Livedo vascularis e ulcere sotto mammarie: l’OTI potrà aiutare Imma a stare meglio
Imma ha 35 anni e da qualche tempo le sono comparse delle ferite (tipo ulcere) sulla parte sotto mammaria dei seni e si sospetta una livedo vascularis.
Imma scrive:
Salve,
sono una donna di circa 35 anni, da qualche tempo mi sono comparse delle ferite (tipo ulcere) sulla parte sotto mammaria dei seni.
Devo premettere che circa 15 anni fa ho effettuato un intervento di mastopessi. A seguito di questo intervento mi sono comparsi dei capillari nella zona sottostane i capezzoli. Il chirurgo mi ha spiegato che la formazione di questi capillari è dovuta ad uno scollamento dei tessuti.
Per cercare di curare queste ferite mi sono rivolta ad una dermatologa la quale sospetta una livedo vascularis .
Mi sono informata ed ho visto che questa patologia si sviluppa prevalentemente sugli arti inferiori e per questo volevo maggiori conferme dal vostro staff.
Cordialmente.
Imma
Leggi qui sotto la risposta del nostro staff medico infermieristico e poi approfondisci le patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica cliccando qui:
Claudia Rastelli
Buongiorno Signora Imma,
mi dispiace che stia attraversando questo problema e la ringrazio per averci scritto dimostrando fiducia nei nostri confronti.
La Livendo Vascularis è una condizione in cui la cute appare marezzata e chiazzata con aree di colore bluastro e teleangectasie ( trama capillare evidenziata). Colpisce più frequentemente gli arti inferiori ma sono stati documentati casi in cui si è manifestata in altre regioni del corpo.
È dovuta a un alterazione generalizzata del flusso sanguigno con conseguente riduzione dell’ossigeno presente nel sangue (in particolare in periferia), ciò porta alla comparsa del caratteristico colore rosso violaceo della pelle a formare una sorta di disegno a rete e può degenerare con formazione di ulcere cutanee.
Questa manifestazione insorge soprattutto con la vasocostrizione data dalle basse temperatura e si riduce con il calore.
Non sempre si può risalire alla causa di questa patologia, è essenziale però escludere che sia una manifestazione di una patologia autoimmune, di una malattia ematologica o che sia stato l’uso di alcuni farmaci a provocarla.
Consiglio quindi di effettuare esami ematici specifici per evidenziare o escludere le malattie che ne possono esserne la causa.
Presso il Centro Iperbarico di Ravenna e il Centro Cure Ferite Difficili dopo aver cercato le cause della formazione di una ferita procediamo a medicare in maniera personalizzata la lesione.
Per il suo caso, in particolare, potrebbe essere utile effettuare una teletermografia (al nostro Centro se ne occupa il Dott.Fontana) per studiare la vascolarizzazione dell’area colpita.
Si può poi associare terapia iperbarica qualora indicata.
L’ossigeno terapia iperbarica è utile laddove le sole medicazioni non sono in grado di guarire la ferita: da una spinta importante alla riparazione tessutale poiché aumenta l’ossigenazione dei tessuti periferici e stimola le cellule cutanee a rigenerarsi.
Se volesse procedere con una prima visita può chiamare la nostra segreteria al numero 0544- 500152 o all’indirizzo mail scrivici@iperbaricoravenna.it
Rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dott.ssa Claudia Rastelli
Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Ferrara
Ordine dei Medici Chirurghi di Rimini n. 2074
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