Brutto incidente in moto: frattura, ferita e infezione. Cosa posso fare?
Concetta ci scrive perché Max, dopo un brutto incidente in moto, ha riportato una frattura esposta di tibia e perone, trattata con fissatori esterni e innesti cutanei. Le ferite derivanti dall’applicazione di questi ultimi si sono infettate e Max si sta curando con una terapia antibiotica.
Concetta e Max ci raggiungeranno per un trattamento di ossigeno terapia iperbarica non appena la terapia sarà conclusa. Nel frattempo, con questo messaggio, ci chiedono come medicare le ferite e come risolvere un ulteriore problema a un ginocchio lussato:
Salve,
Max il 13 luglio dell’anno scorso ha avuto un brutto incidente in moto: è caduto causandosi frattura esposta di tibia e perone, trattata con fissatori esterni + 2 innesti cutanei a livello della frattura dove c’era l’esposizione dell’osso. Dove c’erano gli innesti ora ci sono 2 “forellini” da cui fuoriesce del siero; poi la lussazione ed esposizione del ginocchio.
Fu operato d’urgenza poi trasferito per eseguire gli innesti cutanei. Ora il referto tac del suo ginocchio, che è bloccato perché non lo piega completamente ed è dolente sotto sforzo, è questo: “Rotula lievemente lateralizzata con filo a densità metallica a decorso orizzontale in corrispondenza del corpo della rotula ed esteso caudalmente al sottostante tendine rotuleo che appare ispessito e disomogeneo. Falda fluida a sede retro e sovrarotulea ed intercondiloiedea tibiale anteriore. Disomogeneo il corno posteriore del menisco mediale per evidenza di sottile stria ipodensa intrameniscale. LCA non apprezzabile nel decorso craniale con aspetto inspessito del versante intermedio ed inserzionale tibiale, da lesione. Regolare morfologia del LCP. Ipertrofia del corpo adiposo di Hoffa.”.
Chiedo: si può fare qualcosa per questo ginocchio?? Piega circa 90°, è dolente se sforza e sembra che dentro ci siano solo detriti per i rumori che si sentono. I forellini dai quali esce siero (tampone positivo a stafilococco aureus) e per i quali sta facendo terapia antibiotica (rifanin 300×2 e bassado 100×2 per 6 mesi) come posso medicarli? Per il problema infezione vi abbiamo già contattati e, come da voi consigliato, contiamo di raggiungervi appena terminata la terapia antibiotica con tutti gli esami. Nel frattempo come devo eseguire le medicazioni? Ogni quanto le cambio? Come faccio a sapere se quel germe non sia diventato resistente agli antibiotici e sia quindi diventato inutile prenderli? E per il ginocchio che cosa si può fare?
GRAZIE DAVVERO INFINITE
Qui sotto, la risposta della nostra coordinatrice infermieristica Klarida. Per ulteriori approfondimenti sui percorsi di cura dedicati alle ferite difficili, clicca qui:
Klarida Hoxha
Gentile Concetta, grazie per la fiducia che pone in noi.
Sono dispiaciuta della situazione difficile e di lungo corso di Max e penso che questo incidente in moto abbia davvero stravolto la sua vita e di tutti voi che lo circondate.
Per questo tipo di caso è indicato il trattamento con l’ossigeno terapia iperbarica (OTI) che ha molteplici proprietà come adesso le andrò a spiegarle.
Il Centro iperbarico di Ravenna offre un percorso interdisciplinare studiato apposta per accelerare i tempi di guarigione. Oltre alla prima visita dove il medico iperbarico valuta l’idoneità al ciclo di Ossigeno Terapia Iperbarica (OTI), si effettua anche una visita fisiatrica e riabilitativa, dove il medico fisiatra valuta il problema, del ginocchio in questo caso, e decide quali possano essere gli esercizi riabilitativi che prevedono un miglioramento della situazione. Questi possono includere idrokinesiterapia/Massofisioterapia, TECARterapia o altre terapie specifiche.
L’OTI associato alle altre terapie (come quella antibiotica, la riabilitazione ecc) ne potenzia l’effetto. Aumenta la frazione di ossigeno disciolta nel plasma (sangue) e ne permette così la diffusione ai tessuti in modo più rapido e più intenso. Di conseguenza attraverso l’ossigenazione del tessuto osseo sofferente, l’ossigeno iperbarico permette la formazione di nuovi vasi sanguigni irroranti quest’ultimo e va a stimolare le cellule responsabili della formazione di tessuto osseo nuovo.
E’ una terapia non invasiva: si tratta di inalare dell’ossigeno puro in un ambiente dove l’area e compressa e portata ad una pressione superiore alla pressione atmosferica.
La sua azione è multeplice e funge sia da battericida che da antiinfiammatorio in quanto rimuove le sostanze chimiche (citochine) che sostengono l’infiammazione, per innescare la sintesi di monossido di azoto e favorire la formazione di nuovi vasi sanguigni nell’osso (angiogenesi nei canali Haversiani), per facilitare la calcificazione e la formazione del callo osso sano.
Per quanto riguarda le medicazioni, dal momento che è presente l’infezione, è meglio che vengano fatte con scadenza quotidiana. Bisogna fare dei lavaggi con acqua fisiologica o con acqua ossigenata all’ interno dei fori per facilitare la fuoriuscita del materiale sporco e non usare medicazioni che occludono ma facilitare il drenaggio. Questo può avvenire anche con il semplice utilizzo di garza da cambiare frequentemente.
Per gli altri quesiti che ci pone le consiglio di prendere una prima visita presso il nostro Centro dove il medico competente prenderà visione degli esami in possesso e verificherà il percorso più idoneo per il vostro caso. Può contattare la nostra segreteria al numero 0544 500152
Rimaniamo a disposizione, un caro saluto
Klarida Hoxha
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