia i prodotti dell’infezione.
Come per il signore, al momento ho tutto il labbro superiore sx (compresi i denti) anestetizzato (noto fortunatamente mobilità della parte anestetizzata) e, come per il signore mi è stato detto dal chirurgo Maxillofacciale che tutto si risolverà nel giro di qualche mese e che posso iniziare a provare la manovra di valsalva (sono un subacqueo) dopo 30/40 gg dall’intervento ma, ad oggi, ho provato la manovra una sola volta e l’aria passa sfiatando dall’orecchio.
Chiedo gentilmente qualche consiglio in merito ad eventuali terapie o azioni da seguire per un, si spera totale recupero.
Ringraziandola anticipatamente le porgo Distinti Saluti
Giuseppe
Colonnacchio Maria
Egregio dott. Longobardi.
Ho letto questa discussione , è di qualche anno lo so’ spero che sia ancora aperta.
Ho fatto 2 impiati all’ arcata inferiore venerdì scorso, a parte il gonfiore e il dolore che non spariva, avevo perso la sensibilità al labbro inferiore, siccome le sta facendo anche mio marito e nn ha mai avuto questi problemi. Ieri sono tornato dal dottore che me li ha messi, ha trovato subito che c’era qualcosa che non andava. Secondo lui il problema e dovuto che io ho la mascella piccola e c,era poco spazio perl’ impianto.
Alla fine mi ha aperto e mi ha tolto tutto ,perché stavano facendo infezione e si stavano espellendo da soli, ho rischiato un paralisi facciale se nn di peggio.
Ora le chiedo recupererò la sensibilità al labbro, lui dice che ci vorrà un po’ di tempo, il dolore si è un pochino attenuato anche perché sto facendo cortisone e antibiotico.
La mia paura è che sia stato danneggiato qualche nervo!
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