Vertigine alternobarica durante l’immersione: è un problema?
Veronica ci scrive perché nelle ultime immersioni sostenute si è accorta di soffrire di stati di vertigine, che scompaiono una volta riemersa.
Nel messaggio che ci ha inviato, chiede se questo possa limitare l’attività subacquea:
Gentile Dottore, le scrivo per sottoporle un quesito a proposito di uno stato di vertigine del quale mi sono accorta nelle immersioni subacquee. Ho 36 anni sono alta 1,73 e peso 68 kg. Non soffro di particolari patologie di pressione e non soffro di otite.
L’unico disturbo che osservo è un saltuario male alla schiena a livello dorsale o lombare, escluse compressioni vertebrali e, grazie a risonanza, si è appurato che si tratta di contratture muscolari dei muscoli paravertebrali. Non soffro di dolore cervicale.
Premetto con il dire che ho una buona acquaticità, da ragazzina facevo nuoto. Non ho mai temuto l’acqua e ho iniziato a immergermi da bambina in coppia con mio padre che è un ex apneista, da lui ho appreso l’importanza del compensare.
In dicembre ho conseguito il livello di open, ma sia in piscina che al lago ho avuto dei momenti di vertigine della durata di pochi secondi. Questo stato non provoca nausea ma la sensazione di giramento di testa vorticoso lucido, non paura o malessere. Lo stato compare di colpo e sparisce dopo alcuni secondi. Ho provato questo stato a varie profondità (in piscina a 2,5 m e al lago a circa 18 m), la vertigine in profondità a volte non si verifica, tuttavia appare sempre quando mi approssimo alla superficie con un massimo appena emergo, per poi sparire poco dopo aver messo la testa fuori dall’acqua.
Non so come scoprire la causa di tale malessere e non so se questo stato possa limitare la mia attività subacquea.
La ringrazio per la disponibilità e saluto
Veronica
Risponde, nei commenti, il dottor Paolo Della Torre. Poi, approfondisci sui nostri servizi legati alla medicina subacquea cliccando qui sotto:
Redazione
Risposta del Dr. Paolo Della Torre
Cara Veronica,
la vertigine che descrivi, che esordisce in acqua e, mi sembra di capire, mentre stai risalendo,
viene comunemente detta vertigine alternobarica: è provocata da uno squilibrio fra gli apparati vestibolari dei due lati e generalmente la causa scatenante è una differenza nel tempo di compensazione tra le due cavità, spesso per difetto di pneumatizzazione di una delle tube.
Il disequilibrio delle pressioni nei due orecchi medi, che si può verificare per difficoltà a scaricare l’ aumento di volume che si ha con la riespansione del gas in risalita, provoca una differente sollecitazione nei due apparati vestibolari in grado di scatenare la sensazione di vertigine: questa può essere accompagnata, per squilibri più ampi, da nausea e vomito.
Di norma la vertigine alternobarica, anche se è molto fastidiosa, è un fenomeno transitorio e di breve durata, come appunto tu riferisci. Si può manifestare anche per risalite (e quindi squilibri) di pochi decimetri soprattutto vicino alla superficie. Un piccolo trucco per risolvere o prevenire la vertigine è risalire guardando verso l’alto per favorire la fuoriuscita dell’aria dalle tube.
Penso che comunque sia importante individuare le cause del problema soprattutto se, come mi sembra di capire nel tuo caso, le vertigini si manifestano frequentemente e da tempo: sarà utile pertanto escludere lesioni anatomiche, tubariti o infiammazioni croniche delle prime vie aeree e dell’orecchio, che possono compromettere la normale compensazione (anche se nella tua richiesta non accenni a difficoltà di compensazione durante la discesa…..)
E’ importante nel tuo caso eseguire un esame timpanometrico e comunque una visita da un otorino, meglio se subacqueo. Nel nostro Centro Iperbarico di Ravenna opera il Dr Antonino Di Liberto e per fissar eun appuntamento con lui puoi chiamare al tel. 0544-500152 o mandare un email a scrivici@iperbaricoravenna.it.
Mi rimane però una domanda da farti: hai mai esperimentato questo tipo di vertigine in altre occasioni anche fuori dall’acqua?
Spero di essere stato abbastanza chiaro e soprattutto di esserti stato utile.
un caro saluto
Paolo Della Torre
Veronica
Gentile Dott. Della Torre,
la ringrazio molto per la risposta e ci tengo ad aggiornata sull’andamento del malessere e sull’esito delle visite fatte da un otorino che tratta di subacquea (Dott. Marta Frigo).
in visita ho riferito che provavo qualche difficoltà in compensazione e che in tutte le immersioni, piscina, lago, mare (n°6) ho provato vertigini di pochi secondi e di solito in risalita ,e ora aggiungo, alla variazione di quota e riscontrabile nel sentir stappare le orecchie.
La dottoressa mi ha fatto prove audiometriche, inserito sondino x ispezione sulle tube e altre indagini che però non so descrivere dal punto di vista medico.
premetto che al momento della visita ero vittima della periodica rinite allergica e quindi si é evidenziata infiammazione delle mucose.
rilevata inoltre un po’ di deviazione del setto nasale.
diagnosi: vertigine alternobariche in difficoltà da compensazione.
per l’allergia prescritti antistaminici x via sistemica e cortisonici spray nasale e poi otovent x ginnastica tubarica.
devo aggiungere che: fuori dall’acqua non provo mai vertigini e che mi sono immersa dopo due settimane di terapie e ho compensato facilmente ma sono apparse le vertigini di breve durata a 15 m in risalita ma non più alla emersione.
Aggiungo che le vertigini compaiono in tutte le immersioni e che nei primi episodi non ero colpita da finite allergica. il punto é : mi immergero` mai senza vertigini?
proverò anche seguire la sua indicazione di sollevare la testa verso l’alto e tutti i consigli li metterò in atto.
Un cordiale saluto
Veronica Burresi
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