Perdita liquido dopo intervento chirurgico e riabilitazione
Oggi ci scrive Gianfranco per un problema che interessa la madre a seguito di un intervento chirurgico.
Ecco cosa ci scrive:
Buongiorno Dottore,
mia madre ha 72 anni e nel luglio 2016, a seguito frattura piatto tibiale, si è sottoposta a intervento chirurgico con protesi e successiva riabilitazione.
Trascorsa la riabilitazione mia madre ha continuato ad accusare dolore (no febbre) con una continua fuoriuscita di liquido da un forellino, ex punto sutura.
Sentito il chirurgo che l’ha operata, le ha prescritto per circa 3 mesi terapia antibiotica con scarsi risultati.
Terminata la terapia antibiotica il chirurgo, dopo aver fatto analizzare il liquido oggetto di versamento e dopo aver riscontrato che non vi fosse infezione, visto il dolore persistente ha comunque deciso d’accordo con noi di rimuovere i mezzi di sintesi, probabile causa del problema.
Rimossi i mezzi di sintesi, dopo due mesi il problema si è ripresentato. Abbiamo fatto delle radiografie che hanno evidenziato una irregolare calcificazione dell’osso ma per i medici non era rilevante e ci hanno rinviato per una visita a mesi sei.
A questo punto considerato il tira e molla, ci siamo rivolti ad un altro medico, il quale dopo la visita ci ha consigliato immediatamente una scintigrafia ossea con leucociti marcati. L’esito dell’esame riporta la seguente diagnosi: intensità della captazione in corrispondenza della sede di frattura, tende ad aumentare nella rilevazione tardiva ed orienta per la presenza di un processo infettivo-logistico. Si consiglia, dopo parere dello specialista, terapia medica e follow up tra circa 6 mesi”. Adesso attendiamo il riscontro, però ne frattempo ci sarebbe utile anche una sua opinione.
Ho letto questo blog ed è molto utile e chiaro.
La saluto e ringrazio anticipatamente per il riscontro che vorrà concederci.
Buon lavoro.
Leggi la risposta del nostro Andrea, laureato in Medicine e Chirurgia a Bologna
Andrea Galvani
Buongiorno sig. Gianfranco,
Grazie per averci scritto.
Considerando il quadro da lei descritto, sarebbe opportuno avere la possibilità di visionare i referti e in particolare le immagini radiologiche disponibili per cui se ha piacere può inviarcele anche il allegato mail al seguente indirizzo: scrivici@iperbaricoravenna.it.
In linea del tutto generale la informo che il protocollo utilizzato nel nostro Centro per casi simili prevede un approccio multi-specialistico composto da:
– Valutazione ortopedica per eventuale bonifica;
– Valutazione infettivologica per impostazione della terapia antibiotica mirata più idonea;
– Terapia Iperbarica (20-30 sedute a 2,5 ATA di pressione: ogni seduta dura 90 minuti, con frequenza di una seduta al giorni a settimana);
– Valutazione Fisiatrica per seguire tutti gli aspetti riabilitativi.
Per qualsiasi ulteriore domanda non esiti a contattarci anche telefonicamente allo 0544-500152.
Un grande in bocca al lupo,
Andrea Galvani
Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, n. ordine dei Medici Chirurghi di Rimini: 02337
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