Fibromialgia: Margherita chiede informazioni per ridurre il dolore che prova
Margherita ci chiede cosa può fare per superare meglio i dolori che le provoca la fibromialgia.
Questo il messaggio di Margherita:
Salve, 8 anni fa mi è stata diagnosticata la fibromialgia.
Ho sempre effettuato una terapia di solo cortisone quando sento molto dolore, e per riuscire a dormire prendo da 4 anni un farmaco particolare, con un buon risultato. Durante la giornata però il dolore è continuo a gambe, piedi, braccia e mani soprattutto alle articolazioni delle dita.
Cosa posso fare?
Grazie.
Qui sotto la nostra risposta. Consulta anche la sezione approfondimenti dedicata alla fibromialgia
Cara Margherita,
Lei ci dice che è affetta di una malattia molto dolorosa e assai debilitante come la fibromialgia. Capisco che non è facile gestire tale malattia nel quotidiano e mi dispiace per le sofferenze che le provoca. Provo ad illustrarle come richiesto da lei il percorso che proponiamo nel nostro centro iperbarico di Ravenna.
Il sintomo principale della fibromialgia è il dolore diffuso a quasi tutto il corpo con a volte un carattere migrante senza una causa identificabile.
Inoltre questa malattia può presentare altri sintomi, quali ad esempio difficoltà a dormire, rigidità muscolare soprattutto al mattino, mal di testa, sensazione di formicolio o mani e piedi addormentati, problemi alla memoria, la difficoltà a concentrarsi e nelle donne un ciclo mestruale molto doloroso.
Sebbene oggigiorno non si conoscano bene le cause, esistono alcune evidenze in merito a fattori che possono provocare questa malattia come i squilibri dei neurotrasmettitori del sistema nervoso che determinano un’alterazione dei meccanismi regolatori del dolore e dell’umore (sistema nervoso centrale e periferico) e l’alterazione del flusso sanguigno in alcune parti del sistema nervoso.
Esistono dei fattori scatenanti quali ad esempio le infezioni croniche, virali, traumi fisici o psicoemotivi, processi infiammatori o malattie muscolari.
Per quanto riguarda la terapia, l’approccio consigliato deve essere multidisciplinare per la complessità della patologia fra cui l’ossigenoterapia iperbarica
Fino a pochi anni fa, la terapia si basava principalmente sull’uso permanente dei farmaci antidolorifici, miorilassanti e antidepressivi con il rischio di vedere insorgere nel tempo degli effetti collaterali.
Ad oggi, recenti studi scientifici israeliani hanno appurato che l’ossigenoterapia iperbarica è una terapia che agisce non soltanto sui sintomi come fanno i farmaci ma sulla fonte e sui meccanismi della malattia
Le risonanze magnetiche funzionali e l’esame destinato allo studio della perfusione cerebrale (SPECT) effettuati dopo il trattamento hanno evidenziato variazioni nell’attività cerebrale dell’area in cui si sviluppa il dolore. Segno che l’infusione di ossigeno a pressione elevata agirebbe direttamente alla radice della fibromialgia, e non soltanto sui sintomi.
L’ossigeno iperbarico agisce anche a livello delle cellule nervose del sistema nervoso periferico e centrale migliorando l’elaborazione e la trasmissione dei segnali responsabili del dolore senza contarel’azione a livello del muscolo migliorando la sua ossigenazione e di conseguenza riducendo la sua contrattura e rigidità responsabili del dolore.
Lo scopo della terapia iperbarica è di attenuare i dolori e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da fibromialgia. Resta da capire quanto questo miglioramento possa essere stabile nel tempo.
Questa terapia si effettua tutti i giorni per cinque giorni a settimana e per un totale di 30 sedute in camera contenente fino a 12 persone in cui la pressione atmosferica viene portata a livelli più alti rispetto alla norma. Durante la fase di compressione, i pazienti respirano ossigeno puro attraverso maschere oro-nasali. . Non possono entrare nella camera iperbarica solo le persone con gravi scompensi cardiaci, gli epilettici e chi soffre di grave claustrofobia.
Essendo una malattia complessa, il Centro Iperbarico di Ravenna propone l’ossigeno iperbarico in associazione con altre terapie non farmacologiche che permettono di affrontare i vari aspetti della malattia, come la terapia fisica finalizzata al rilassamento muscolare profondo, l’elettrostimolazione, il linfodrenaggio, l’agopuntura e la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Questo perché crediamo che la chiave del successo sta nel percorso terapeutico costruito sulle specifiche esigenze del paziente.
Devo precisare che tutte le terapie proposte sono economicamente a carico del paziente considerato che il sistema sanitario nazionale non le riconosce come terapie convenzionate per questa patologia.
Per maggior informazioni riguardo ai costi oppure per un eventuale appuntamento per una visita medica qualora lei è interessata dal percorso che proponiamo, la invito a contattare la nostra segreteria al numero 0544 500 152.
In attesa di riceverla, le auguro di stare meglio al più presto.
Dr.ssa Belkacem Nedjoua
Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Ferrara e specializzazione in medicina interna. N. ordine dei Medici Chirurghi di Ravenna: 2794
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