Lesione del legamento peroneo astraligo-anteriore: è sufficiente la fisioterapia?
Barbara, scivolando nel proprio bagno, ha riportato una lesione del legamento peroneo astraligo-anteriore. Preoccupata per l’accaduto, chiede consiglio sul percorso di cura da seguire.
Ecco il suo messaggio:
Gentilissimo staff, vi racconto la mia storia con la speranza che mi possiate tranquillizzare.
A metà settembre (non ricordo il giorno preciso) sono scivolata in bagno e il piede sinistro è rimasto schiacciato sotto il sedere mentre il destro è andato in avanti.
Premetto che lo spazio del bagno in cui sono scivolata era piccolo e ho sentito i legamenti tirarsi. Inizialmente, presa dall’agitazione e dal panico, mi sono messa a piangere credendo di essermi rotta il piede, invece sono riuscita ad alzarmi da sola e ho potuto constatare che non c’era nulla di fratturato e riuscivo anche a muovere le dita del piede.
Quando sono tornata a casa ho tolto la scarpa e la calza e ho notato che la caviglia era gonfia. Quando mio padre è tornato dal lavoro ha provato a muovermi il piede per vedere se provavo dolore ma non mi faceva male, a questo punto mi ha applicato l’ossido di zinco e mi ha fasciato.
Ho sbagliato a non andare subito al Pronto Soccorso e quando ho fatto la risonanza il 28 ottobre è risultato che il legamento peroneo astraligo-anteriore era lesionato completo ed era presente una falda liquida intrarticolare mentre i restanti rilievi erano nei limiti.
Ho portato il reperto dal mio medico di famiglia e mi ha suggerito di fare fisioterapia, solo che quando mi ha detto che dovevo sentire prima un ortopedico mi sono un po’ agitata.
In realtà quando ho parlato con l’ortopedico mi ha spiegato che per problemi di questo tipo non è più necessario fare operazione ma è sufficiente la fisioterapia per rieducare il piede al suo movimento quotidiano, proteggendo la gamba con un tutore. L’assistente del mio medico dice che posso consultare direttamente un fisioterapista perciò vorrei sapere da voi se facendo la risonanza c’è il rischio che saltino fuori altri problemi. Un mio amico mi ha tranquillizzata dicendomi che se ci fosse stato altro si sarebbe subito visto dall’eco.
Secondo voi mi devo preoccupare?
in Attesa della vostra risposta vi saluto.
Qui sotto, nei commenti, la risposta del nostro personale medico-infermieristico
Paola Mengozzi
Cara Barbara,
ho letto con attenzione la sua richiesta e posso dirle che se ripetesse la risonanza magnetica non evidenzierebbe altri problemi a meno che in questo periodo non abbia subito ulteriori traumi alla caviglia.
E’ stata molto brava ad applicare il ghiaccio e un bendaggio all’ossido di zinco per sfiammare e sgonfiare la caviglia immediatamente dopo essere caduta e aver subito il trauma.
Se non ha dolore e la caviglia non è gonfia, in questa fase sarebbe importante lavorare sulla rieducazione funzionale con esercizi di rafforzamento e l’aggiunta di una resistenza elastica ai movimenti del piede.
Procedendo nella stabilizzazione e nell’addestramento dell’equilibrio per la stabilità, sarebbe poi opportuno lavorare sula coordinazione e la risposta dei riflessi della caviglia aiutandosi con tavolette propriocettive. E’ inoltre molto importante che si eserciti nelle attività di tutti i giorni come camminare, muoversi con un’andatura cadenzata, correre e anche in attività di agilità.
Se si rivolgerà ad un buon fisioterapista le saprà sicuramente consigliare il miglior percorso terapeutico da intraprendere. Nel caso voglia contattare il Centro Iperbarico di Ravenna può farlo al numero 0544 500152.
Rimango a sua disposizione,
un caro saluto,
Fisioterapista Paola Mengozzi
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