Pubblicate in Emilia Romagna le linee guida per la fibromialgia
La fibromialgia è probabilmente la patologia di cui, negli ultimi anni, si è più scritto e parlato. Fino a questo momento, però, non erano state approvate delle linee guida per la diagnosi e la terapia.
È caratterizzata da dolore muscoloscheletrico cronico e diffuso, spesso associata ad astenia, disturbi del sonno, problemi cognitivi (ad esempio di attenzione e/o di memoria), problemi psichici (ad esempio ansia e/o depressione) e ad un ampio insieme di sintomi somatici e neurovegetativi.
Un grande passo in avanti per tutti i pazienti fibromialgici è stato fatto a inizio anno, perché per la prima volta in Italia un ente pubblico, la Regione Emilia-Romagna, ha approvato le “Linee di Indirizzo per la diagnosi e il trattamento della Fibromialgia”. Questo importante risultato è stato ottenuto grazie ad un percorso di condivisione durato più di un anno e mezzo tra utenti e professionisti di varie discipline, volto a definire e inquadrare la malattia ma anche a indicare percorsi di diagnosi e terapia appropriati.
Questo documento di consenso è attualmente oggetto di confronto presso il Ministero della Salute e il Consiglio Superiore di Sanità. È per noi importante che al suo interno si parli anche dell’utilizzo dell’ossigenoterapia iperbarica e si faccia riferimento agli studi del professore israeliano Shai Efrati (Direttore dell’Hyperbaric Medical Center di Assaf Harofeh Medical Center e Professore presso la Facoltà di Neuroscienze dell’Università di Tel Aviv) con il quale abbiamo l’onore di collaborare.
Nello studio del Prof. Efrati 48 pazienti sono stati sottoposti a 40 sessioni, di 90 minuti ciascuna, di OTI a 2 ATA, riportando un significativo miglioramento della sintomatologia dolorosa, della stanchezza e della qualità di vita. La SPECT ha evidenziato un miglioramento della funzione cerebrale rispetto all’imaging antecedente l’inizio del trattamento: l’OTI migliora l’attività cerebrale anomala, riducendo il dolore e l’infiammazione.
Questi recenti studi scientifici israeliani hanno appurato che l’ossigenoterapia iperbarica è una terapia che agisce non soltanto sui sintomi, come fanno i farmaci, ma sui meccanismi della fibromialgia. Le risonanze magnetiche funzionali e le SPECT (che rilevano la perfusione cerebrale) effettuati dopo il trattamento, evidenziano variazioni nell’attività cerebrale dell’area in cui si sviluppa il dolore, e questo significa che l’infusione di ossigeno a pressione elevata agisce direttamente alla radice della fibromialgia, e non soltanto sui sintomi.
Presso il nostro Centro, in collaborazione con Fi.Mar. Onlus, è stato messo a punto un percorso ad hoc (PDTA) sulla sindrome fibromialgica che ha ottenuto il patrocinio della della SIMSI (Società Italiana Medicina Subacquea e Iperbarica) per la sezione relativa alla ossigenoterapia iperbarica, e che affronta i vari aspetti della malattia. La terapia fisica finalizzata al rilassamento muscolare profondo, l’agopuntura, la FREMS®, il linfodrenaggio Vodder e la psicoterapia sono alcuni degli strumenti a nostra disposizione, e ci consentono di creare percorsi personalizzati per ogni singolo paziente.
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