Sordità improvvisa e trattamento con Ossigenoterapia Iperbarica
Ogni giorno sono molte le persone affette da sordità improvvisa che si rivolgono al Centro Iperbarico di Ravenna. L’Ossigenoterapia Iperbarica, infatti, in alcuni casi, può aiutare a curarla. Vediamo come.
CHE COS’È LA SORDITÀ IMPROVVISA?
La sordità improvvisa è un’emergenza otologica che colpisce con un’incidenza di circa 8-15 persone per 100.000 per anno.
Nello specifico, con il termine ipoacusia (sordità) improvvisa si identifica un deficit uditivo di tipo percettivo, totale o parziale, insorto improvvisamente o comunque nell’arco di 24-72 ore. Di solito colpisce un solo orecchio riducendo l’udito di almeno 30 decibel su tre frequenze diverse contigue.
Le cause nella maggior parte dei casi rimangono sconosciute anche se ne possiamo citare alcune:
- danni alla perfusione dell’orecchio interno,
- infezioni virali,
- malattie autoimmuni,
- eventi traumatici che possono causare danni all’orecchio interno,
- attivazione di processi di stress nella coclea.
LA DIAGNOSI:
La diagnosi viene fatta in base a:
- l’anamnesi per ricostruire le modalità d’insorgenza e i sintomi associati,
- la visita otorinolaringoiatrica che prevede l’esame obiettivo con otoscopia e l’esecuzione di due semplici test complementari (prove di Rinne e di Weber ),
- l’esame audiometrico: impedenzometria e audiometria tonale e vocale.
L’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI) viene prescritta nel caso in cui i sintomi si siano avuti da non oltre 30 giorni e il paziente può arrivare a recuperare fino al 100% dell’udito dopo il primo ciclo di 15 sedute.
LA TERAPIA:
È indispensabile iniziare il trattamento entro 72 ore dall’insorgere dei sintomi per ridurre i rischi di un danno permanente.
La terapia proposta in genere è a base di steroidi per via orale o endovenosa.
Un’altra terapia spesso associata è il carbogeno .
IL RUOLO E L’IMPORTANZA DELL’OSSIGENOTERAPIA IPERBARICA (OTI):
L’OTI svolge un ruolo fondamentale nel trattamento della sordità improvvisa, perché incrementa sensibilmente la pressione parziale di ossigeno nel sangue e per diffusione anche nei liquidi dell’orecchio interno, stimolando il metabolismo cellulare delle strutture cocleari e vestibolari anche in condizioni di scarso apporto di sangue. Per queste considerazioni l’OTI è stata proposta come terapia nella sordità improvvisa.
È importante sapere che uno dei criteri più importanti per stabilire se l’OTI può dare risultati è il tempo: infatti l’OTI è indicata solo quando sono trascorsi meno di 30 giorni dalla diagnosi.
Il trattamento OTI non è invasivo: il percorso adottato al Centro Iperbarico di Ravenna per chi soffre di queste problematiche prevede 15 sedute, più un’eventuale estensione di 10 altre sedute nel caso in cui ci sia un miglioramento. È prevista una seduta al giorno per 15 giorni.
Claudia è una delle tante pazienti del Centro Iperbarico di Ravenna che si è affidata alle nostre cure per una ipoacusia improvvisa.
Claudia lamenta un formicolio localizzato a livello occipitale, che poi rientra spontaneamente per ricomparire ad ottobre. Il medico le richiede un’audiometria che evidenzia un’ipoacusia neurosensoriale bilaterale più accentuata a sinistra sulle basse frequenze.
Viene inviata in otorinolaringoiatria dove inizia il protocollo terapeutico indicato per le ipoacusie, che prevede la somministrazione di cortisone, carbogeno e mannitolo. Le vengono richiesti ulteriori accertamenti e una RMN come sempre nelle improvvise ipoacusie, per escludere che vi siano altre patologie come concausa della sordità improvvisa.
Dopo un ciclo di terapia della durata di 10 sedute viene eseguito un esame audiometrico tonale e impedenzometrico, che evidenzia una soglia uditiva migliorata a sinistra rispetto al precedente. L’otorino, vedendo che il caso di Claudia rientra nelle condizioni necessarie per l’OTI decide di inviarla al nostro Centro per iniziare un ciclo di terapia iperbarica.
La terapia OTI in questi casi prevede un protocollo di 25 sedute a pressione variabile, con un controllo audiometrico che verrà eseguito dopo 15 terapie. Al controllo dopo le 15 OTI, Claudia esegue l’esame audiometrico come da programma. Finalmente l’audiometria evidenzia un ulteriore miglioramento della soglia uditiva a sinistra.
Il 5 dicembre 2019, Claudia termina l’OTI, ma i suoi benefici non terminano alla fine del ciclo. L’ipoacusia potrà ancora migliorare in quanto gli effetti positivi dell’ossigeno iperbarico continuano anche oltre il termine della terapia.
A circa due mesi dal termine della terapia, Claudia ci riferisce che la sua ipoacusia è nettamente migliorata.
Hai un caso simile a quello presentato?
Il Centro Iperbarico di Ravenna si impegna a proteggere e rispettare la privacy degli utenti: le informazioni personali raccolte vengono utilizzate solo per amministrare gli account e fornire i prodotti e servizi richiesti. Gli utenti potrebbero essere contattati con suggerimenti su prodotti, servizi o altri contenuti che a nostro giudizio potrebbero essere di loro interesse.
Puoi annullare l'iscrizione a queste comunicazioni in qualsiasi momento. Per ulteriori informazioni su come eseguire questa operazione, consulta le nostre normative sulla privacy e altre indicazioni su protezione e rispetto della privacy, leggi la nostra Informativa sulla privacy.