Osteonecrosi: l’intervento chirurgico è l’unica soluzione?
Emidio ci ha contattati per un’osteonecrosi, probabilmente dovuta a un mix di cortisone e radioterapia. Vorrebbe evitare l’intervento chirurgico e ci chiede se nel suo caso è indicata l’ossigenoterapia.
Ecco cosa ci scrive:
Salve,
nel giugno 2016, mi è stato diagnosticato un Linfoma non Hodgking B a grandi cellule, primitivo del mediastino: ho fatto sia chemioterapia che radioterapia.
Ho avuto anche più di un versamento pleurico marcato a sinistra e sono stato sottoposto a tre toracentesi nel corso dell’ultimo semestre dello scorso anno e ad una toracoscopia al fine di evitare ulteriori addensamenti.
Ad oggi, a distanza di un’anno e mezzo, la situazione è ottima e il linfoma si è notevolmente ridotto, tant’è che l’ultima pet di novembre ha dato esito negativo per cui ora sarò sottoposto a controlli annuali come da protocollo.
Ora mi hanno riscontrato un’osteonecrosi, probabilmente una conseguenza del cortisone/radioterapia.
Il referto dice: “alterazione sottocondrale della testa femorale destro, delimitata da linea di basso segnale a decorso frastagliato a sua volta circondata da edema della spongiosa esteso sino al collo, in relazione a processo di necrosi avascolare (classe sec.A Steiberg)“.
Le terapie che mi sono state consigliate, sperando che non ci sia bisogno di un eventuale intervento chirurgico, sarebbero la magnetoterapia, camera iperbarica e le onde d’urto.
Le chiedo un suo parere e consiglio in merito, non so quanto sia grave o meno la mia situazione.
Cordiali Saluti.
Risponde il nostro medico Andrea Galvani
Andrea Galvani
Buongiorno Sig. Emidio,
grazie per averci scritto.
Il grado di Steinberg da lei segnalato (1°A) trova indicazione per il trattamento con ossigenoterapia iperbarica: il ciclo previsto prevede 30 sedute da 90 minuti (1 seduta al giorno dal lunedì al venerdì) ad una pressione di trattamento di 2,5-2,2 BAR di pressione.
Il Nostro specialista fisiatra potrà invece valutare tutti gli aspetti riabilitativi.
Non esiti a mandarci la documentazione (anche ematologica) in modo da permetterci di essere ancora più obiettivi sul suo caso.
Le faccio intanto un grande in bocca al lupo per una pronta guarigione.
Un caro saluto,
Andrea Galvani
Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, n. ordine dei Medici Chirurghi di Rimini: 02337
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