Ho un’ulcera al tallone da quattro anni. Cosa posso fare?
Fabio ha avuto un brutto incidente che gli ha causato un buco nel tallone dal quale fuoriesce sangue quando cammina. Cosa fare?
Fabio scrive:
Salve a tutti,
circa 4 anni fa ho avuto un incidente in moto e ho riportato la frattura scomposta del piede sinistro e lo scuoiamento del tallone sinistro dovuto dallo sfregamento sull’asfalto.
Da quel giorno ho un buco nel tallone con circonferenza pari a una sigaretta e profondo circa due/tre mm, che spurga sangue quando cammino. Ho fatto diversi esami ma la ferita non è infetta, e non ho problemi vascolari ecc.
Si è intervenuto con l’inserimento di grasso e poi ricucito, ma in breve tempo si è riaperto.
Ora la sto curando con medicazione varie e l’utilizzo di plantari specifici che però non fanno nulla.
Voi avete modo di aiutarmi?
Cosa posso fare?
Un saluto e grazie
Fabio
Qui sotto, la risposta della nostra coordinatrice infermieristica Klarida.
Per saperne di più sul trattamento delle ulcere e delle lesioni clicca qui:
Klarida Hoxha
Caro Fabio,
grazie per averci contattato e spero di esserle d’aiuto con la mia risposta.
Mi sembra di capire che lei ha un ulcera al tallone sinistro che resiste al processo di guarigione. Il carattere persistente della ferita e i fallimenti successivi di tutti gli interventi per la chiusura mi fanno pensare ad una probabile infezione latente sottostante all’ulcera (tessuti molli o osso) che sarebbe utile ricercare con esami diagnostici come la risonanza magnetica o la scintigrafia con leucociti marcati, a volte infatti un semplice tampone non basta per trovare il germe responsabile della cronicizzazione della ferita. Inoltre sarebbe utile capire se vi sono altre patologie concomitanti che possono influire sulla guarigione.
Il percorso che adottiamo al Centro iperbarico di Ravenna prevede la collaborazione di più professionisti tra cui l’ortopedico, il fisiatra, il medico iperbarico, l’infermiere, il chirurgo plastico, il tecnico ortopedico e, se necessario, anche del biotecnologo. Le spiego il perché: oltre alle semplici medicazioni eseguite da noi infermieri in ambulatorio, sicuramente le potrebbe essere utile anche la terapia iperbarica sia per la risoluzione dell’infezione (nel caso sia presente), sia per l’accelerazione del processo di guarigione o per l’aumento del successo di tecniche come l’innesto cutaneo (collaborazione con centro di 3° livello quindi chirurgia plastica, nel nostro caso rappresentato da dott.Melandri, responsabile dell’Unità Operativa Centro grandi ustionati di Cesena) e l’applicazione di gel ricco di piastrine (PRP) preparato dalla nostra biotecnologa e applicato a livello ambulatoriale.
Il tutto necessita di un percorso riabilitativo che viene consigliato dal fisiatra: inizialmente viene eseguito un esame teletermografico per vedere se vi sono zone ipotermiche o ipertermiche e poi segue la neurostimolazione con Frequency Rhythmic Electrical Modulation System (FREMS) che consiste in impulsi elettrici modulati (personalizzati) sulla risposta elettrica dei nervi del paziente. La depolarizzazione sincrona delle cellule endoteliali e della muscolatura liscia dei vasi sanguigni, determina vasomotricità dovuta al rilascio di monossido di azoto (NO) e produzione di fattori di crescita che favoriscono la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenetici). La FREMS™ è in grado di attivare un meccanismo di “ripristino” funzionale dell’area coinvolta dalla patologia mediante la riattivazione funzionale dei tessuti biologici degenerati per scompensi metabolici, la disabilitazione di processi di feedback neuro-muscolari sintomatici, la mobilizzazione di fattori infiammatori e pro-infiammatori e l’accelerazione dei processi di ricostruzione di tessuti lesi.
Pertanto le consiglio di eseguire una prima valutazione presso il Centro Iperbarico per decidere il percorso che fa per lei e, se riesce, le suggerisco preparare un minimo di documentazione clinica che comprenda gli esami emato-chimici (analisi del sangue) e in particolare gli indici di infiammazione (VES-PCR—Fibrinogeno ) oltre agli esami solitamente eseguiti dal medico curante per i controlli standard, i referti degli interventi eseguiti sul piede interessato e in fine un ecodoppler artero-venoso degli arti inferiori.
Può contattarci all’indirizzo scrivici@iperbaricoravenna.it o al numero 0544/500152 e faremo il possibile per aiutarla.
Un caro saluto,
Klarida
Melissa
Ciao Fabio,
scusa se mi intrometto. Ma tre anni fa ho fatto un incidente in scooter e ho avuto i tuoi stessi problemi. So che è una cosa molto insolita e non pensavo ci fosse qualcun altro nelle mie stesse condizioni.
Avrei piacere di confrontarmi con te per capire come e se hai risolto questi problemi.
Se vorrai contattarmi la mia mail è melissa.r@hotmail.it
Grazie
Ciao
Melissa
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