Emorragia cerebrale: posso riprendere le immersioni?
Renato pratica immersioni da 20 anni, pochi mesi fa è stato colpito da emorragia cerebrale e vorrebbe tornare a praticare l’attività subacquea.
Renato scrive:
Gentile Centro iperbarico Ravenna, Vi scrivo poiché non so bene a chi rivolgermi.
A dicembre 2012 sono stato colpito da ictus cerebrale e ho dovuto mio malgrado iniziare una nuova vita.
La subacquea è da 20 anni la mia grande passione e mi hanno detto che il dottore Pasquale Longobardi potrebbe forse dirmi se il mio stato è attualmente compatibile con questa attività.
Non chiedo certo un consulto fisiatrico, vorrei solo capire se il mio cervello ha avuto un attimo di smarrimento o se potrebbe risuccedere il peggio.
Le invio all’email del Centro (scrivici@iperbaricoravenna.it) il referto e le immagini della TAC cerebrale.
Faccio presente che non ho il Foramen Ovale Pervio: avevano sospettato che ci fosse ma poi è risultato solo un fraintendimento dovuto all’agitazione del momento del ricovero.
L’unico farmaco che assumo è Coverlam 5+5 due volte al giorno.
La ringrazio sin d’ora per avermi letto, cordiali saluti
Renato (ex sub?)
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee.
Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
caro Renato,
grazie per l’attenzione e la stima. Puoi considerarti subacqueo attivo (non “ex sub”), previa valutazione di un medico subacqueo.
Il Centro iperbarico Ravenna applica le linee guida dell’European Diving Technology Committee (EDTC), alla stesura delle quali ho avuto il piacere di contribuire e che attualmente sono in fase di revisione.
Per l’ictus cerebrale, il protocollo prevede:
– valutazione di eventuali danni residui. Devi essere in grado di indossare l’attrezzatura subacquea; scendere e salire dall’acqua; nuotare; comunicare. Presso il Centro iperbarico Ravenna collabora il bravo neurologo dottor Paolo Limoni, esperto in subacquea. Insieme a lui valuterete la TAC cerebrale che hai già inviato e deciderete se fossero necessarie ulteriori indagini. Per esempio potrebbe essere necessaria una angioTC cerebrale per escludere la presenza di malformazioni arterovenose (MAV) cerebrali.
– in caso di MAV già trattate (sono come le “bolle” che si formano nelle camere d’aria difettose quando gonfiate, vengono bloccate con dei dispositivi medici), è necessario che il neurochirurgo dichiari che, all’atto della visita, vi sia ragionevole certezza dell’assenza di altre MAV.
– è necessario un elettroencefalogramma con privazione del sonno per escludere la possibilità di convulsioni in immersione
– è utile lo screening per la trombofilia (chiedi al tuo medico di medicina generale di prescrivere i seguenti esami del dangue: fattore II, fattore V di Leiden, fattore MTHFR, omocisteina, proteina S, emocromo con formula e piastrine)
Se volessi prenotare la visita di medicina subacquea presso il Centro iperbarico Ravenna, chiama al 0544-500152, email: scrivici@iperbaricoravenna.it). Abbiamo acquisito notevole competenza ed esperienza in merito all’idoneità al ritorno all’immersione dopo incidente neurologico.
Un cordiale saluto,
Pasquale Longobardi
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