Piaghe da decubito e nefropatia: come intervenire?
Angela ci scrive perché, in seguito a una nefropatia, il padre ha sviluppato una piaga da decubito e alcune ulcere essudanti
Al fine di chiederci come poter essere di maggiore aiuto al padre, ci ha scritto così:
Gentile Dr. Longobardi e staff,
mio padre è affetto da una nefropatia in via di guarigione.
Purtroppo questa gli ha provocato un gonfiore esteso a tutto il corpo importante (anasarca). Per via di questa patologia e di altre (insufficienza respiratoria), è costretto a letto da oltre due mesi. Ha quindi sviluppato una piaga da decubito di terzo grado che il personale medico sta trattando. Tuttavia, specie alle gambe e all’addome, laddove la pelle è molto tonica e sottile per via dell’anasarca, sta presentando piccole ulcere molto essudanti.
Le ulcere sono al massimo di lunghezza 1 cm ma perdono molto liquido (10 gocce al minuto), chiaro e poco viscoso. Vista la relativa piccola entità di queste, il personale non sta intervenendo in alcun modo. Io mi limito a cercare di asciugare la zona circostante.
Cosa posso fare di più concreto? Grazie mille in anticipo per la vostra considerazione, cari saluti.
Qui sotto, la risposta della nostra coordinatrice infermieristica Klarida. Per saperne di più sul trattamento delle ulcere e delle lesioni clicca qui:
Klarida Hoxha
Gentile Angela, la ringrazio per averci contattato. Mi dispiace molto per il papà e anche per voi che gli state vicino.
Il fatto di essere costretto a letto sicuramente non gli è d’aiuto perché non potendosi muovere il suo fisico, già debole per la presenza delle patologie concomitanti, non riesce a reagire per la guarigione. La non mobilità infatti non premette ai liquidi di circolare come dovrebbero.
Le ulcere nate nelle gambe sono conseguenza della ritenzione dei liquidi e il linfedema è un travaso di questi nell’interstizio, cioè nel tessuto sottopelle. La pressione di questi liquidi, incapaci di ritornare in circolo, ha portato la pelle a rompersi per sfogare la pressione. Come sappiamo, la pelle è già molto delicata visto la presenza dell’anasarca.
In questo caso, oltre alla terapia medica diuretica a cui sicuramente dov’è ricoverato il papà stanno già provvedendo, sarebbe utile la ginnastica (anche passiva), il massaggio linfodrenante, bendaggi per aiutare il riassorbimento dei liquidi e un’accurata pulizia della cute.
Innanzitutto sarebbe da valutare se il cuore e i polmoni sono in buono stato per ricevere la quantità di liquido che in questo modo andrebbe su, poi bisognerebbe valutare anche il sistema vascolare per capire se è possibile effettuare i bendaggi che lo aiuterebbero a stare meglio.
Se non fosse possibile effettuare i bendaggi, eventualmente sarebbe da valutare la possibilità di utilizzare calze elastiche da associare a medicazioni a piatto.
Per questo tipo di problemi al Centro Iperbarico di Ravenna effettuiamo esami diagnostici che ci aiutano a stabilire dei percorsi di cura personalizzati:
a) Eco color-Doppler, che permette di apprezzare i flussi e la presenza di placche aterosclerotiche.
b) Misurazione dell’ Indice caviglia/braccio (ABI): con un manicotto per la misurazione della PA si rilevano i valori pressori al braccio ed alla caviglia. Normalmente la Pressione a livello degli arti inferiori è leggermente superiore a quella degli arti superiori (valori attorno ai 10-20 mmHg). Quindi con un semplice rapporto poniamo in relazione le 2 pressioni ottenute: i valori normali sono dati da un ABI ≥ 1.
La nefropatia rappresenta un fattore di rischio e compromette la guarigione soprattutto per l’ulcera sacrale che da quello che lei riferisce è in uno stadio avanzato. Per questo motivo va tenuto sotto controllo e vanno adottati tutti gli accorgimenti antidecubito:
– Cambiare posizione con frequenza e regolarità
– Mantenere sempre la cute pulita e asciutta
– Utilizzare medicazioni non occlusive e cambiarle spesso
– Se possibile usare materasso antidecubito
– Assumere una dieta adeguata ricca di proteine
Per qualsiasi ulteriore chiarimento siamo a disposizione. Può chiamare la Segreteria del Centro Iperbarico al numero 0544 500152.
Un caro saluto,
Klarida Hoxha
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