Formicolio: incidente da decompressione o nervo infiammato?
Daniele ci ha scritto perché, in seguito a un’immersione come tante, ha sentito uno strano formicolio al piede che in poco tempo ha coinvolto l’intera gamba. Le sedute in camera iperbarica hanno eliminato il dolore e sono già stati prescritti gli esami medici necessari a comprendere se si tratti di Forame Ovale Pervio (PFO) o infiammazione nervosa.
Nel messaggio che abbiamo ricevuto, Daniele chiede se sia opportuno recarsi anticipatamente presso il nostro Centro, così da comprendere prima la natura del problema che lo riguarda:
Buongiorno, sono un istruttore subacqueo e Fulvia Lami mi ha consigliato di contattarla subito.
L’1 agosto ho avuto un problema dopo un’immersione a 36,7 mt durata 40 minuti dentro la curva di sicurezza: a 15 minuti dall’emersione ho cominciato a sentire un formicolio alle dita del piede destro e nel giro di poco è salito fino alla coscia.
Fortunatamente ho chiesto subito l’ossigeno e all’arrivo in porto stavo già molto meglio, mi hanno portato in camera iperbarica a Portoferraio e ho fatto la tabella 6 (5 ore), il giorno dopo la tabella 5 e poi 2 sedute di tabella 15 small.
Lunedì 6 agosto ho contattato il centro iperbarico della mia città di residenza e ho fatto ancora 3 sedute di camera iperbarica. Adesso la gamba non mi fa più male.
A Portoferraio il dott.Testa era abbastanza sicuro sul fatto che fosse dovuto al PFO e mi ha prescritto gli esami per controllarlo, mentre il Direttore del secondo centro iperbarico non ne era troppo sicuro, visto il gran numero di immersioni che ho già fatto. Mi ha detto comunque di controllarlo ma parallelamente mi ha consigliato di fare una visita neurologica per capire se il problema è centrale o periferico e di controllare la funzionalità epatica visto che ho da tempo dei valori anormali. Magari questo ha predisposto alla MDD!
Fulvia mi ha detto di fare assolutamente una visita con lei. Ho già prenotato tutti gli esami (ecocolordoppler transcranico con mdc, ecografia addome, visita gastroenterologica) tramite la mia Ausl di residenza e gli esiti li avrò verso metà ottobre. Pensa vada bene attendere o è meglio che venga subito da lei sia per la visita che per gli accertamenti?
Un grazie Anticipato, Daniele
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
caro Daniele, ringrazio Fulvia e te per l’attenzione.
La sintomatologia che hai subito (parestesie arto inferiore destro) è dubbia tra incidente da decompressione midollare e nevrite del nervo sciatico (o altra infiammazione dei nervi dell’arto inferiore destro) causata, magari, da qualche movimento brusco o sforzo dopo la emersione. Specialmente se già soffri di lombalgia occasionale.
Sei stato bravo (più che fortunato): nell’emergenza l’incidente deve essere attribuito all’immersione e trattato adeguatamente come hai fatto (ossigeno, camera iperbarica). Il fatto che il danno sia limitato al decorso di un solo nervo mi induce, per esperienza, a ipotizzare l’infiammazione dello stesso.
Il percorso di diagnosi del Centro iperbarico Ravenna, per il tuo caso, prevede la valutazione fisiatrica con teletermografia (telecamera che permette di rilevare il calore emanato dalle infiammazioni) per valutare eventuale infiammazione dei nervi che escono dalla colonna vertebrale (l’indagine, in generale, andrebbe eseguita nei primi giorni dopo l’incidente).
Lo shunt destra sinistra è raramente correlato con la parestesia (formicolio) all’arto inferiore. Al Centro iperbarico Ravenna preferiamo cercare tutti i possibili “buchi” e non solo quello nel cuore (PFO). Proponiamo un percorso che prevede, in solo giorno, tre test:ecocolordoppler transcranico eseguito su entrambe le arterie cerebrali medie; emogasanalisi durante respirazione in ossigeno; ossimetria transcutanea. Incrociando i risultati riusciamo, con competenza e certezza, a valutare se ci siano “buchi” e di quale entità, prescrivendo le raccomandazioni del caso.
Le altre indagini che ti sono state consigliate le rimanderei a dopo la visita di medicina subacquea perché preferisco procedere secondo un percorso lineare ed evitare indagini che potrebbero essere inutili.
La visita fisiatrica, il percorso shunt destra/sinistra e la visita di medicina subacquea impegnano, tutte, un solo giorno: il martedì. Per ulteriori informazioni o appuntamenti, contatta l’assistente alla Direzione: Claudia Ferreira (0544-500152; 327-7784951).
Un caro saluto, Pasquale
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