Frattura e rischio osteonecrosi: la terapia iperbarica può evitarla?
Michele ha riportato una frattura scomposta alla testa dell’omero, con grave rischio di osteonecrosi. La lettura sul Web gli ha consentito di venire a conoscenza della terapia iperbarica.
Ci ha dunque contattato per comprendere se l’ossigenoterapia possa evitare l’insorgere della necrosi ossea:
Salve, innanzitutto mi scuso per il disturbo e La ringrazio per la pazienza e il tempo che vorrà dedicare alla mia storia.
Sono un uomo di 45 anni e il 16 Marzo, a seguito di caduta, ho riportato una grave frattura scomposta della testa dell’omero. Operato d’urgenza presso il locale reparto di Ortopedia, mi hanno applicato una barra con 8 viti in titanio per poter “ricomporre” il danno.
A distanza di qualche giorno dalle dimissioni mi hanno comunicato che, oltre al percorso di riabilitazione da affrontare, la tipologia di frattura comporta un grave rischio di necrosi della testa dell’omero, senza però sapermi indicare eventuali tentativi per evitare tutto ciò.
Navigando in rete, però, mi sono imbattuto in vari blog di pazienti e addetti ai lavori, i quali – a seconda della gravità della loro situazione – hanno trovato solamente benefici dopo aver effettuato numerose sedute di ossigenoterapia.
A tal proposito, mi interesserebbe sapere se in effetti si può intervenire con anticipo con tale terapia per tentare di evitare la necrosi.
Rinnovo i ringraziamenti ed attendo eventuale risposta o incontro.
C. Michele
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro dottore Andrea Galvani. Poi approfondisci con ulteriori informazioni legate all’osteonecrosi cliccando qui:
Andrea Galvani
Buongiorno Michele,
la necrosi della testa del omero è una complicanza che può verificarsi dopo aver subito una frattura scomposta ma che purtroppo è difficile da prevedere: il trauma infatti può lesionare le arterie che vascolarizzano la testa dell’omero (la vascolarizzazione è assicurata principalmente dai vasi circonflessi omerali anteriori e posteriori) e determinare così l’osteonecrosi.
Per poterla consigliare al meglio ci sarebbe molto utile sapere se oltre alla frattura ha avuto anche una lussazione completa dell’articolazione.
In ogni caso l’ossigeno iperbarico è una strategia terapeutica spesso utilizzata per cercare di curare questa patologia perchè “ossigenare” meglio tutti i tessuti (fra cui ovviamente anche l’osso) può essere sicuramente utile per abbassare il più possibile la probabilità di necrosi.
Il protocollo multidisciplinare che adottiamo al Centro Iperbarico per la guarigione delle fratture ossee prevede:
• Un ciclo di sedute di camera iperbarica
• tecarterapia
• fisioterapia
• riabilitazione in acqua
• pedana vibrante
• massaggio connettivale per lo sbrigliamento delle ferite.
Le faccio il mio più grande in bocca al lupo per una pronta guarigione e se fosse interessato a sapere qualcosa di più può scriverci ancora qui sul blog o contattarci al 0544-500152 o via mail scrivendo a scrivici@iperbaricoravenna.it. Le risponderemo volentieri.
Cordialmente,
Dott. Andrea Galvani
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